Conoscere il delicato habitat delle orchidee spontanee e diventare Custode di orchidee

Conoscere il delicato habitat delle orchidee spontanee e diventare Custode di orchidee

1 220px-Orchis_collina_Lago_di_Caccamo_-_PA._1_Marzo_2007_(9)L’Ente-Parco è partner del Progetto LIFEorchids, cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il programma LIFE: il progetto è finalizzato alla conservazione delle orchidee spontanee, tipiche di praterie che mantengono le loro caratteristiche di biodiversità solo se gestite dall’uomo, ad esempio attraverso lo sfalcio o il pascolo.
In assenza di tali cure l’habitat favorevole alle orchidee è destinato a scomparire, perché prendono il sopravvento specie arbustive e arboree. Il progetto prevede interventi di ripristino di praterie e la reintroduzione delle orchidee in aree selezionate all’interno delle Aree protette del Po vercellese-alessandrino e del Parco di Portofino, anche attraverso il contributo delle esperienze realizzate in Repubblica Ceca.

2 220px-Dactylorhiza_majalis3.jpgLa sopravvivenza di queste straordinarie piante e del loro ecosistema dipende dall’uomo, che può intraprendere azioni di cura e gestione del proprio territorio a salvaguardia della biodiversità locale.
Se sei il proprietario di un terreno che può rappresentare l’habitat ideale per queste piante, un utilizzatore del territorio (ad esempio un imprenditore agricolo) disposto ad applicare pratiche ad alto valore naturale, un volontario in grado di dedicare tempo alle attività di progetto, e sei disponibile a diventare “Custode di orchidee”, aiutandoci nella tutela dei delicati habitat che ospitano queste specie “bandiera”, mettiti in contatto con noi (custodia@lifeorchids.eu).
Per saperne di più ti invitiamo giovedì 24 ottobre 2019, alle ore 18.00 presso la Sede operativa dell’Ente-Parco, a Casale Monferrato, in viale Lungo Po Gramsci 10.


Programma dell’incontro:
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  • Presentazione del progetto Lifeorchids – Mariangela Ghirlanda;
  • Il mondo delle orchidee: conoscere e tutelare il loro delicato habitat – Jacopo Calevo; 
  • I contesti ambientali potenzialmente interessati alla tutela delle orchidee: le caratteristiche locali – Luca Cristaldi;
  • La custodia del territorio una strategia di conservazione e valorizzazione – Marzio Marzorati.
Aree protette del Po vercellese-alessandrino

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La normativa vigente identifica come “Ente di gestione delle aree protette del Po vercellese-alessandrino” un ente strumentale della Regione Piemonte piuttosto complesso e articolato, derivante dalla legge regionale 3/8/2015, n. 19 che ha parzialmente modificato la L.R. 29/6/2009, n. 19 «Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità». Questo Ente gestisce, in piccola parte direttamente e in gran parte indirettamente, 12 aree protette: 8 sono Riserve naturali inserite nel Sistema delle Aree protette della Fascia fluviale del Po – Isola Santa Maria, Ghiaia Grande, Sponde fluviali di Casale Monferrato, Confluenza del Sesia e del Grana e della Garzaia di Valenza, Bric Montariolo, Boscone, Confluenza del Tanaro, Castelnuovo Scrivia – che interessano i comuni di Verrua Savoia (in provincia di Torino), Crescentino, Fontanetto Po e Trino (in provincia di Vercelli), Moncestino, Camino, Morano sul Po, Pontestura, Casale Monferrato, Frassineto Po, Valmacca, Bozzole, Valenza, Pecetto di Valenza, Bassignana, Alluvioni Cambiò, Isola Sant’Antonio e Castelnuovo Scrivia (in provincia di Alessandria); un’altra è la Riserva naturale del Torrente Orba, che interessa i comuni di Bosco Marengo, Capriata d’Orba, Casalcermelli e Predosa (tutti in provincia di Alessandria); a queste si aggiungono la Riserva naturale della Palude di San Genuario, il Parco naturale del Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino e la Riserva naturale di Fontana Gigante (poste in sequenza da ovest a est e incastonate nel mosaico delle risaie vercellesi), che interessano i comuni di Crescentino, Fontanetto Po, Tricerro e Trino. Quasi tutte le aree protette elencate, con l’eccezione di quella del Torrente Orba, sono associate a un’Area Contigua esterna che funge da raccordo urbanistico con il territorio circostante.
L’Ente-Parco gestisce anche 3 Siti di Importanza Comunitaria (SIC), 7 Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e 5 Zone di Protezione Speciale (ZPS) facenti parte della Rete Natura 2000, che si sovrappongono in buona parte alle aree protette e alle aree contigue poc’anzi citate. 
foto wikipedia

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