Sulla ruota panoramica, di Stefania Pellegrini
Tu lo guardi e ti sembra di volare,
aquilone nel cielo infinito,
gabbiano sul blu
del mare sconfinato.
Tu lo guardi
e la sua voce senti vibrare
come corde di violino.
Poi la ruota e la brezza tra i capelli
a rapire le parole,
il battito dei cuori.
Poi le carezze…
le lusinghe sulla pelle…
Tu lo guardi e non sai dove il fiume
vada a finire,
sottile la malia dello sguardo,
che corteggia la mente…
aquilone nel cielo infinito,
gabbiano sul blu
del mare sconfinato.
Tu lo guardi
e la sua voce senti vibrare
come corde di violino.
Poi la ruota e la brezza tra i capelli
a rapire le parole,
il battito dei cuori.
Poi le carezze…
le lusinghe sulla pelle…
Tu lo guardi e non sai dove il fiume
vada a finire,
sottile la malia dello sguardo,
che corteggia la mente…
È così dolce
la seduzione al sapore di miele,
che il pudore allenta il freno,
annega gli anni acerbi
nel verde dei suoi occhi.
Le dita lievi sul viso, tra i capelli,
le labbra a cercare il piacere dei sensi.
Ti lasci guidare
dal tepore accogliente
delle sue braccia
e ti schiudi
fiore al suo mattino.
la seduzione al sapore di miele,
che il pudore allenta il freno,
annega gli anni acerbi
nel verde dei suoi occhi.
Le dita lievi sul viso, tra i capelli,
le labbra a cercare il piacere dei sensi.
Ti lasci guidare
dal tepore accogliente
delle sue braccia
e ti schiudi
fiore al suo mattino.
Stefania Pellegrini ©
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