LA SOCIETÀ’ DI MASSA, Gregorio Asero
LA SOCIETÀ’ DI MASSA
La società di "massa", a mio modo di vedere, è una moltitudine
indifferenziata di gente, di aggregato omogeneo, in cui i singoli
tendono a scomparire rispetto al gruppo. Si parla, di società di "massa"
già nel periodo iniziale dell’industrializzazione. Nella società di
massa la maggior parte dei cittadini vive in grandi agglomerati urbani,
dove i rapporti fra individui hanno carattere anonimo e impersonale. Il
sistema delle relazioni sociali non passa più
attraverso gli scambi interpersonali, ma fa capo a grandi strutture
nazionali. I quali esercitano sempre più spesso un peso crescente sulle
decisioni pubbliche e sulle stesse scelte del singolo individuo. La
maggior parte della popolazione è uscita dalla dimensione
dell'autoconsumo di autoproduzione dei propri beni, per entrare come
consumatore di beni e di servizi nel circolo virtuoso dell'ECONOMIA DI
MERCATO. I comportamenti e le mentalità tendono a uniformarsi secondo
nuovi modelli standardizzati, e si svincolano da schemi e consumi che
erano classici della sociètà preindustriale. I consumi e gli stili di
vita quindi non sono più di carattere individuale, ma sono decisi, di
volta in volta, dal grande "fratello" che decide "per il nostro bene"
quello che è giusto da quello che è sbagliato, facendoci diventare degli
automi che ubbidiscono a schemi preconfezionati "per il nostro bene”.
Stiamo diventando dei ROBOT!
da "PENSIERI SOSPESI"
di Gregorio Asero
copyright legge 22 aprile 1941 n. 633
foto tumbir
di Gregorio Asero
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