Io stanca



Io stanca
Che ascolto un’altra canzone indie
sul letto in pigiama
Una di quelle canzoni che odieresti
E che un po’ odio anche io
Perché mi fanno cadere la maschera
Io stanca
Che attraverso ancora una volta piazza VIII agosto da sola
E rischio di svenire
Per l’ansia che mi assale per tutto quel
Vuoto
Io stanca
Che piango allo specchio
Dopo averle parlato al telefono
E vorrei soltanto che qualcuno
Mi prendesse a calci per farmi soffrire
Come si deve
Io stanca
Che ti invito da me
facciamo l’amore e
Non sono mai realmente soddisfatta
solo più impaurita e gelata
da me che somiglio a una discarica
Io stanca
Che penso a quanto tu invece sia carino
Perché sei un po’ come il mondo
e io ti piaccio
che sono un po’ come Dioniso e tento di spegnere la rabbia
e di riempire questo vuoto abissale
Io stanca
Che dico ancora un’altra bugia
Sul mio essere forte, sul mio essere oltre,
Sul mio essere donna emancipata,
sul mio essere amante, sul mio
Essere solo
una donnetta senza anima


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