Associazione "Cittadini per Passione", Cuneo: Stop al Teleriscaldamento

Associazione "Cittadini per Passione", Cuneo: Stop al Teleriscaldamento 
Cuneo: La Provincia avvia il procedimento per la SOSPENSIONE DEI LAVORI a seguito dell'iniziativa dell'Associazione Cittadini per passione.

Avevamo chiesto chiarezza, trasparenza amministrativa, condivisione pubblica prima delle decisioni, attenzione ai rischi ambientali. Abbiamo ottenuto per tutta risposta ostruzionismo verso la nostra campagna referendaria e risposte elusive, liquidatorie e burocratiche, in particolare dall'Amministrazione comunale di Cuneo, che ha deciso di sorvolare su qualsiasi obiezione mossa nell'interesse della città per accelerare su un progetto su cui pesano incognite enormi.
Questo ci ha costretti a intraprendere azioni che mai sarebbero state necessarie, se ci fosse stato consentito il ricorso agli ordinari strumenti di partecipazione.
Ora, a seguito delle suddette azioni e degli ulteriori approfondimenti svolti, la Provincia ha deciso di avviare il procedimento di SOSPENSIONE dei lavori per il teleriscaldamento, ammettendo inoltre la nostra Associazione alla Conferenza dei Servizi sulla valutazione di impatto ambientale, in vista della quale abbiamo già depositato una corposa documentazione, trasmessa anche ad altre autorità competenti.
Dev'essere chiaro che non abbiamo alcuna contestazione da muovere alle imprese coinvolte, perché sono le autorità pubbliche e solo le autorità pubbliche a dover tutelare l'interesse generale. Pur essendoci mancato, dal punto di vista politico, il supporto necessario a imporre all'Amministrazione di fare chiarezza sul suo operato, vogliamo qui ringraziare i molti comuni cittadini che ci hanno sostenuto: i membri dell'Associazione, i simpatizzanti, gli iscritti alla nostra pagina facebook e i molti che hanno voluto consigliarci e supportarci.
Crediamo che oggi più che mai ci sia un problema di metodo democratico nella gestione della cosa pubblica. Questa vicenda ci ha insegnato che la questione teleriscaldamento è parte di un modo di amministrare che non mette al primo posto la condivisione e l'ascolto, preferendo invece imporre la logica del fatto compiuto. Questo non è solo ingiusto, ma è anche pericoloso, perché gli errori di pochi uomini rischiano di compromettere il futuro di un'intera comunità e dei suoi equilibri ambientali, sociali e civili. 
E noi non possiamo accettare questo metodo, specie quando è applicato alla nostra città.



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