Momenti di poesia. Figli del Padre, di Amo


Momenti di poesia. Figli del Padre, di Amos Grilli

Figli del Padre.
...satolli e affamati
ma siano tutti
fratelli....
Tutti
si crogiolano
di essere
figli del Padre.
Nati
per discendenza
eterna.
In origine
senza
peccati.
Poi per
bibliche
colpe
condannati
ai gironi
infernali.
Per secoli
e secoli
passati
sotto il fuoco
dei diavoli.
Dalla parola
Divina
dannati.
Finché
non venne
pensato
il perdono.
Allora volle
il Padre
inviare
il Figlio
prediletto.
Voleva
che l'antico
peccato
fosse scontato
e rimesso.
O pro d'ogni
razza e colore.
Venne la carne
del Verbo
per predicare
l'amore.
Diede
la luce
ai ciechi.
E l'udito
ai sordi.
Fece correre
gli storpi.
E favellare
i muti.
Per oltre
trent'anni
predicò
la sua parola.
Ascoltava
la gente
del tempo.
Fra credenti
convertiti
al suo Credo.
E stuoli
di scettici
miscredenti
atei.
C'è voluta
la croce
perchè
il tutto fosse
compiuto.
Il sacrificio
di un Uomo
disceso
per massaggiare
l'amore.
Ma ci fu
un cambiamento.
Quando
i ciechi
videro.
I sordi
udirono.
Gli storpi
corsero.
E i muti
parlarono.
Che iniziarono
a diventare
ipocriti.
Dicevano
di aiutare.
Ma poi
sfuggivano
alle loro
promesse.
Si sono
dimenticati.
Dei loro
poveri
fratelli.
Quando
la vita
l'ha cambiati.
Da affamati
a satolli.

Amos.

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