Paul Verlaine e l'impressionismo - Proposta di Stefania Pellegrini

Paul Verlaine - Frédéric Bazille
Uno dei primi incontri tra letteratura e impressionismo avviene grazie alle opere di Paul Verlaine, che attribuisce l'importanza di unire la poesia alla musicalità e al colore.
Paul Verlaine affermava che la poesia deve essere come una “sfumatura”, nella quale si mescolano le riflessioni e le idee, gli scritti devono essere meno enfatici e quindi più emozionanti e personali.
La poesia dovrebbe essere musicalità, quindi non dovrebbe avere un ritmo regolare e cantilenante. Verlaine non amava le consonanze, le assonanze, e le rime, che definiva: “quel gioiello da un soldo che suona vuoto e falso sotto la lima”, ma cercava la fluidità, l'irregolarità.

“La musica prima di ogni altra cosa,
E perciò preferisci il verso dispari
Più vago e più solubile nell'aria,
Senza nulla in esso che pesi o posi...”


Sono i primi versi della poesia “Arte poetica” che Verlaine scrisse nel carcere in Belgio, vero e proprio manifesto di poetica, nel quale l'autore esprime la propria idea sulla poesia, intendendo riscrivere, per così dire, le regole della stessa. Nel farlo si ispira all'opera di Orazio (ars poetica), della quale mantiene anche la parola “lima”, da “labor limae”. Un componimento che era stato assunto, nei secoli, come la migliore sintesi della visione classicista del poetare.
Ancora alcuni versi di Arte poetica:

“..................................................
Musica e sempre musica ancora!
Sia il tuo verso la cosa che dilegua
che si sente che fugge da un'anima che va
verso altri cieli ad altri amori.

Che il tuo verso sia la buona avventura
Sparsa al vento increspato del mattino
Che porta odori di menta e di timo...
E tutto il resto è letteratura. ”


Così come i pittori impressionisti ed espressionisti riportavano il loro stato d’animo sull’opera, ad esempio Claude Monet con “Impressioni al sorgere del sole”:  
 
 Claude Monet

o Van Gogh con “Campo di grano con corvi”, Paul Verlaine e, in seguito, molti altri esprimeranno il loro stato d’animo in rapporto, al suono o al trascorrere del tempo, lasciando trapelare anche un sentimento tipico di quell’epoca: la labilità dell’essere. A tal proposito riporto i versi della poesia “Canzone d’autunno”.

I lunghi singulti
dei violini
d'autunno
mi lacerano il cuore
d'un languore
monotono.

Pieno d'affanno
e stanco, quando
l'ora batte
io mi rammento
remoti giorni
e piango.

E mi abbandono
al triste vento
che mi trasporta
di qua e di là
simile ad una
foglia morta.

Il movimento impressionista naque a Parigi intorno al 1860, e derivò dal realismo: (Una corrente artistica sviluppatasi negli anni quaranta del XIX secolo e che, in Francia, vide in Gustave Courbet il suo principale esponente.) 
 
Gustave Courbet- La filatrice
Come esso, rappresentava principalmente la realtà quotidiana. I temi non riguardavano le varie problematiche del momento, ma soltanto i risvolti piacevoli della società.
Un esempio: “Bal au Moulin de la Galette” di Pierre Auguste Renoir:
 
Bal au Moulin de la Galette - P.A.Renoir   
 Sull'onda del simbolismo lanciato da Baudelaire i pittori si trovarono in armonia con la natura e sfruttarono la vivacità dei suoi colori per i loro quadri. Riscoprendo i colori e la luce, dando importanza ai vari momenti della giornata, colsero una natura mai statica ma in continuo movimento, usando pennellate brevi e sfumate solo con l’uso del chiaro-scuro, senza tratti neri.
Solitamente lavoravano all’aria aperta per riportare sulla tela tutti gli aspetti del mondo che li circondava.
Van Gogh è stato il tramite tra l’impressionismo e l’espressionismo caratterizzato dal fatto che le sensazioni irrompono nel paesaggio dall’animo, connotandolo a sua immagine. 
 
Campo di grano con corvi - V.Van Gogh 
 
Come si può notare in "Campo di grano con corvi", le tele presentano, però, simbolismi inquietanti, il disegno è assente, il ritmo delle pennellate è furioso. Tutto sembra turbato dal vento, l’atmosfera  allucinante trasmette inquietudine.
 
 

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