Il ricordo sbiadito del tempo passato, Fabrizio Parisi
Il ricordo sbiadito del tempo passato, Fabrizio Parisi
by, Fabrizio Parisi
Questa mattina ripulendo l'armadio mi è capitata una
tua fotografia. Dopo anni trascorsi nel non pensarti quel semplice
brandello di vita mi è sembrato inopportuno ma ho concesso lo stesso
alla mia mano il permesso di sfiorarti.
Conservavi nel viso l'espressione distratta che tanto
mi aveva attratto, quel frammento di sorriso sempre appeso sul filo
delle labbra, come se nulla al mondo potesse turbarti veramente. I
capelli al vento sapevano d'estate, così come la luce specchiata sulla
tua pelle chiara.
Oltre lo sfondo il cielo si tuffava nel mare. Senza
accorgermene ho chiuso gli occhi e sentito l'aria salmastra impregnarmi
le narici, mentre il vento ha cominciato a girarmi intorno e la luce a
irradiarsi come se avessi aperto una finestra nell’armadio.
Per il lasso di tempo di un istante o due mi son
chiesto come sarebbe stato tuffarmi in quel mare di vibranti ricordi.
Poi ho riaperto gli occhi e guardato l’immagine per quella che era: il
ricordo sbiadito del tempo passato.
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