Laghi e altre meraviglie, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

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Quant'era bello il mio lago ieri
bello bellissimo
tanto da sembrare un quadro
e forse proprio questo era
un quadro in una stanza vuota.
Poca gente attorno
a tratti nessuno
così a chi lo dico
guarda questo è il mio lago.
E così nessuno vede i suoi sogni
danzare sull'acqua tra le onde.

Non così quest'altro lago di oggi
sperso e nascosto in mezzo al bosco
qui non viene mai nessuno
solo qualche viandante che passa
o un ragazzino a pesca d'illusioni
con la canna di ramo di quercia.
Tutto è rimasto com'era
alle spalle il solito capanno
nel folto del bosco qualcuno si dà gioia
come fosse la prima volta.
E in fondo è proprio così
che come fosse è come è se ci credi
qui gli anni non sono passati
li ricordi soltanto al ritorno
per un po' di fatica in più a pedalare.

Qui i ranocchi saltano nell'acqua
veloci come le tue dita
due betulle si alzano al cielo
sinuose come il tuo corpo.
Una tartaruga traccia cerchi nell'acqua
e onde
ed ecco ancora i tuoi sogni.

Perchè tu sei come me
nascosta nel folto del bosco
nello spazio tra i rami ti dai gioia.
Perchè tu sei come me
sapessi quante ne ho fatte
cancellate e rifatte
che guarda sembro così ridicolo.
Così oggi ho fatto anche questa
e sapessi amore quante ancora ne farò.

Perchè tu sei qui.
E riempi il silenzio.

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