Muta, Loredana Mariniello

Muta, Loredana Mariniello


Muta, resto muta,
che, forse, qualcuno
mi sente. 
In un laconico silenzio,
nascondo al mondo
la parte di me
che nessuno comprende.
In assenza di parole
riesco stentatamente
a svelare la profondità
del mio fragile cuore
e l'anima trionfa
anche se monca di voce,
lo spirito nudo,
evade libero dalla sua croce,
mi spoglio di una superflua cornice
e mi macchio della vernice
che dipinge la mia reale essenza.
Sa di buono questa fragranza
e non mi turba più
il mostrarmi integralmente
in tutta la mia presenza,
ho tolto la scorza
ed ora danza con grazia
una sublime forza,
la leggi nei miei occhi,
svezzato ho il coraggio
e non mi appoggio più
ad altrui braccia,
un pudico rossore colora
la mia faccia,
oppongo resistenza 
alla mia timidezza
e ostento al tuo sguardo
l'intenso lume della mia saggezza.

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