Momenti di poesia. A Venezia, di Amos Grilli

Momenti di poesia. A Venezia, di Amos Grilli


A Venezia.
...le ceneri dell'araba fenice....
Mi sono dolto
nel vederti
in agonia.
Mentre
l'istituzione
sempre più
si fa sorda.
Alla richiesta
di un antico
aiuto.
E cosi
la marea
della tua
bellezza.
Come sempre
ne fa scempio.
Mentre alcuni
si spartiscono
i denari.
Per meschino
profitto.
E tu sei lasciata
sola al tuo
destino.
Sommersa
tra promesse
e sperpero.
È gioco
di politica
mettere
le passerelle
sopra l'acqua
che ti ha invaso.
E su di esse
la realtà
sovrasta
l'inutile
promessa
del fare.
Allora tutto
questo
è solo verbo.
Fatto nient'altro
che di parole.
Finalizzate
al dolo dire.
Poi dicono
di suggellare
tutto i carta.
Ma essa
solitamente
al fuoco
lento
della burocrazia
brucia.
E sotto quella
fiamma
resta cenere.
Sulla quale tu
" Venezia".
Come araba
fenice.
Con orgoglio
a nuova vita
sorgi.

Amos.

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