"Non c'erano stelle", Maria Rosa Oneto


"Non c'erano stelle", Maria Rosa Oneto

Poesia
"Non c'erano stelle"
Non c'erano stelle nelle nostre notti
fradice d'amore e di dolori perversi
lasciati a macerare nel cuore.
Non c'era nessun palpito di luna
a guidare il nostro percorso
su sentieri impantanati di muffa ed eroina
Ci sentivamo padroni del Creato,
misteriosi Alfieri di un destino da costruire
con le mani sporche di piacere e la gola
bruciata dal fumo e dall'alcol.
La musica stordiva ogni pensiero e
si vagava da una strada a un portone
spaccando vetrine, vomitando in faccia alla gente,
urinando come cani senza bisogno di alberi.
Non c'erano stelle e armonia di primavera
nei nostri calzoni abbassati, nelle urla sguiate
che segnavano il passaggio del branco,
nella violenza messa in mostra come un trofeo
di argilla che si sarebbe sciolto all'apparir del giorno.
Soltanto un cadavere disteso sul selciato 
con la faccia da bambino e il pallore di un anziano
restava immobile, abbracciato ad una chitarra,
steso, con gli occhi rivolti al Cielo
che lo avrebbe di certo perdonato.
foto pinterest

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