Convegno AISM: si rifletta sulla sperimentazione animale.
Gentilissimi, ho ricevuto la locandina (in allegato) che mi invita al convegno AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) ad Alessandria il 30-31 Maggio. E' molto importante che ci sia informazione su questa malattia e poiché informare è un dovere ed essere informati è un diritto, informo chi non ne è al corrente che AISM finanzia la sperimentazione animale e lo dichiara sul suo sito web http://www.aism.it/ricerca.aspx?q=sperimentazione%20animale#
Purtroppo non potrò partecipare ai due giorni di convegno ma mi auguro che siano un’occasione per parlare anche di sperimentazione animale, di quelle procedure “moderate” nell’allegato VII della Direttiva 2010/63/UE “Sulla protezione degli animali usati a fini scientifici” che meritano una sottolineatura. Per esempio chirurgia in anestesia generale e somministrazione di idonei analgesici, associata a dolore, sofferenza o deterioramento delle condizioni generali post-chirurgici (toracotomia, craniotomia, laparatomia, orchiectomia, linfadenectomia, tiroidectomia, chirurgia ortopedica con stabilizzazione efficace e trattamento delle lesioni; trapianto di organi con trattamento efficace dei rigetti, impianto chirurgico di cateteri o dispositivi biomedici (ad esempio trasmettitori telemetrici, mini-pompe, ecc.); modelli di induzione di tumori; irradiazione o chemioterapia in dose subletale o dose letale; riproduzione di animali geneticamente modificati da cui dovrebbe risultare un fenotipo con effetti moderati; creazione di animali geneticamente modificati mediante procedure chirurgiche; uso di gabbie metaboliche; studi con uso di diete modificate che non soddisfano tutte le esigenze nutrizionali degli animali e che si prevede causino anomalie cliniche moderate nell’arco di tempo dello studio; sospensione dell’alimentazione nei ratti adulti; induzione della fuga e di reazioni di evitamento. Per passare poi alle procedure “gravi” come la prova di dispositivi che, in caso di guasti, possono causare dolore o angoscia intensi o la morte dell’animale (ad esempio dispostivi cardiaci); prova di potenza dei vaccini caratterizzata da deterioramento persistente delle condizioni dell’animale, graduale malattia che porta alla morte, associate a dolore, angoscia o sofferenza moderati e di lunga durata; interventi chirurgici e di altro tipo in anestesia generale che si prevede causino dolore, sofferenza o angoscia postoperatori intensi, oppure moderati e persistenti, ovvero deterioramento grave e persistente delle condizioni generali dell’animale; produzione di fratture instabili, toracotomia senza somministrazione di idonei analgesici, ovvero traumi intesi a produrre insufficienze organiche multiple;trapianto di organi in cui il rigetto può causare angoscia intensa o deterioramento grave delle condizioni generali dell’animale (ad esempio xenotrapianto); riproduzione di animali con
alterazioni genetiche che si prevede causino deterioramento grave e persistente delle condizioni generali, ad esempio morbo di Huntington, distrofia muscolare, nevriti croniche recidivanti; scosse elettriche inevitabili (ad esempio per indurre impotenza acquisita); isolamento completo di specie socievoli per lunghi periodi, ad esempio cani e primati non umani; stress da immobilizzazione per indurre ulcere gastriche o insufficienze cardiache nei ratti; nuoto forzato o altri esercizi in cui il punto finale è l’esaurimento.
Ricordo inoltre che il “Premio Dna 2013” è stato assegnato “per la rilevanza e l’impegno profuso in importanti progetti di ricerca scientifica” alle biologhe Michela Kuan e Susanna Penco. Quest’ultima, ricercatrice del Dipartimento di Medicina Sperimentale dell’Università di Genova, ha dichiarato: “Sono molto onorata di ricevere un premio dall’Ordine Nazionale dei Biologi: la soddisfazione deriva dalla consapevolezza di aver sempre agito e parlato in buona fede, persuasa, sia come ricercatrice che come malata di sclerosi multipla, che occorra finanziare una ricerca nuova e innovativa, che tralasci la tradizione obsoleta e non in grado di identificare cause di malattia a scapito della prevenzione. Ringrazio di cuore l’Ordine Nazionale dei Biologi per i fondi che consentiranno di procedere nel cammino verso una ricerca moderna, avanzata, validata, specie-specifica ed etica…”.
Allego un’analisi del Dottor Stefano Cagno, Dirigente Medico Ospedaliero dell’Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate (MB), che evidenzia il rapporto tra sperimentazione animale e sclerosi multipla.
Mi auguro che AISM rifletta sulla delicata questione perché una scienza priva di un’adeguata riflessione etica può solo generare sofferenza e ingiustizia per animali umani e non umani.
Paola Re
Tortona (AL)
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