CAMMINANDO, di Silvia De Angelis


Sembra che quando si è coinvolti da uno stesso problema, ci si senta più uniti e affiatati.
Tante sono “le ciacole” che insorgono, in una situazione affine, e quel parlare liberatorio risolleva enormemente il nostro morale.
Forse è un controsenso, ma chi ci è vicino non sempre ama ascoltarci e compenetrarsi  Nelle nostre problematiche di vita, anche se partecipa attivamente al momento “difficile”.
Quindi ci proiettiamo in quel “mondo chiuso”,dedito a pochi eletti, ove sfogare ansie, narrare dettagliati particolari che ci riguardano e “accaparrare” tutte quelle affinità, dell’occasione, che ci rendono più sicuri in un cammino sdrucciolevole.
Purtroppo, durante l’esistenza, non sempre gli eventi sono di natura semplice, e la vita sembra dirci che dobbiamo temprarci, cercando di superare “col coltello fra i denti” tutte quelle difficoltà, talvolta pesanti, che la rendono meno noiosa e ripetitiva.
Non tutti riescono ad avere una buona energia interiore, che dia manforte, nel disagio…infatti, taluni, assumono un’espressione particolare di scontentezza, accentuata dalla bocca a forma d’apertura di salvadanaio in giù, e spesso, rimangono soli, perché la moltitudine
insensibile, si guarda bene dall’aiutare chi soffre…..
Cerchiamo, perciò, di assorbire al meglio quanto non ci piace del percorso, perché con la positività staremo meglio noi e chi ci cammina accanto….
@Silvia De Angelis

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