Alessandria Sport, by Sergio Ivaldi

Nasce Alessandria Sport

Alessandria Post http://piercarlolava.blogspot.it è lieta di annunciare una nuova rubrica interamente dedicata allo sport “Alessandria Sport”, alla quale viene dedicata una pagina apposita dove verranno inseriti in particolare tutti i post sui Grigi pubblicati nel blog. La nuova rubrica dedicata all'Alessandria Calcio verrà curata da Sergio Ivaldi del Gruppo facebook "I Grigi Siamo Noi" (che sostituisce Paolo baratto), un nuovo partner del blog Alessandria Post al quale ne viene totalmente affidata la gestione. Non ci resta che augurare buon lavoro a Sergio Ivaldi e benvenuto nella redazione di Alessandria Post. 

Pier Carlo Lava

Alessandria 7 dicembre 2016





Alessandria - Lupa Roma 3-0, by Sergio Ivaldi
Marcatori: Gonzalez (rig. ) - Iocolano - Bocalon
Come da pronostico l'Alessandria si sbarazza della Lupa Roma con un perentorio 3-0 che non lascia adito a dubbi sul divario di punti in classifica che dividono le due formazioni. L'Alessandria, con questa vittoria e approfittando del tonfo casalingo della Cremonese, nel posticipo di lunedì, contro il Livorno, mantiene i 10 punti di vantaggio sui lombardi ad una giornata dalla conclusione del girone di andata.
A dispetto però di quanto il risultato possa far pensare il contrario, la partita contro la Lupa Roma non è stata certamente una passeggiata. I romani si sono dimostrati una squadra coriacea, quadrata, ben disposta in campo e con alcune buone individualità. 
Dopo una prima fase di studio, i Grigi sbloccano il risultato al 13' del primo tempo con Gonzalez su calcio di rigore per atterramento di Nicco. L'arbitro, inzialmente aveva lasciato proseguire il gioco e solo l'intervento del guardalinee, permetteva ai grigi di usufruire di un calcio di rigore, apparso ai più, solare, tranne che all'arbitro.
Dopo aver sbloccato il risultato però i grigi tolgono il piede dall'acceleratore e si limitano a controllare le sterili offensive dei giocatori di mister Di Michele. Intendiamoci nulla di trascendentale, quasi mai pericolosi ma in questi casi è prassi cercare di chiudere il più in fretta possibile la contesa onde evitare brutte sorprese sempre celate dietro l'angolo.
Per raggiungere una certa tranquillità però bisognerà aspettare la metà della ripresa, quando Nicco, involatosi sulla fascia, serviva un pallone d'oro a Iocolano in area. Stop di petto del fantasista e rasoterra a fil di palo. 2-0 e partita in ghiaccio. C'è ancora tempo, in pieno recupero, di registrare il pregevole assist del giovane Aramini (classe '99), neo entrato in sostituzione di un esausto Iocolano, per Bocalon, che insacca facilmente ad un metro dalla linea di porta. 3-0 e grandi festeggiamenti per il diciassettenne Aramini, visibilmente commosso ed euforico,  al suo esordio nei professionisti e subito protagonista.
Contemporaneamente l'arbitro fischia la fine della contesa. Tutti negli spogliatoi con la squadra che vola, come detto, ad un +10 in classifica. Guai però ad abbassare la guardia, ci aspettano due mesi (Gennaio e Febbraio) di fuoco, dove incontreremo tutte le big o presunte tali del campionato in rapida seguenza (Cremonese, Livorno,Como e Arezzo fuori casa e Lucchese e Piacenza in casa). Solo dopo questo filotto micidiale di partite conosceremo la vera identità di questa Alessandria. Se usciremo indenni da questo vero e proprio tour de force, allora sì che realmente potremmo iniziare a cullare sogni di gloria. Forza Grigi, per l'Orso Grigio è giunto il momento di tirare fuori gli artigli.


Sergio Ivaldi, Renate-Alessandria 1-1, avanti a piccoli ma fondamentali passi verso la meta 
by Sergio Ivaldi
Alessandria: Come avevo avuto già modo di sottolineare, avevo paura di questa Renate ed i fatti mi hanno dato ampiamente ragione. Intendiamoci, se l'Alessandria avesse fatto l'Alessandria non ci sarebbe stata partita ma già altre volte in questo campionato abbiamo avuto segnali negativi da partite di questo tipo. Un quarto d'ora, venti minuti regalati all'avversario perchè si entra in campo con la concentrazione ai minimi termini. E puntuale come un orologio svizzero arriva il gol degli avversari a dare la sveglia alla truppa di Braglia. Certo, il Renate dopo il gol non è che abbia fatto sfracelli, si sono limitati a difendere il più possibile il risicato vantaggio fino a quando sono dovuti capitolare sul finire del primo tempo,  dopo un tiro dal limite dell'area di CR4, al secolo Riccardo Cazzola, professione centrocampista con il vizietto del gol. Da quel punto in poi non c'è stata più partita. L'Alessandria ha attaccato a testa bassa alla ricerca del gol vittoria (mentre la Cremonese stava perdendo a Lucca), e purtroppo solo la giornata storta dei nostri ragazzi non ha permesso di arrivare alla vittoria, le polveri erano bagnate ed anche il nostro bomber principe, Gonzalez per una partita ha fatto il giocatore normale. Nonostante il pressing asfissiante l'Alessandria non è riuscita a passare ed al fischio finale il risultato rimaneva inchiodato sull'1-1. E mentre i giocatori locali esultavano come se avessero vinto la Champions League, giocatori, allenatore e tifosi dell'Alessandria si interrogavano se questo fosse un punto guadagnato o due punti persi. Alla luce della sconfitta della Cremonese è sembrato un punto guadagnato, certo, vincere significava dare una mazzata ai propositi di rimonta dei lombardi, ma tant'è, va accettato il verdetto del campo. Si sale a +7 in classifica e domenica prossima c'è la ghiotta occasione per ritornare subito alla vittoria contro la non trascendentale Lupa Roma (e in contemporanea ci sarà Cremonese-Livorno, non certo una passeggiata per gli uomini di Tesser). Andiamo avanti a piccoli ma fondamentali passi verso l'agognata meta senza voltarci indietro. Saranno gli altri a doversi preoccupare. Avanti così.




Alessandria vs Viterbese, l’opinione di Sergio Ivaldi
7 dicembre 2016
Alessandria-Viterbese 4-0
Sergio Ivaldi. Alessandria
L'Alessandria più bella da inizio stagione ad oggi. Alla quotata (alla vigilia) Viterbese i grigi infliggono un poker di reti senza mai correre alcun rischio e mantenendo sempre il controllo totale del match. Troppa Alessandria per questa Viterbese. Anche l'allenatore dei giallo-blu Cornacchini ne è consapevole quando afferma che l'Alessandria in questa categoria non c'entra nulla e che paradossalmente avrebbero dovuto difendere il passivo di 1-0 perchè lasciare spazi agli attaccanti grigi vuol dire finire sotto una valanga di reti. 
L'Alessandria è travolgente, ha forza d'urto per andare a triturare le difese più ferree, con super Bocalon che la fa da padrone, quando vuole. La Viterbese oppone tanta grinta, tanta concentrazione e tanta difesa fino al 40'. Poi, una volta subito il gol del vantaggio locale, deve attaccare e sono dolori perché Braglia ordina di arretrare e ripartire. Tattica vincente. Secondo e terzo gol in rapida successione e fine dei giochi anticipata. Dopo questo successo i grigi salgono sul tetto d'Europa in quanto a punti fatti dopo 16 partite. 
Se prima di domenica i grigi erano appaiati niente meno che con il Real Madrid, ma con i madrileni in vantaggio per la differenza reti ora i grigi sono da soli al comando di questa speciale classifica. Un motivo di orgoglio in più per i tifosi. Tra le altre cose, la Viterbese vantava fino a domenica di avere il primato di essere una delle difese meno battute del girone. 
Fare quattro gol ai laziali è stata veramente una impresa da grandissima squadra. In una serata dove Gonzalez si rivelato più assistman che bomber ci ha pensato il rinato Bocalon autore di una splendida doppietta inframezzata dall'imperioso stacco di testa del gladiatore Cazzola e chiusa nel finale da un altro colpo di testa, questa volta di Nicco. 
L'Alessandria risponde così alla Cremonese che aveva rifilato cinque gol al malcapitato Prato e mantiene sei punti di vantaggio sulla seconda, appunto la Cremonese. Ora ci attende un turno infrasettimanale in quel di Meda contro una ostica Renate, dove sarà importante fare risultato. Ma i grigi volano sulle ali dell'entusiasmo e saranno seguiti da un nutrito numero di tifosi. 
Non ci resta che tifare come sempre per questi splendidi ragazzi nella speranza di aumentare se possibile il già cospicuo vantaggio che ci separa da una indomabile Cremonese. Chi vivrà vedrà. Forza Grigi.


I Grigi Siamo Noi, intervista a Sergio Ivaldi
by Pier Carlo Lava
Alessandria, abbiamo incontrato per un intervista Sergio Ivaldi , fondatore e anima del Gruppo facebook “I Grigi Siamo Noi”.


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Paolo Baratto
Parliamo di Sport: Paolo Baratto, Background
Sono laureato in scienze politiche, le mie esperienze lavorative sono state nel campo vendite, impiegatizio e industriale, tutte quante hanno contribuito a farmi crescere sotto il profilo umano e professionale. 
Ho iniziato, per puro sfizio personale, ad occuparmi di sport ed in particolare scrivere di sport che è tutt’ora la mia grande passione, non solo per il mondo del calcio ma è per tutto lo sport in generale.
Lo sport viene praticato per migliorare l’aspetto fisico ma anche in campo psicologico; l’esercizio delle attività è utile per controllare le proprie emozioni.
Una persona che ha passione per lo sport deve cercare di praticarlo o di seguirlo in sintonia con quelli che sono i valori caratteristici dell’attività sportiva, ricordando sempre che la collaborazione e il divertimento sono più importanti di qualsiasi vittoria.
Scrivere di sport è la mia grande passione e considero il mondo dello sport lo spettacolo più grande dopo il big bang.












La testa è decisiva, l'Alessandria espugna Pavia
by Paolo Baratto
Le tre P portano bene all'Alessandria: dopo Pro Patria e Pordenone anche il Pavia cade sotto i colpi di un'Alessandria che appare sempre più in condizione ottimale per il rush finale di stagione; terza vittoria consecutiva e terza gara giocata senza subire il gol. Sono i difensori i grandi protagonisti della giornata di oggi, Morero e Sosa, le loro zuccate sono state decisive, entrambe nella ripresa, per far cadere il fortino lombardo e consentire ai grigi di staccare ulteriormente il Pavia, battuto come all'andata e la Feralpisalò, portandosi a + 5 sulla quinta e a 5 punti dal secondo posto. 
La gara disputata dai grigi è stata perfetta, grande prestazione da parte di tutti i giocatori, giocatori ampiamente sopra la sufficienza. E' stato ritrovato quel cinismo che aveva contraddistinto i mesi di gennaio e febbraio. 
Ottimo avvio di gara dell'Alessandria che tiene molto alto il baricentro del proprio raggio d'azione, costringendo il Pavia nella propria metà campo.  Al 9' Nicco fugge sulla fascia sinistra, il centrocampista centra in mezzo rasoterra ma Fischnaller e  Marras si ostacolano al momento del tiro. Al 12' Fischnaller giunge in corsa e conclude di sinistro ma la palla esce a lato. Al 23' incredibile incomprensione tra Sperotto e Vanucchi, su una palla vagante in area di rigore, ma l'Alessandria si salva.  Al 30' Fischnaller incrocia al volo di destro, trova la porta, ma Facchin para a terra. Al 31' conclusione di Cesarini, dalla distanza, Vannucchi blocca a terra. Al 32' cross di Malomo, palla messa in mezzo da Ferretti e Vannucchi salva la porta. Al 42' cross di Grillo, colpo di testa di Ferretti, palla fuori. 
Nella ripresa, al 47' Marconi non inquadra la porta con un sinistro dopo un velo di Marras. Al 49' il vantaggio dei grigi: ci pensa capitan Santiago Morero con un colpo di testa su calcio d’angolo. Al 56' Sperotto semina tutti gli avversari sull’out mancino e si presenta davanti a Facchin ma calcia di destro troppo centrale e il portiere salva. Sull’angolo seguente il numero 3 ex Arezzo colpisce di testa e la palla finisce fuori. Mister Rossini si affida così a Sforzini e richiama in panchina Ferretti ma l’attacco del Pavia resta in serata no. Al 72' anche Marconi, dopo Fischnaller, deve alzare bandiera bianca e uscire anzitempo dal campo per un fastidio muscolare. Il neo entrato Bocalon si fa subito vedere: al 78' non riesce a finalizzare una splendida ripartenza orchestrata da Marras e si fa recuperare dalla difesa e, un minuto dopo, non inquadra di testa lo specchio della porta. All’82', però, ci pensa Sosa a far partire i titoli di coda: il Chino imita il compagno di reparto Morero e incorna in rete su corner.

PAVIA-ALESSANDRIA 0-2 (49. Morero; 83. Sosa)
PAVIA: Facchin; Ghiringhelli, Grillo, Muscat, Malomo, Biasi, Manconi, Cristini, Grbac, Cesarini, Ferretti.  A disp: Fiory, Marino, Siniscalchi, Foglio, Demarku, Kladrubsky, De Silvestro, Bonanni, Sforzini, Azzi, Anastasia All: Rossini Stefano
ALESSANDRIA: Vnnucchi, Celjak, Sperotto, Vitofrancesco, Morero, Sosa, Marras, Nicco, Marconi [83. Bocalon], Branca, Fischnaller. A disp: Nordi, Manfrin, Guerriera, Benech, Cittadino, Loviso, Mezavilla, Boniperti, Iocolano. All: Gregucci Angelo Adamo 
Arbitro: Luciano (Lamezia Terme)  [Grossi, Assante]
Ammoniti: 60. Cristini [P], 90. Vannucchi [A].
Angoli: 2-9. Recuperi: 3.+ 4. Spettatori: 3.000


by Paolo baratto
Il risultato più sorprendente della giornata è la vittoria del Bassano ottenuta in casa della capolista Cittadella; la squadra di Venturato incassa la seconda sconfitta consecutiva, dopo quella in finale di  andata di Coppa Italia di Lega Pro e in due gare ha incassato 6 reti. Per il Bassano una vittoria che le permette di ritornare al secondo posto in classifica in solitaria. Le reti del Bassano sono giunte nel secondo tempo, Misuraca al 31' e Falzerano al 38'. 
Dopo due mesi e tre settimane, da tanto la vittoria mancava alla Pro Piacenza : vantaggio con Barba su assist di Rantier, con lo stesso attaccante, ex Alessandria, che segna la rete del raddoppio; nella ripresa ancora Barba, fissa il punteggio sullo 0-3. La quarta rete è ancora ad opera di Rantier. 
RISULTATI:
AlbinoLeffe – Pro Piacenza 0-4
Cittadella – Bassano 0-2
Cremonese – Renate 2-0
Cuneo – Padova 1-1
FeralpiSalò – Mantova 1-0
Pordenone – Reggiana 1-0
Pro Patria – Giana Erminio 0-2
Sudtirol – Lumezzane 1-1
CLASSIFICA: Cittadella p. 65, Bassano 55, Pordenone 53, Alessandria 52, FeralpiSalò 49, Pavia, Padova 45, Reggiana 44, Cremoense 43, Sudtirol 40, Giana Erminio 35, Lumezzane, Renate 32, Pro Piacenza 31, Cuneo 30, Mantova 23, AlbinoLeffe 19, Pro Patria (-3) 7.
Pro Patria 3 p. di penalizzazione.

MARCATORI: 14 reti: Brighenti (Cremonese), 13: Bocalon (Alessandria), Cesarini (Pavia), Ferretti (Pavia), 11: Litteri (Cittadella),  Altinier (Padova), 10: Chinellato (Cuneo), 9: Bracaletti (FeralpiSalò), Arma (Reggiana), Gliozzi (Sudtirol)


Ufficiale: Antonio Conte al Chelsea, contratto triennale
by Paolo Baratto
Il ct della Nazionale volato a Londra ieri ha firmato stamane un contratto di tre anni con il Chelsea e guiderà Sono molto eccitato per questa nuova sfida e arrivo qui per cogliere i più grandi successi". Conte diventa il quinto allenatore italiano della storia del Chelsea dopo Vialli, Ranieri, Carlo e Di Matteo.
il club londinese da luglio per le prossime tre stagioni: "
Stando alle cifre circolate nei giorni scorsi, Conte dovrebbe percepire 5 milioni di sterline a stagione, quindi un contratto che sfiora i 20 milioni di euro in totale. Confermato, come già si vociferava, anche lo staff d'assistenza, composto dal fratello Gianluca Conte (in veste di tattico), i co-allenatori Angelo Alessio, Massimo Carrera, Mauro Sandreani e il preparatore atletico Paolo Bertelli.
"Sono molto entusiasta all’idea di poter lavorare al Chelsea. Sono orgoglioso di essere il ct della Nazionale del mio Paese e solo un ruolo interessante come quello di manager del Chelsea può dare seguito a questa esperienza. Guardo avanti, al momento in cui incontrerò tutti nel club e alla sfida della Premier League che si svilupperà giorno per giorno. Il Chelsea e i club inglesi sono seguiti ovunque si vada, i tifosi sono appassionati e la mia ambizione è di avere altri successi che seguano quelli che ho conseguito in Italia. Sono felice che l’annuncio sia stato fatto ora, perché tutto sia chiaro, così possiamo dare un taglio alle speculazioni. Continuerò a concentrarmi sul mio lavoro con la Nazionale italiana e mi riservo di tornare a parlare del Chelsea dopo la fine degli Europei": questo un estratto delle dichiarazioni di Antonio Conte. 


Napoli: il treno scudetto se ne va
by Paolo Baratto
La sconfitta maturata in casa dell'Udinese e la contemporanea vittoria della Juvetnus contro l'Empoli ha irrimediabilmente compromesso la corsa scudetto per il Napli che ora deve stare attenta al ritorno perentorio della Roma.
Mister Sarri ha attaccato il calendario tra partite alle 12:30 e programmazione sempre dopo la Juventus, additandole come cause di pressione esterna, ma, forse, poi analizzando i giocatori utilizzati, nelle gare stagionali, si nota che sono sempre stati utilizzati gli stessi giocatori a dimostrazione di una panchina corta e limitata. 
Il Napoli visto in questo weekend di campionato ha dimostrato, che in questo momento, la lotta per lo Scudetto è impari. La squadra è crollata sul più bello contro l'Udinese, una squadra che teoricamente non avrebbe dovuto impensierire gli azzurri, e inoltre il nervosismo registrato in campo ha dei risvolti sia dal punto di vista strettamente psicologico, sia da quello pratico. 
Gonzalo Higuain è stato espulso durante il match, quindi scatta automaticamente la squalifica di un turno e pertanto non ci sarà contro il Verona. La squalifica, però, rischia di essere più consistente, perché il Pipita ha perso completamente la testa, prima inveendo contro Irrati e mettendogli le mani sul petto, poi smanacciando anche alcuni degli avversari. Dipende quindi molto da quello che ci sarà scritto sul referto del ddg: in base alle parole riportate, le giornate di squalifica potrebbero anche salire, impedendo quindi all'attaccante argentino di giocare anche la sfida con l'Inter a Milano o addirittura quella in casa con il Bologna, rientrando soltanto per il confronto con la Roma del prossimo 25 aprile. E questo è un guaio per il Napoli e per mister Sarri, perché Higuain è una pedina imprescindibile per il gioco impostato dal tecnico. 
Anche Sarri, comunque, non è esente da colpe: a sua volta allontanato dal campo, in conferenza stampa dopo la fine dell'incontro si è attaccato a scuse che fanno vagamente ricordare Walter Mazzarri. Perché se è vero che il tecnico si è assunto la responsabilità della sconfitta, è vero anche che poi sono saltati fuori motivi di acredine nei confronti del calendario, verso il quale sono partite le critiche. Per Sarri, infatti, "giocare alle 12:30 è una bestemmia", così come "giocare 6 volte su 6 dopo la Juventus" è una fonte di "pressioni illogiche" nei confronti della squadra. Che si giochi alle 12:30 non è una novità di quest'anno: al massimo ci si può lamentare ad agosto o a maggio inoltrato per la questione delle temperature eventualmente troppo

elevate, ma la prima domenica di aprile questo rischio non si corre. L'orario è un handicap per questioni alimentari? Ogni squadra dovrebbe avere un nutrizionista in grado di guidare al meglio i giocatori perché mangino adeguatamente e all'orario giusto prima della partita. E poi il turno delle 12:30 prima o poi capita a tutti. Il discorso di giocare sempre dopo la capolista, poi, sembra fare acqua da tutte le parti, perché una squadra dovrebbe avere sempre addosso la pressione giusta per tentare di fare il massimo e vincere. Che la Juventus abbia giocato prima o dopo dovrebbe essere ininfluente, soprattutto quando i giochi non sono ancora decisi e punti di distacco sono pochi. 
In 31 giornate di campionato, tre giocatori non hanno saltato nemmeno una partita: Marek Hamsik, José Callejon e lo stesso Gonzalo Higuain; in quattro sono a quota 30 presenze (Reina, Hysaj, Albiol e Insigne) e in totale i giocatori con più di 2200 minuti all'attivo sono 11. Praticamente sempre la stessa formazione titolare dall'inzio del campionato, con qualche inserimento funzionale ma sostanzialmente mai variata. Questo vuol dire che gli 11 sempre in campo sono sottoposti a un logorio sia fisico, sia mentale superiore rispetto agli altri: se giochi sempre, sei più stanco e se sei più stanco diventi più nervoso. Chiaramente un allenatore mette in campo la formazione che ritiene migliore, ma il turnover in questa squadra praticamente non c'è e se delle pressioni esistono, sono sicuramente più interne al club che non provenienti dall'esterno: 11 individualità - sempre le stesse- sono costrette a giocare sempre e sono ancora loro che si prendono le strigliate del mister quando non c'è spazio per i complimenti. Non ci vuole né un genio della psicologia sportiva, né un guru della preparazione atletica per capire che, con un assetto del genere, qualcosa prima o poi è destinato a rompersi. 

E' chiaro che, senza Higuain per qualche giornata, il cammino si fa ancora più in salita, anche se non è detto che la Juventus non perda a sua volta terreno. Tutto chiaramente può succedere. Però, visto dall'esterno, questo Napoli ha qualcosa che non funziona al meglio delle sue possibilità e non è certo la partita delle 12:30 che gli impedisce di esprimere il suo potenziale. La vittoria in campionato è ancora possibile, ma gli azzurri devono aggiustare la rotta.


by Paolo Baratto
L'Alessandria si è ritrovata, nel pomeriggio della domenica, per la rifinitura in vista della gara contro il Pavia in programma lunedì alle ore 20.00; si entra in una fase cruciale del campionato, si entra nel lungo rettilineo che porterà alla fine del torneo, in attesa, per chi li farà dei playoff. Saranno parecchi gli scontri diretti nelle prossime giornate a dimostrazione di come, fino alla fine, la lotta per entrare nei playoff sarà serrata.  La prima delle due trasferte consecutive in programma, la prossima contro il Giana Erminio, domenica prossima a Gorgonzola, darà molte indicazioni su quelle che saranno i prossimi posizionamenti in classifica.
Alessandria e Pavia sono entrambe reduci dalla vittoria nel turno precedente in campionato; i grigi hanno dimostrato contro il Pordenone  di aver disputato la sfida con l'atteggiamento giusto per tutti i novanti minuti: serve continuità di atteggiamento, di prestazioni, di gestione della gara da domani fino a Padova.
Per quanto riguarda l'undici che il tecnico Gregucci schiererà dal primo minuto si dovranno ancora valutare alcuni dubbi che verranno sciolti nella immediata vigilia della sfida; Sirri è uscito anzitempo nella giornata di ieri a causa di un colpo subito al ginocchio: il difensore della Berretti Benech era presente alla rifinitura quindi dovrebbe essere nella lista dei convocati. Ancora out Iunco, Sabato e Mezavilla; in attacco tante variabili a disposizione del mister.

La vittoria ottenuta ieri sera dal Pordenone contro la Reggiana, ha consentito ai friulani di salire, provvisoriamente, al secondo posto in classifica, portandosi di un punto sopra al Bassano, impegnato, domani sera, in casa della capolista Cittadella.  

Gravina al lavoro: novità in arrivo

by Paolo Baratto
Un taglio al passato. Negli uomini, nei progetti, nelle iniziative. Questo è quanto è emerso dai primi mesi della gestione Gravina.Sarà ufficializzata la nomina a consigliere federale di Stefano Rosso, il manager a capo della Bassano Virtus. Siederà anche lui ai tavoli di via Allegri. Saranno anche ufficializzati i nomi dei due prescelti per i ruoli di vice presidenza. Scartate alcune candidature, sono state individuate due figure tecniche, con esperienze maturate nel settore; non riferibili però a nessun ambiente societario: nel rispetto delle norme statutarie vigenti sino alla fine di aprile.
Retrocederanno in nove, nel rispetto dei regolamenti, tre per girone. Lo stabiliranno le classifiche e gli esiti dei play out; a fine stagione le legge del campo stabilirà, tra i perdenti, chi è destinato a scendere nei dilettanti.
Solo successivamente si argomenterà sui ripescaggi: modi e termini favoriranno i più meritevoli, per solvibilità ed organizzazione; probabile invece, in sede di iscrizione, il taglio di qualche ramo secco. Il format a 60 squadre rappresenta un diritto; e’ però indispensabile evitare gli errori del passato. Nuove regole stringenti detteranno l’eventuale selezione.  
Il tempo ha dimostrato che il progetto sulla trasmissione in diretta di tutte le partite, via streaming, sta ottenendo consensi e successo; sino ad oggi la Lega Pro si è fatta carico di tutti gli oneri. Le Società si sono adeguate allo “spezzatino”, il palinsesto settimanale è risultato sempre molto impegnativo. Era nelle aspettative iniziali: il progetto, sostenuto da Gravina, è ancora in fase di studio, di perfezionamento, Il servizio sarà migliorato, come impronta giornalistica e nella qualità delle immagini a partire dall'inizio del prossimo campionato. L’enorme  massa dei contatti porterà risorse finanziarie e utili alle esigue casse dei club con una spesa modica. Gli appassionati e gli addetti potranno seguire tutto il campionato,  il collegamento alla rete potrebbe avvenire attraverso l’utilizzo di una card messa in commercio presso negozi affiliati ed esercizi pubblici.
Novità anche sulle maglie: via libera alla personalizzazione,  i club interessati potranno usufruire di questa ulteriore opzione, una piccola operazione di marketing, Anche di immagine. Per chi è organizzato ed ha mercato, produrrà ricavi, magari nulla di eccezionale, ma sempre di denaro si parla. Una sollecitazione rivolta a tutte le Società: potenziare il settore promo pubblicitario e del merchandising.
Nel frattempo, si annuncia un finale di stagione impegnativo, in campo e dietro le scrivanie. A breve il calendario imporrà scelte fondamentali su come affrontare la prossima stagione, dal prossimo campionato cambieranno diverse situazioni regolamentari  sulle modalità dei pagamenti, sui controlli, sugli adempimenti riguardanti il rilascio delle licenze nazionali. 
Come sempre accade in questo periodo si avvertono gli affanni di diversi club, quello che porta al termine della stagione agonistica è diventato un  percorso pieno di difficoltà, ci sono curve pericolose, i libri contabili di qualcuno sono già in tribunale; altri accusano preoccupanti, palesi, carenze nella gestione finanziaria: ad esempio i tesserati del Rimini minacciano lo sciopero; il Pisa deferito per una fidejussione che risulterebbe “taroccata”. Diversi presidenti sono alla continua ricerca di soci di minoranza o di finanziatori. 

Quel detto che evidenzia quanto sia piacevole giocare con il fondo schiena degli altri è sempre più in voga.



by Paolo Baratto
Lotta tutta veneta per il primo posto: lunedì sera, con fischio d'inizio alle ore 20.00 al Tombolato si affronteranno Cittadella e Bassano Virtus, in uno scontro diretto che potrebbe, addirittura, regalare ai padroni di casa la matematica promozione in B. 
Lotta per la cadetteria, lotta per i playoff perché potrebbe essere una giornata chiave in questo senso: il Pordenone ospita la Reggiana, che deve uscire non  sconfitta dal Friuli per non perdere ulteriore contatto. A Pordenone sarà presente un ospite d'eccezione: Daniele Molmenti, pordenonese doc e campione olimpico in carica, dopo la medaglia d'oro a Londra nel 2012, nel k1 slalom. 
Lo stesso dicasi del Pavia che riceverà l'Alessandria decisa a continuare il proprio rilancio dopo i buoni risultati delle ultime uscite. Turno, sulla carta, potenzialmente, favorevole al Feralpisalò in casa contro il Mantova; ultime speranze per il Padova che andrà a fare visita al Cuneo, i piemontesi hanno appena cambiato allenatore, passando da Salvatore Iacolino a Fabio Fraschetti con l'ex Poggibonsi che ha debuttato con un pareggio sul campo del Piacenza. 
Il programma della giornata: 
Sudtirol - Lumezzane
Cremonese - Renate
Pro Patria - Giana Erminio
Pordenone - Reggiana
Cuneo - Padova
Feralpisalò - Mantova
Pavia - Alessandria
Cittadella - Bassano V.
Albinoleffe - Pro Piacenza


by Paolo Baratto
La Nazionale ha palesato contro la Germania tutti i suoi limiti, tecnici e caratteriali anche se non è una novità.
non è il segreto di pulcinella che la Germania è più forte. A poco più di due mesi dall’Europeo scatta l’allarme: sotto la gestione Conte, l’Italia non ha mai battuto una Nazionale top d’Europa. La squadra,contro la Germania non si è vista, e le assenze di Verratti, Marchisio, Chiellini e Barzagli sono alibi che reggono in parte. Il punto più basso dell’Italia di Antonio Conte arriva proprio in occasione dell’ultima amichevole prima dell’Europeo che la nostra Nazionale andrà a giocarsi in Francia fra poco più di due mesi. Contro la Germania,  arriva una sconfitta pesante, che solleva più di un interrogativo.
Era dal giugno del 1995 che la Germania non vinceva contro gli azzurri. Da quella partita (la nostra Nazionale era allenata da Arrigo Sacchi, i tedeschi da Berti Vogts) ci sono stati altri 7 scontri diretti, 4 amichevoli (2 vittorie dell’Italia e 2 pareggi), e 3 gare ufficiali: il pareggio a Euro ’96 (0-0 con rigore sbagliato di Zola che ci costò l’eliminazione dal girone), il 2-0 a Germania 2006 (Grosso e Del Piero) e il 2-1 firmato Balotelli all’Europeo del 2012. Quindi Monaco di Baviera e l’Allianz Arena: 4-1 il finale. Era dal 1939 che l’Italia non perdeva con 3 gol di scarto contro i tedeschi. Allora finì 5-2. Mai, invece, si era perso con una differenza di 4 reti. Il gol di El Shaarawy nel finale ci ha quantomeno permesso di salvare la faccia.La brutta figura però resta. 
La Germania ha palesato una netta superiorità; l’Italia ha giocato come fosse impaurita e con pochissime idee. Male la difesa, malissimo i due interni di centrocampo. In Francia forse non vedremo titolari Thiago Motta e Montolivo, ma l’allarme risuona incessante nella testa di Conte. Questa Nazionale non può fare a meno, tutti insieme, di Verratti, Marchisio, Chiellini, Barzagli, e anche Candreva, che non era infortunato, ma è rimasto in panchina per tutta la partita. Oltre alla loro qualità calcistica, alla squadra serve soprattutto la loro personalità, variabile determinante in partite di alto livello come quella contro la Germania.
Il 4-1 incassato dalla Nazionale è il peggior risultato dell’era-Conte, che nelle sfide di livello ha sempre fallito. Impossibile non sottolineare come nelle 7 partite giocate contro Nazionali blasonate (Portogallo, Belgio, Germania, Inghilterra, Croazia, 2 volte, e Spagna) l’Italia non ha mai vinto, rimediando 4 pareggi e 3 sconfitte. Eccezion fatta per l'amichevole d'esordio contro l'Olanda, le uniche squadre battute dalla Nazionale di Conte sono Norvegia (2 volte), Azerbaigian (2 volte), Malta (2 volte), Albania, Bulgaria. Se le premesse sono queste, diventa davvero difficile sperare in un buon risultato in Francia, dove saranno quasi tutte gare da dentro o fuori. Manca qualità, si diceva, ma almeno abbiamo una squadra. Contro la Germania non si è vista, nonostante Conte e la sua indubbia capacità di tirare fuori il meglio dai suoi giocatori. La squadra ha, da oggi in avanti, l’obbligo di ritrovarsi entro giugno dove i punti conteranno.  


by Paolo Baratto
La Serie A l’ha vissuta soltanto per una manciata di minuti, lanciato all’83’ di Inter-Livorno, il 25 ottobre 2006, quando aveva soltanto 17 anni. Ibrahim Maaroufi, nato a Bruxelles il 18 gennaio 1989, a Roberto Mancini piaceva: a 10 anni di distanza, il tecnico dell’Inter ricorda ancora il suo carattere aperto e socievole, la sua voglia di emergere, la grinta che metteva ogni giorno, in allenamento, per coronare quel sogno inseguito da tutti i bambini, diventare un calciatore professionista.

Centrocampista duttile, più efficace se schierato dietro le punte ma in grado di ben figurare anche davanti alla difesa, Maaroufi, alla fine, ha collezionato 6 presenze con la maglia dell'Inter, una soltanto in campionato, il resto diviso tra amichevoli e Coppa Italia, dove è stato lanciato anche da titolare contro il Messina: Ha avuto più fortuna con le giovanili: dove ha conquistato uno scudetto con la Primavera giocando assieme a Mario Balotelli e strappato un paio di convocazioni con le nazionali Under-21 di Belgio e Marocco, la nazionalità sportiva definitivamente scelta nell’ottobre del 2007 grazie al doppio passaporto.

Già, e di quel passaporto si sta parlando tantissimo in questi giorni, perché sarebbe stato utilizzato da Khalid El Bakraoui per aggirare un mandato di arresto internazionale, lasciare l’Italia lo scorso settembre e tornare in Belgio: lì, grazie alla falsa identità, è riuscito ad affittare un appartamento a Charleroi, a 60 km a sud di Bruxelles, dove ha dapprima partecipato alla progettazione degli attentati di Parigi, ed è poi intervenuto in prima persona in quelli che, il 22 marzo, hanno devastato la capitale del Belgio, facendosi esplodere nella stazione della metropolitana di Maelbeek.


El Bakraoui e Maaroufi non hanno nulla in comune, se non il quartiere di origine, Schaerbeek, zona che ospita un’importante comunità nordafricana a Bruxelles, e tristemente salita agli onori delle cronache per gli strettissimi legami con i foreign fighters e le operazioni terroristiche dello Stato Islamico. Oggi Maaroufi gioca nella squadra dilettantistica del quartiere e, molto probabilmente, El Bakraoui sapeva chi fosse, anche soltanto per il fatto di aver vissuto per molti anni nello stesso quartiere, ma come sia riuscito a falsificare il documento è ancora ignoto. Nel suo lungo peregrinare da calciatore professionista, con passaggi in Svizzera, Marocco e Iran, Maaroufi ha vestito anche la maglia della Paganese, in LegaPro, nella scorsa stagione. E qui, potrebbe essere accaduto tutto: le indagini sono in corso, anche se Maaroufi ha subito voluto chiarire la sua posizione:  “Non ho mai perso un documento. Ho cambiato la carta d’identità qualche anno fa, ma ho riconsegnato la vecchia, dunque non è possibile che mi abbiano rubato i documenti. Ho saputo che stava circolando il mio nome a gennaio, sono andato subito a parlare con la polizia a Bruxelles, ma mi avevano detto che El Bakraoui fosse morto negli attentati di Parigi".


Alessandria bella e pratica, sconfitto il Pordenone
by Paolo Baratto
L'Alessandria conquista, finalmente, una vittoria in uno scontro diretto sconfiggendo il Pordenone, terza forza del girone A.
L'Alessandria è apparsa in crescita disputando un match tonico, gagliardo e giocando una gara molto accorta; il Pordenone si è visto poco o niente, messo spesso in difficoltà dalle trame impostate dai ragazzi di Gregucci. Vannucchi è stato impegnato soltanto in una occasione, nel corso del primo tempo, vivendo una serata molto tranquilla. 
La difesa è stata attenta, correndo qualche rischio soltanto a causa di errori dei singoli; ottimo il centrocampo il trio Vitofrancesco, Nicco e Branca ha dato quadratura a una squadra messa molto bene in campo. Marconi, ha realizzato le ultime due reti dei grigi, oggi e a Busto Arsizio, che hanno fruttato sei punti, da rivedere Fischnaller, bene Marras.
 Ora Sirri e compagni hanno un punto in meno del girone d'andata: 18 a 17, ma soprattutto tornano a battere una squadra di posizione superiore in classifica. Dopo pasqua le due trasferte, prima Pavia e poi il Giana Erminio, per entrambe nel rettilineo finale dell'arrivo.
Alessandria in divisa con la consueta divisa grigia e pantaloncini neri, calzettoni grigi e neri. Pordenone in maglia, a strisce verticali, neri e verdi. 
Al 1' Marconi, difende palla in area di rigore, si gira conclude a rete, palla fuori. Al 21' sinistro di Branca, diagonale dal limite dell'area, palla parata in due tempi da Tomei. Al 30' prova Celjak, da fuori area, dopo la respinta della difesa ospite, destro che termina alto sopra la traversa. Al 33' destro di Mandorlini, da fuori area, Vannucchi devia in angolo. Al 44' palla gol per l'Alessandria: tacco di Marras per Celjak, cross dalla destra, respinta di Tomei su Fischnaller pronto a colpire di testa,  palla a sinistra per Nicco che conclude, Tomei devia in angolo. Al 45' destro di Fischnaller, palla sul palo. 
Al 52' destro di Branca dal limite dell'area, palla deviata che si impenna e esce fuori di poco con Tomei battuto. Al 55' destro, in diagonale, di Vitofrancesco, parata a terra di Tomei. Al 56' è Marras, dal limite a effettuare un tiro a giro, palla deviata da Tomei;  al 68' il vantaggio dell'Alessandria con Marconi che si è fatto trovare pronto sull'assist sporco di Iocolano. All'85' cross di Marras, sinistro incrociato di Branca e parata di Tomei.  All'88' sinistro di Branca, da ottima posizione, ma la conclusione è debole e Tomei para a terra. 
ALESSANDRIA - PORDENONE 1-0
ALESSANDRIA: Vannucchi; Celjak, Sperotto, Vitofrancesco [74. Loviso], Sirri, Sosa, Marras, Nicco, Marconi [92. Bocalon], Branca, Fischnaller [61. Iocolano]. A disp: Nordi, Manfrin, Guerriera, Cittadino, Boniperti. All: Gregucci Angelo Adamo
PORDENONE: Tomei; Boniotti, Martin, Stefani, Ingegneri, Pasa, Filippini [76. Beltrame], Mandorlini, Cattaneo [49. Martignano], Buratto [76. Berrettoni], Strizzolo. A disp: De Toni, Cosner, Castelletto, Berardi, Talin, Ramadani, Valente, Marchi. All: Tedino Bruno
Arbitro: Marinelli (Tivoli) [Galetto, Zancanaro] 
Ammoniti: 42. Nicco [A] 
Angoli: 10-1 Recuperi: 3 +  4 Spettatori: paganti 1460 + abbonati 1169


Gregucci: "Serve una partita gagliarda"
by Paolo Baratto
Vigilia della sfida contro il Pordenone per l'Alessandria che sosterrà la seduta di rifinitura al Centro Sportivo Michelin. 
Mister Angelo Gregucci ha più volte ribadito il concetto, già sottolineato in passato, dell'importanza del gruppo e del collettivo. "E' Fondamentale avere un corpo di squadra": ha dichiarato il tecnico di San giorgio Ionico, tecnico che ha più volte voluto evidenziare il discorso di considerare il gruppo più importante dei singoli giocatori.
La squadra arriva dalla gara vinta contro la Pro Patria nella quale sono arrivati i tre punti ma l'atteggiamento e il gioco effettuato da Morero e compagni non è apparso negativo. 
Il Pordenone arriva ad Alessandria forte del terzo posto in classifica e reduce da una striscia di risultati importanti.
Per quanto riguarda la formazione che scenderà in campo domani alle ore 18.00 saranno indisponibili Sabato, Mezavilla e Morero squalificato. Altri componenti della rosa non appaiono in buone condizioni, tipo Bocalon. Con Vannucchi in porta, a destra Celjak, centrali Sosa e Sirri, in vantaggio su Terigi, a sinistra Sperotto, con Manfrin pronto a essere impiegato ma ancora senza i 90 minuti nelle gambe. A centrocampo Loviso, Nicco e Branca appare il trio che verrà impiegato; in attacco Marras e Iocolano esterni, al centro dell'attacco Bocalon, oppure Marconi, nel caso il primo non ce la facesse.
Ancora otto gare cioè ventiquattro punti per cercare di centrare i playoff, oramai obiettivo minimo stagionale. Per cercare di non buttare al macero una stagione di investimenti importanti.


by Paolo Baratto
Antonio Conte è da poco meno di due anni Commissario Tecnico della Nazionale Italiana di Calcio e, tra pochi mesi, cominceranno quelle sfide dalle quali dipenderà gran parte del suo operato. Dopo 16 gare in un anno e mezzo, ora all'Italia mancano quattro amichevoli e tre  partite ufficiali prima della fine della sua avventura. 
9 vittorie, 2 sconfitte in 16 gare giocate; 23 gol fatti e 14 gol subiti. Ma, se si prendono in considerazione soltanto le gare ufficilai giocate, per Conte il bilancio è di 7 vittorie, 3 pareggi in 10 sfide ufficiali con 16 reti prodotte e solo 7 subite. Dal suo arrivo, la Nazionale Italiana ha perso soltanto contro Portogallo e Belgio in amichevole.
Arrivato nell'estate 2014 è subito ripartito dal 3-5-2 che aveva fatto le fortune della Juventus; ma dopo il 2-2 conquistao in Bulgaria nel mese di marzo del 2015, ha cambiato modulo optando per il 4-3-3.Conte è ripartito dalla difesa a tre, costruendo la sua Nazionale su un modulo conosciuto a memoria  dal blocco degli juventini presenti in Nazionale. Tutto ciò ha permesso di presentare una Italia molto ben impostata già dalla prima amichevole contro l'Olanda.
Alle certezze difensive garantite dal 3-5-2  si sono affiancate alcune perplessità dovute agli uomini che interpretavano il modulo di gioco: due attaccanti come Immobile e Pellè possono essere considerati certezze soltanto in parte; sugli esterni di centrocampo il Ct ha avuto delle diffcoltà a trovare interpreti in grado di ricoprire il ruolo dando un buon apporto in entrambe le fasi. 
Il Ct è passato al 4-3-3; il cambio di modulo ha provocato la perdita di un esterno difensivo per avere un esterno di spinta. Le uscite più convincenti dell'Italia sono state con Eder o El Shaarawy, a fare l'esterno di sinistra e Candreva al cross dalla destra: 4-5-1 in fase difensiva e 4-3-3 in fase di spinta. 
Dal 3-5-2 al 4-4-2: il percorso della Juventus attuale ci insegna ad adattarsi tra fase difensiva e offensiva, slittando da un modulo all'altro a seconda delle  situazioni delle partite.


by Paolo Baratto
A meno di tre mesi, circa, dal fischio d'inizio dei prossimi Campionati Europei di calcio, in Francia, i giochi per le convocazioni in casa Italia, sono quasi totalmente fatti.
Le ultime convocazioni effettuate da Antonio Conte non lasciano particolari dubbi a riguardo su chi ha ancora possibilità di una chiamata per la rassegna continentale francese o su chi, al contrario, non ha ormai più speranze di rientrare nel gruppo dei convocabili.
Per quanto riguarda i portieri Salvatore Sirigu è stato chiamato da Conte 16 volte, su 16. Ora con il Psg già campione di Francia verrà utilizzato più volte dal suo allenatore Laurent Blanc avendo cosi la possibilità di riprendere confidenza con la porta. Buffon è intoccabile e Perin saranno i sicuri convocati. Nessuna possibilità di chiamata per Consigli, Mirante e Viviano; Donnarumma, nonostante si sia guadagnato il posto da titolare nel Milan, meritatamente, è ancora troppo inesperto per una rassegna iridata. 
Nel reparto difensivo l'ossatura è costituita dal blocco della Juventus; Darmian e Antonelli saranno in Francia, restano altri due/tre posti disponibili che verranno completati da un centrale difensivo (Acerbi, Ranocchia e Astori sono in corsa) e uno/due esterni (De Sciglio, De Silvestri e Pasqual); Santon, Abate e Ogbonna sono ormai usciti dall'orbita azzurra.
A centrocampo ci sono i dubbi maggiori di scelta per il Ct; Marchisio, Verratti, Parolo, Florenzi e Soriano rappresentano l'ossatura portante di Conte;  De Rossi è legato alle sue condizioni fisiche ma è difficile pernsare a una Nazionale senza l'esperienza e il carisma di capitan futuro. Giaccherini rappresenta quel tipo di jolly apprezzato e gradito da molti degli allenatori. L'esperienza di Pirlo e di Thiago Motta verrà tenuta in considerazione. Bonaventura parte, in questo momento, dietro nella gerarchia di Conte. Baselli, Sturaro, Aquilani, Poli, Saponara sicuramente non saranno sul volo destinazione Francia.
Candreva, Eder, Pellè, El Shaarawy sono i cardini di Conte: a disposizione ci sono ancora due posti ed è possibile immaginare che saranno proprio Immobile e Zaza la coppia in attacco. Insigne, Okaka e Giovinco costituiscono le maggiori alternative mentre un pelo più lontano c'è Gabbiadini. Destro, Matri, Quagliarella e Cerci sembrano fuori dai piani del Ct, a meno di infortuni. 



Michele Marconi decisivo in una gara molto sofferta
by Paolo Baratto
L’Alessandria esce dal campo del Carlo Speroni con tre punti, frutto della rete di Michele Marconi al 13’ su angolo battuto da Loviso. L’Alessandria non ha giocato la partita che ci si aspettava di vedere perché se i giocatori della Pro patria hanno dato quello che avevano in campo con grinta, agonismo e pressing alto i grigi sono apparsi troppo leziosi e inconcludenti nel riuscire a chiudere la partita che fino alla fine è rimasta aperta e soltanto le parate, decisive, di Vannucchi hanno fatto si che Morero e compagni possano tornare in Piemonte con la piena posta conquistata. Dopo il gol i grigi si sono troppo accontentati, arretrando pericolosamente il baricentro del proprio raggio d’azione e non sfruttando, nella ripresa, gli spazi lasciati dai bustocchi.
Ora i grigi torneranno in campo giovedì, alle ore 18.00, per la sfida al Pordenone, terza forza del girone, in una gara nella quale servirà un'altra Alessandria.  
Aurora Pro Patria-Alessandria 0-1
AURORA PRO PATRIA 1919: La Gorga, Ferri, Possenti, Jidayi [75. Bastone], Tsila Petdji, Pisani, Marra [61.Vetraino], Coppola, Montini, Santana, Capua [60. Taino]. A disp: Demalija, Zaro, Vernocchi, Guercilena, Vernocchi, Ravasi, All: Mastropasqua Angelo
ALESSANDRIA CALCIO: Vannucchi, Celjak, Guerriera [76. Sperotto], Mezavilla [29. Sirri], Morero, Loviso, Marras, Nicco, Marconi, Branca, Iocolano [67. Fischnaller]. A disp: Nordi, Sabato, Manfrin, Cittadino, Vitofrancesco, Bocalon. All: Gregucci Angelo Adamo
Al 1’ destro rasoterra di Mezavilla, dal limite dell’area, parata a terra di La Gorga. Al 13’ il vantaggio dell’Alessandria: quarto gol stagionale di Marconi, che schiaccia la palla di testa su calcio d’angolo di Loviso. Al 15’ colpo di testa di Montini, palla a lato. Al 29’ uscita dal campo di Mezavilla, per un colpo subito al naso, al suo posto dentro Sirri. Al 33’ destro di Marconi, dal limite dell’area, palla a lato di poco. Al 36’ bella azione della Pro Patria, Coppola serve Capua ma la conclusione è debole e Vannucchi blocca a terra.
Al 71’ sinistro di Branca, palla deviata in angolo da La Gorga. All’81 destro di Fischnaller, palla a alto. All’85 destro violento di Santana dal limite dell’area palla deviata da Vannucchi in angolo. Ammonito Morero, era in diffida e salterà la gara con il Pordenone, giovedì prossimo. All’89 Vannucchi salva l’Alessandria con una parata monumentale che toglie dall’angolino un tiro, da fuori area, di Coppola.
Arbitro: Pietropaolo (Modena) [Abruzzese, Antonacci]
Ammoniiti: 31. Jidayi [PP]; 37. Guerriera [A]; 83. Santana [PP]; 88. Morero [A]; 90. Vannucchi [A]; 92. Pisani [PP]

Angoli: 5-6 Recuperi: 2 + 3 Spettatori: 600


by Paolo Baratto
Sesta affermazione nelle ultime sette giornate, il Bassano Virtus continua il suo periodo favorevole, portandosi al secondo posto in classifica: finisce 2-0 a Mantova; il debutto in panchina di mister Prina è poco fortunato. D'Ambrosio, all'11'. trova il suo primo gol in giallorosso sugli sviluppi di un corner, poi al 58' Falzerano da la vittoria alla squadra di Sottili. 
Il Cittadella ha anche fortuna, inutile negarlo: i veneti, sempre più vicini all'immediato ritorno in serie B, battono 1-0 il Lumezzane (decima vittoria di fila) ma nel finale gli ospiti sprecano clamorosamente un calcio di rigore con Sarao: Lora ha segnato il gol decisivo ad inizio ripresa su assist di Bizzotto. 
Al Bottecchia il Pordenone si è imposto 2-1 sul Padova. I ramarri continuano a coltivare il sogno playoff: 50 in graduatoria per i padroni di casa; discorso diverso per il Padova  che perde contatto dalla zona playoff. Destro di Pederzoli, nel vantaggio della squadra di Todino; il raddoppio arriva nella ripresa, firmato Buratto, mentre a spaventare la banda neroverde è la rete di Altinier a poco più di dieci minuti dal termine. 
La FeralpiSalò supera 3-1 l'AlbinoLeffe e ritrova il successo,  tornando a sperare nei playoff lasciando sempre più inchiodati al penultimo posto della graduatoria i lombardi. Poco dopo il quarto d'ora l'AlbinoLeffe si era portato avanti con Soncin. Immediato pareggio di Romero, quindi nella ripresa il rigore trasformato da Pinardi ha spazzato via le nubi dal Turina. Il tris arriva a una manciata di minuti dal termine, con un contropiede finalizzato da Fabris.
Il Renate ribalta i pronostici, vince 2-1 e fa un enorme passo in avanti in ottica salvezza. Giornata da dimenticare per il Pavia, che non riesce a sfruttare le occasioni: Napoli porta in vantaggio la squadra ospite con un rigore concesso per fallo di mano in area di Marino, poco dopo Scaccabarozzi mette la firma sul raddoppio con un tiroda oltre venticinque metri. Poi è Cesarini a riaprire tutto al 57' ma nel finale lo stesso Cesarini si vede negare il 2-2 da uno strepitoso intervento di Moschin.
Vittoria della Reggiana sul campo del Cuneo: le reti sono arrivate nel corso del primi dodici minuti: al 6' rete di Mogos con un colpo di testa mentre al 12' Spanò ha raddoppiato su assist di Maltese. I padroni di casa si sono svegliati nella ripresa con Chinellato al 59'. Vittoria importante per i giocatori di Colombo che possono ancora raggiungere la zona playoff.
Affermazione di misura ottenuta dalla Cremonese che ha superato la Pro Piacenza, capitalizzando molto meno di quello che è stato realmente creato: il gol della vittoria è stato siglato da Brighenti alla fine del primo tempo, grazie ad un'incornata vincente.
Il Sudtirol si è fatto sconfiggere, in casa: la partita viene è stata decisa dagli episodi, nel primo tempo gli altoatesini hanno potuto battere un calcio di rigore (nell'occasione Polenghi viene espulso) ma dal dischetto Kirilov si è fatto ipnotizzare da Paleari: ad inizio ripresa, così, i lombardi hanno trovato sugli sviluppi di un corner la rete decisiva di Bonalumi.
CLASSIFICA: Cittadella p. 62; Bassano 52; Pordenone 50; Alessandria 46; Feralpisalò 45; Pavia 42; Reggiana, Padova 41; Cremonese 40; Sudtirol 38; Giana Erminio, Renate 31; Lumezzane 30; Cuneo 28; Pro Piacenza 27; Mantova 23; Albinoleffe 18; Pro Patria (-3) 7


by Paolo Baratto
Non accadeva dal 2001, è accaduto nel 2016: i quarti di finale della Champions League e della Europa
League non avranno nessun club italiano impegnato nel cercare di contendersi le semifinali; l'ultima volta era successo quando Parma e Inter non avevano superato gli ottavi dell'allora Coppa Uefa e Milan e Lazio si erano fermati alla seconda fase a gironi prevista dalla vecchia formula della Champions.
L'europa del calcio saluta il calcio italiano e lo fa con l'eliminazione più sorprendente, quella della Lazio, battuta nettamente in casa dallo Sparta Praga.
La prima eliminazione era toccata, in estate, alla nuova Sampdoria della gestione Walter Zenga, per mano del
Vojvodina ai preliminari di Europa League, poi è avvenuta la sconfitta della Lazio a Leverkusen e la conseguente retrocessione in Europa League. Via via sono crollate tutte le altre formazioni impegante, a testimonianza delle evidenti difficoltà di quelle squadre che una volta disputavano il campionato più bello del mondo.

I punti che sono stati accumulati in questa stagione superano di poco quota 70, l'Italia è dietro nettamente alla Spagna e alla Germania, ma anche all'Inghilterra che in ogni caso ha ancora qualche chance di aumentare il divario già esistente. La possibilità di superare gli inglesi nel ranking alla fine di questa stagione è già sfumata: dunque, anche nel 2017-18 avremo solo tre squadre in Champions, due ai gironi e una ai preliminari di agosto. Ma anche nelle  stagioni successive le cose si complicheranno: nel calcolo sparirà il 2010-11 (dove l'Inter ai quarti di Champions fu il miglior risultato), ma questa stagione rischia di pesare tantissimo, soprattutto dal punto di vista economico. E gli arbitri centrano relativamente.


by Paolo Baratto
Ecco le designazioni arbitrali in merito al ventisettesimo turno di Campionato del Girone A: 
CITTADELLA vs LUMEZZANE (dom ore 17.30): Giosue' Mauro D'Apice di Arezzo (Vono-D'alia)
CREMONESE vs PRO PIACENZA (sab ore 17.30): GiacomoCamplone di Pescara (Salvatori-Montanari)
CUNEO vs REGGIANA (sab ore 15.00): Armando Ranaldidi Tivoli (Margheritino-Jouness)
FERALPISALO’ vs ALBINOLEFFE (sab ore 16.30): Riccardo Panarese di Lecce (Vingo-Perrotti)
MANTOVA vs BASSANO V. (dom ore 15.00): Niccolo' Pagliardini di Arezzo (Berti-Orlando)
PAVIA vs RENATE (dom ore 15,00): Enzo Vesprinidi Macerata (Fabbro-Diomaiuta)
PORDENONE vs PADOVA (sab ore 17.30): FrancescoFourneau di Roma 1 (Marchi-Saccenti)
PRO PATRIA vs ALESSANDRIA (dom ore 15.00): Alessandro Pietropaolo di Modena (Abruzzese-Antonacci)
SUDTIROL vs GIANA E. (sab ore 14.00): Ilario Guida di Salerno (Badoer-Polo-Grillo)



by Paolo Baratto
L'uscita della juventus dalla Champions League 2015-16 dimostra, ancora una volta, quanto sia importante vincere il girone; il ko rimediato nella gara contro il Siviglia l'8 dicembre è costato troppo caro al gruppo di Allegri. Essere usciti in quel modo fa male, malissimo, perchè nei 180 minuti la Juventus non è stata inferiore al Bayern Monaco, ha giocato alla pari, ha dimostrato di essere una formazione che sta prendendo la mentalità europea:  la doppia sfida ha confermato che nelle due gare secche ad eliminazione diretta il gap è quasi colmato.
Bisogna risalire ai quarti di finale della Champions 2007-2008 per trovare quattro formazioni che sono riuscite a ribaltare il pronostico della vigilia ed eliminare quattro regine della fase a gironi (Schalke 04, Liverpool, Arsenal e Fenerbahce). Nelle sucessive otto edizioni questa percentuale si è dimezzata o è addirittura sparita come nell’edizione 2013-2014 quando ai quarti di finale approdarono solo le formazioni che dominarono il proprio raggruppamento iniziale. Anche quest’anno se escludiamo il Chelsea (surclassato da un PSG, giunto secondo nel proprio raggruppamento dietro al Real Madrid, ma comunque capace di totalizzare ben 13 punti) e lo Zenit (sbattuto fuori dal Benfica, giunto alle spalle dell’Atletico Madrid) tutte le teste di serie sono andate avanti. 

In merito agli errori arbitrali, ai danni della Juventus, essi non sono altro che figli di una federcalcio inesistente e di un Presidente, Tavecchio, che nessuna istituzione calcistica europea ci invidia. Il peso politico del calcio italiano è pari a zero e questo le istituzioni calcistiche lo devono considerare e tenere ben presente.A fronte di un Campionato Europeo che si sta avvicinando, l'Italia deve riacquisire prestigio, orgoglio e senso di appartenenza. 


Bassano secondo, Padova a ridosso dei playoff
by Paolo baratto
Vittoria dell Bassano Virtus, mentre il Pordenone perde la sua prima partita dal 2016 (dopo otto vittorie ed un pareggio). Termina 1-0 la sfida del Mercante: i giallorossi di Sottili volano in seconda posizione e confermano di avere le carte in regola per centrare i playoff, il gol partita lo firma Misuraca al 73' su calcio di rigore (concesso per fallo di Stefani su Bizzotto).
Grazie a Terracino, il Lumezzane, in pieno recupero, conquista tre punti fondamentali in ottica salvezza. Cremonese al tappeto, nonostante una prova gagliarda: i grigiorossi passano in vantaggio dopo pochi minuti con una conclusione precisa di Sansovini, ma quando la situazione sembra cristallizzata arriva l'1-1 dei locali (autogol di Zullo, che devia nella sua rete il cross di Rapisarda). Forcing finale dei bresciani, al 94' il sinistro di Bacio Terracino fa esplodere di gioia la
panchina locale. Tre vittorie ed un pareggio in quattro gare per mister Filippin.
La sfida delle due Pro si chiude senza vincitori né vinti: è 1-1 al “Garilli” tra Pro Piacenza e Pro Patria, un risultato giusto ma che in sostanza non serve a nessuna delle due; i gol arrivano tutti nel primo tempo, Alessandro porta in vantaggio i padroni di casa al 30’, poi al 41' Montini pareggia di testa sugli sviluppi di un corner di Santana.
La legge del Città di Meda punisce anche la FeralpiSalò: il Renate  dopo la Reggiana piega anche i gardesani e centra una vittoria fondamentale in ottica salvezza. I nerazzurri sono però fortunati, nel primo tempo gli ospiti colpiscono ben due pali. I brianzoli resistono e nel secondo tempo calano il jolly con Pavan, il quale sblocca il match su palla inattiva.
L’Albinoleffe, che però si riprende e regola 2-0 il Cuneo grazie alla doppietta di Girardi nella ripresa.
Il Padova gioca una ottima partita contro il Pavia, vince 3-0 ed entra a questo punto in orbita playoff. L'undici di Pillon costruisce il successo nei primi quarantacinque minuti, giocati a livello elevato: dopo un gran pressing iniziale, Altinier sblocca il punteggio con una pregevole rovesciata, al 41' è Neto Pereira a timbrare il raddoppio  e nel finale calano il tris con Altinier.
Sono terminate senza reti le sfide tra Giana Erminio e Mantova e Reggiana contro Sudtirol. 
CLASSIFICA: CITTADELLA 56 BASSANO V. 49 PORDENONE 47 ALESSANDRIA 43 PAVIA 42 FERALPISALO' 42 PADOVA 41 REGGIANA 38 SUDTIROL 38 CREMONESE 37 LUMEZZANE 30 GIANA ERMINIO 28 CUNEO 28 RENATE 28 PRO PIACENZA 27 MANTOVA 23 ALBINOLEFFE 18 PRO PATRIA (-3) 7


by Paolo Baratto
L'Alessandria corre verso il match di domani sera, fischio d'inizio alle ore 20.00, quando al "Moccagatta", arriverà la capolista del girone Cittadella.
Le due squadre arrivano al match distanti di 13 punti con la capolista, allenata da Venturato, che è reduce da otto vittorie consecutive in campionato e dalla finale di Coppa Italia di Lega Pro conquistata in settimana contro la Spal. 
L'Alessandria appare in ripresa sotto il profilo fisico/atletico rispetto alle ultime uscite segno che il periodo negativo, sembra, essere alle spalle e che la squadra è focalizzata sull'obiettivo di arrivare il più in alto possibile in classifica.
Per quanto riguarda la formazione che scenderà in campo, la rifinitura, sarà utile a mister Gregucci per sciogliere gli ultimi dubbi di formazione: Vannucchi in porta, Celjak sulla destra, al centro Sosa e Sirri, che nella giornata di ieri si è allenato a pieno regime  e Sabato, sulla sinistra, in vantaggio su Sperotto.  A centrocampo il trio Mezavilla, Branca  e Nicco; in attacco Bocalon, Marras e Iocolano con Fischnaller in panchina. Probabile panchina per Manfrin, dopo  il test di metà settimana contro la Novese.
Nonostante sia stata una settimana caratterizzata da allenamenti nei quali Marconi  e Bocalon hanno spesso giocato nella stessa formazione, non ipotizziamo un cambio di modulo nel match contro il Cittadella.

Moccagatta che farà registrare una grande affluenza di pubblico,oltre quattro mila le unità presenti sugli spalti, per cercare di spingere Branca e compagni a una vittoria che sarebbe importante per la classifica e per il morale.


by Paolo Baratto
Il risultato più sorprendente della giornata è rappresentato dal pareggio interno del Pordenone, fermato dal Lumezzane: dopo otto successi consecutivi, al Bottecchia, la formazione di Tedino ha steccato. Vantaggio degli ospiti con Sarao e pareggio di Pederzoli su calcio di rigore. 
Il pareggio del Pordenone fa felice il Cittadella che non si ferma più: tuttavia, contro l'Albinoleffe non è stata una gara semplice; il gol partita è arrivato ad opera di Jallow al 21', il quale ha appoggiato in rete una palla che si era stampata sul palo.
Il Bassano ha trionfato a Busto Arsizio contro una volenterosa Pro Patria: ha deciso la gara un colpo di testa di Bizzotto al 57' su cross di Proietti.
In pieno recupero la Pro Piacenza ha strappato un importante punto sul campo della Feralpisalò: vantaggio dei padroni di casa con Tortori al 66', pareggio degli emiliani al 91' con Alessandro.
Quarta vittoria nelle ultime cinque uscite per il Pavia che ha regolato con un 2-0 la Giana Erminio. Il match è stato  deciso a cavallo tra il 37' e il 39' prima grazie a Foglio e poi a Cesarini.
Vittoria in trasferta per il Padova sul campo del Mantova, Finocchio ha realizzato la doppietta dello 0-2, nel primo tempo, Ad inizio ripresa è Marchi ad accorciare le distanze mentre la terza rete è stata ad opera di Altinier.
Continua la risalita della Cremonese alle zone nobili della classifica con il successo sulla Reggiana. Padroni di casa già avanti al 3' con una punizione di Maiorino e il raddoppio è opera di Pacilli al 78'.
Il Sudtirol è tornato al successo dopo un lungo periodo di astinenza grazie al successo contro il Cuneo: decisiva la rete di Tulli allo scadere.


CLASSIFICA: CITTADELLA 56; PORDENONE 47; BASSANO V. 46; ALESSANDRIA 43; PAVIA, FERALPISALO' 42; PADOVA 38; REGGIANA, CREMONESE, SUDTIROL 37; CUNEO 28; GIANA ERMINIO, LUMEZZANE 27; PRO PIACENZA 26; RENATE 25; MANTOVA 22; ALBINOLEFFE 15; PRO PATRIA 2 (-7)



Branca, Bocalon, Marconi. L'Alessandria riparte
by Paolo Baratto
Vittoria doveva essere e vittoria è stata. L'Alessandria torna da Meda con una vittoria forse troppo severa per il Renate che ha incassato, anche in questa gara dopo il match di andata, quattro reti. Alessandria cinica, concreta che ha saputo sfruttare al massimo le palle gol create in virtù degli errori difensivi commessi dai giocatori di casa. Alessandria che ha rischiato in apertura di match con un occasione gol di Ekuban, nell'area piccola, sulla quale è stato attento e provvidenziale Vannucchi a deviare la sfera in angolo. I grigi sono andati in gol al 16' con un sinistro di Branca, beffardo, che si infilato alle spalle di Castelli; due minuti dopo una deviazione di Anghileri sul palo ha evitato la seconda segnatura che è arrivata al minuto 57' con Bocalon, al suo tredicesimo gol stagionale, abile a ribattere in rete da buona posizione, una respinta di testa di Malgrati. A questo punto la partita è praticamente finita; timidamente il Renate si affacciava nelle zone occupate dalla retroguardia grigia senza mai impensierire Vannucchi. Gli spazi aumentavano e gli avanti grigi avevano vita facile. La terza rete, seconda personale di Branca, è un capolavoro di bravura, nello spostarsi la palla sul piede sinistro, dopo aver fintato il tiro ed aver  infilato la palla alla destra di Castelli. Nel finale il calcio di rigore di Marconi ha fissato il match sullo 0-4. 
Alessandria che ha, a parità di gare disputate, 3 punti in meno del girone di andata: 14-11. Da martedi la testa sarà sulla sfida di lunedì 14 marzo, alle ore 20.00, contro il Cittadella capolista per un Alessandria che, con il contemporaneo pareggio tra Feralpisalò e Pro Piacenza, rientra nei playoff piazzandosi al quarto posto. 

La gara è iniziata con cinque minuti di ritardo in solidarietà e vicinanza al Foggia Calcio.
Al 1' occasione per il Renate, sugli sviluppi di un angolo la palla staziona sulla linea dell'aria piccola, batti e ribatti tiro di Ekuban e Vannucchi devia, con le gambe, in angolo. Al 12' ripartenza dell'Alessandria con Nicco che serve Marras sulla corsa, palla a Celjak che va sul fondo e serve Bocalon, in area, sponda per Marras ma il suo tiro è alzato sopra la traversa da Di Gennaro. Al 16' il vantaggio dell'Alessandria Branca stoppa la palla con le parti basse del corpo, al limite dell'area spostato sul versante di sinistra e lascia partire un tiro a effetto che si infila nell'angolo alla sinistra di Castelli. Al 18' Marras controlla la palla in area di rigore, serve di sinistro rasoterra Branca che conclude, la palla è deviata da Anghileri che la indirizza sul palo. Al 25' tiro di Ekuban sul sinistro, dall'interno dell'area di rigore, palla alta. 

Al 56' il raddoppio dell'Alessandria: caparbio Nicco a recuperare la palla sulla trequarti campo, palla a Iocolano, tiro a giro e salvataggio sulla linea di porta di Malgrati ma Bocalon sulla ribatutta è abile a insaccare. Al 62' Branca lancia Bocalon in area di rigore ma il pallonetto dell'attaccante è alto. Al 69' sinistro di Iocolano, palla fuori di poco. Al 70' la terza rete dell'Alessandria con Branca, abile a piazzare la palla alla destra del portiere Castelli, tiro dal limite dell'area su servizio rasoterra di Nicco dalla fascia. All'89 punizione di Napoli, dal limite dell'area, ma la palla è alta sopra la traversa. Al 92' l'Alessandria usufruisce di un calcio di rigore realizzato da Marconi.

RENATE-ALESSANDRIA 0-4 (16', 70' Branca; 57' Bocalon, 92' Marconi)
RENATE: Castelli, Sciacca, Iovine, Valagussa, Malgrati, Di Gennaro [68. Ntow], Anghileri, Chimenti, Curcio [59. Napoli], Scaccabarozzi, Ekuban [54. Florian]. A disp: Moschin, Riva, Solini, Graziano, Buongiorno, Pavan, Romanò, Galli. All: Colella Giovanni
ALESSANDRIA: Vannucchi, Celjak, Sperotto, Mezavilla, Sirri, Sosa, Marras [83. Vitofrancesco], Nicco, Bocalon [67. Marconi], Branca, Iocolano [76. Fischnaller]. A disp: Nordi, Sabato, Guerriera, Morero, Loviso, Cittadino, Boniperti. All: Gregucci Angelo Adamo
Arbitro: Bertani (Pisa) [D'Annibale, Marchi]
Ammoniti: 18. Sosa [A]; 79. Sciacca  [R]

Angoli: 6-1 Recuperi: 0 + 4  


by Paolo Baratto
Il Board ha detto si: e questo potrà essere ricordato come il giorno storico del calcio; il giorno in cui la moviola entra su un campo di calcio. 
Il 130° International Board a Cardiff, Galles, aveva in agenda la sperimentazione video dalla stagione 2016-17. Non c'è Platini a opporsi, non c'è Blatter, a cambiare idea la mattina. I legislatori del pallone, allora, hanno deciso di dare il via ai test, che dureranno due anni. Eventualmente, il primo torneo con la "moviola" sarebbe Euro 2020. Ma il protocollo - chi, cosa, come - è stato definito. E politicamente, per il nuovo presidente Fifa Gianni Infantino, è l'occasione per uno stacco con il passato.
Il video non potrà disciplinare tutti i casi. L'idea è di applicarlo dopo il gol, per valutare se c'è stato fallo, palla fuori, fuorigioco; e inoltre per l'espulsione diretta e il rigore, cioè episodi che "cambiano" la gara. Escluse invece sia la punizione dal limite dell'area e l'ammonizione. La cosa si complica quando, in caso di episodio che merita la revisione, il gioco non si ferma. Nel protocollo c'è la possibilità di fermarsi se la palla è in una zona non "influente", o di aspettare un stop. E c'è sempre l'opzione "challenge", cioè che i tecnici chiedano una verifica video. Una cosa è sicura: le gare saranno più lunghe. 

In base a quanto deciso, sarà un assistente dell’arbitro ad avere accesso ai replay durante la partita, su propria iniziativa o su richiesta del direttore di gara. L’Ifab si incontrerà nelle prossime settimane con gli organizzatori delle competizioni interessate dalla sperimentazione e con i vertici della Fifa per elaborare un programma per i prossimi due anni.  


by Paolo Baratto
La tanto snobbata Coppa Italia è giunta, quasi, all'atto conclusivo; il 21 maggio a Roma Juventus-Milan si contenderanno l'ambito trofeo nazionale: ma quali sono i benefici per le die finaliste?
Ci sono circa sei milioni di motivi per esserci e provare a sollevare il trofeo. Una Coppa che il Milan non conquista da 13 anni e che la Juventus vorrebbe riconquistare dopo il trionfo nella scorsa edizione, inseguendo uno storico bis verificatosi 1958-60. Ma oltre ai considerevoli interessi sportivi e alla rivalità tra due dei più importanti e vincenti club italiani, va considerato sempre anche il fattore economico. 
Sì, perché la Coppa Italia, che  da alcuni club viene trascurata durante il suo svolgimento, puó essere un’altra importante fonte di ricavi per chi arriva a giocarsi la finale di Roma, infatti, risulta essere tutt’altro che un peso. Oltre al prestigio, c’è sostanza. 
Il Milan per arrivare alla finale di Roma del 21 maggio ha eliminato il Perugia, Crotone, Sampdoria, Carpi ed Alessandria; un cammino sicuramente più agevole di quello della Juventus, che dopo il derby col Torino, ha dovuto affrontare Lazio e Inter. In ogni caso la finale garantisce a chi vi partecipa un assegno, che si aggira attorno ai 2,5 milioni di euro per la squadra vincitrice (1,4 per la finalista), cui bisogna aggiungere la suddivisione in parti esattamente uguali dell’incasso dello stadio Olimpico di Roma, presumibilmente gremito in ogni ordine di posto. Juventus e Lazio nel maggio 2015 hanno messo in cassa altri 1,8 milioni di euro a testa. Già esserci, dunque, vale tra i 3 e i 5 milioni di euro. 
Bisogna poi aggiungere anche un ulteriore fattore: vincere la Coppa Italia dà immediato accesso alla Supercoppa italiana. Se poi la Juventus dovesse vincere il campionato, il Milan sarebbe in ogni caso in finale di Supercoppa (a prescindere dall'esito della finale di Roma), esattamente come accaduto alla Lazio la scorsa stagione. Il che significa un altro bonus derivante dalla suddivisione della cifra messa a disposizione dal Paese che ospita la partita. A Shanghai nell'agosto 2015 ci furono 3 milioni di euro che si sono spartiti  i due club partecipanti, più 300 mila euro che vanno alla Lega Calcio. Facendo un rapido calcolo, si arriva ai 6 milioni di euro per la squadra vincitrice della Coppa Italia. Non va infine dimenticato che chi solleverà il trofeo, avrà accesso diretto all’Europa League 2016/17. Un ennesimo valore aggiunto che, però, in questo caso sarebbe maggiormente ad appannaggio del Milan.


by Paolo Baratto
Si avvicina l'ottava giornata di ritorno del Campionato di Lega Pro girone A, ecco le designazioni arbitrali del prossimo weekend:
CITTADELLA ALBINOLEFFE S.R.L. Giuseppe Strippoli Bari
CREMONESE S.P.A. REGGIANA 1919 SPA Riccardo Annaloro Collegno
F.C. SUDTIROL S.R.L. CUNEO 1905 SRL S.S.D. Gianni Bichisecchi Livorno
FERALPISALO S.R.L. PRO PIACENZA 1919 S.R.L. Matteo Proietti Terni
MANTOVA FC SRL CALCIO PADOVA S.P.A. Davide Miele Torino
PAVIA S.R.L. GIANA ERMINIO S.R.L. Nicolo' Cipriani Empoli
PORDENONE CALCIO S.R.L. LUMEZZANE S.P.A. Antonio Di Martino Teramo
PRO PATRIA CALCIO BASSANO VIRTUS 55 ST Ivan Robilotta Sala Consilina
RENATE S.R.L. ALESSANDRIA CALCIO 1912 SRL Lorenzo Bertani Pisa
Due giornate a Perini (Albinoleffe )- due giornate; Vinetot (Albinoleffe) - Marconi (Cremonese) una giornata
Una giornata a Perna  (Giana Erminio); Tagliavacche (Lumezzane) - Stefani (Pordenone) - Teso (Renate)

Ammenda: 1000 al Mantova


Alessandria, la corsa è finita. In finale ci va il Milan
by Paolo Baratto
La corsa dell'Alessandria è terminata il primo marzo in quel di San Siro, forse c'era da aspettarselo, al cospetto di una squadra di due categorie  sopra, al cospetto di un top club italiano. Ma va bene cosi, la corsa dell'Alessandria ce la ricorderemo per tanto tanto tempo. Alto Vicentino, Pro Vercelli, Juve Stabia, Palermo, Genoa e Spezia: queste sono le squadre avversarie che hanno avvicinato tanti alessandrini, mai visti prima, all'Alessandria.
La gara di questa sera è stata a senso unico, l'Alessandria può recriminare per l'occasione del 9' del primo tempo quando è mancato il guizzo vincente verso la porta. Poi da li un monologo del Milan che segna tre gol nel giro di venti minuti per poi rallentare nella ripresa con l'Alessandria che ci prova nella ripresa a segnare il gol della bandiera ma non ce la fa e cosi a Roma, a maggio in finale ci sarà il Milan, con la vincente del match Inter-Juventus di domani sera.
Al 6' occasione gol per il Milan: discesa e slalom di Kucka, palla in mezzo per Honda. Al 8'  palla gol per i grigi,in pressing di  Fischnaller su Abbiati che va in difficoltà, palla a Iocolano che temporeggia e serve Marras ma Abbiati salva la porta. Al 14' destro di Menez dal limite dell'area Vannucchi para in due tempi. Al 18' sinistro in corsa di Sabato palla alta.  Al 19' il vantaggio del Milan con un diagonale di Menez. Al  25' il raddoppio del Milan con la rete realizzata da Romagnoli, su calcio d'angolo battuto da Honda. Al 38' il terzo gol del Milan: azione che si sviluppa sul versante di destra del fronte di attacco del Milan: Honda, serve sulla corsa Poli, palla in mezzo per Menez che di piatto sigla la terza rete. Al 41' cross dalla destra di  De Sciglio, palla parata a terra da Vannucchi. 
Al 63' colpo di testa di Fischnaller, palla fuori di poco. Al 69' punizione di Balotelli, palla alta. Al 71' colpo di testa di Marconi su cross di Nicco.  Al 76' Alessandria vicina alla rete con Fischnaller, impatta un servizio di Marras dalla destra e conclude debolmente, sulla linea salva Romagnoli. Al 77' sinistro a giro di Marras, palla fuori di poco. Al 79' il quarto gol del Milan realizzato da Romagnoli, con la palla arrivata da calcio d'angolo, che arriva in area di rigore e il tocco del difensore arriva con il gol che viene assegnato grazie al supporto della gol line tecnology.  

MILAN (4-4-2): Abbiati; De Sciglio, Menez, Honda, Romagnoli, Poli, Zapata, Kucka, Bonaventura, Antonelli, Balotelli. A disp: Livieri, Donnarumma, Mauri, Abate, Simic, Alex, Bacca, Boateng, Locatelli, Crociata, Bertolacci, Calabria. All: Mihailovic Sinisa
ALESSANDRIA (4-3-3): Vannucchi, Morero, Sirri, Nicco, Fischnaller, Branca, Sabato, Marras, Celjak, Loviso, Iocolano. A disp: Nordi, Piccone, Terigi, Mezavilla, Bocalon, Marconi, Boniperti, Cittadino, Sosa, Vitofrancesco, Sperotto, Guerriera. All: Gregucci Angelo Adamo
Arbitro: Guida (Torre Annunziata) [Barbirati, Marzaloni] Quarto Uomo: Russo (Nola)

Angoli: Recuperi: Spettatori:


by Paolo Baratto
Ci siamo, domani si conoscerà la prima finalista di Coppa Italia, a San Siro Milan e Alessandria si contendono il pass per la finale di maggio a Roma. 
L'Alessandria non arriva certo nel suo momento migliore: subisce gol, ha vinto solo due gare nel corso di questo 2016 e dovrà segnare due gol per poter cercare di uscire vittoriosa dal Meazza. 
L'allenamento di rifinitura, svolto al centro sportivo "Centro Grigio", permetterà al mister Gregucci di sciogliere gli ultimi dubbi di formazione.
In porta Vannucchi; in difesa probabile l'utilizzo di Sirri, squalificato nella precedente gara di Campionato con capitan Morero al suo fianco; sugli esterni Sabato e Celjak.
A centrocampo Loviso con Branca, Mezavilla, Nicco e Vitofrancesco che si contendono due posti da titolare. 
In attacco ha sempre giocato titolare Marconi in Coppa Italia, probabile il suo utilizzo dal primo minuto. Gli esterni di attacco saranno Marras e Fischnaller con Iocolano in panchina. 
"La speranza, la professionalità, l'ambizione, l'opportunità di passare alla storia di questo sport. Difficoltà enormi, ogni partita ha una storia a sè. Il nostro obiettivo è la coretta rappresentanza sul campo, noi rappresentiamo una città una maglia, un post identitario, il comportamento deve essere corretto; dovremmo cercare di guardare nell'ottica dei 180 minuti e cercare di restare in partita. Nonè il singolo, è lo spirito, è l'intraprendenza", questo è un estratto delle dichiarazioni del tecnico di San Giorgio Ionico.

E' lunga la lista dei giocatori diffidati: Morero, Sabato, Sosa, Marras, Nicco, Manfrin, Fischnaller e Sirri sono a rischio squalifica in caso di ulteriore cartellino.


Ad Alessandria passa il Bassano: è 1-2
by Paolo Baratto
Anche oggi a uscire vittorioso dal Moccagatta non sono i grigi ma il Bassano, gli ospiti. In una delle più belle gare disputate al Moccagatta negli ultimi tempi. L'Alessandria fisicamente è apparsa in crescita sul piano fisico, sul piano della corsa ma ha il demerito di non concretizzare la mola di gioco che crea. I grigi stanno cadendo malamente in classifica non soltanto nell'ottica del primo posto ma a nche nella corsa ai playoff. La sconfitta di oggi fa male perché ottenuta contro una diretta concorrente nella corsa ai playoff, perché l'Alessandria in campo c'è stata ma soltanto un colpo di testa di Mezavilla, nell'occasione della rete, non basta a fare punti. Il doppio turno casalingo porta un bilancio è di un punto, troppo poco per chi vuole ambire a palcoscenici più ambiti. 
Ora martedi a Sana Siro contro il Milan nella semifinale di ritorno di Coppa Italia, ma sinceramente si sperava di andare con uno spirito e una classifica diversi. 
Alessandria in solita divisa casalinga maglia grigia e pantaloncini neri. Bassano in divisa, a strisce verticali, gialle e rosse, pantaloncini bianchi. 
Angelo Gregucci sorprende con delle scelte inaspettate alla vigilia: fuori Sabato e Celajk, giocano Sperotto e Guerriera. Al centro ci sono Sosa e Terigi. In mediana panchina per Branca, giocano Mezavilla, Nicco e Vitofrancesco. In attacco panchina per Fischnaller, titolari Bocalon, Iocolano e Marras. 
Al 4' sinistro a giro di Marras, dal limite dell'area, palla a lato di poco. Al 7' il  vantaggio del Bassano con Stevanin fortunato a girare in rete una palla sporca  di sinistro su calcio d'angolo di Candido. Al 11' il pareggio dell'Alessandria con un perentorio colpo di testa di Mezavilla, su angolo battuto da Vitofrancesco. Al 21' colpo di testa di Bolcaon, dall'interno dell'area di rigore, palla parata da Rossi. Al 23' sinistro rasoterra di Nicco, dal limite dell'area, blocca a terra Rossi. Al 26' il tiro di Proietti, effettuato dall'interno dell'area di rigore è alzato oltre la traversa da Vannucchi. Al 31' il tiro di Barison, dall'interno dell'area di rigore, dopo una respinta di testa, finisce alto. Al 36' azione di Marras che dalla fascia destra, crossa rasterra in area, palla per Iocolano che controlla e tira ma la Rossi. Azione di contropiede dell'Alessandria, Iocolano serve Vitofrancesco che scappa in velocità assist per Nicco, con la difesa ospite sbilanciata, sinistro, dall'interno dell'area di rigore, parata di Rossi, palla in angolo. Al 41' Marras, dalla fascia destra rientra sull'interno e di sinistro calcia ma Rossi devia lateralmente.  
Al 48' tiro di Falzerano dal limite dell'area parata di Vannucchi. Al 52' destri di Momentè dal limite dell'area palla fuori. Al 68' colpo di testa di Iocolano, parata a terra di Rossi. All'82' il vantaggio del Bassano con il gol di Candido che sfrutta un errore in disimpegno della retroguardia alessandrina. Al 90' tiro di Nicco dal limite dell'area palla alta. Al 92' la girata di Bocalon, su angolo di Sperotto, è parata facilmente da Rossi.

ALESSANDRIA: Vannucchi, Guerriera, Sperotto, Mezavilla [86. Marconi], Terigi, Sosa, Marras, Nicco, Bocalon, Vitofrancesco [75. Branca],  Iocolano [70. Fischnaller]. A disp: Nordi; Celjak, Morero, Sabato, Cittadino, Loviso,  Boniperti. All: Gregucci Angelo Adamo
BASSANO: Rossi; D'Ambrosio, Stevanin, Cenetti, Bozzitto, Barison [46. Martinelli], Falzerano, Proietti, Momentè [79. Pietribiasi], Misuraca, Candido [84. Davi]. A disp: Costa, Toninelli, Soprano, Semenzato, Laurenti, Gargiulo, Voltan, Piscitella,  Fabbrio. All: Sottili Stefano 
Arbitro: Vallante (Nocera Inferiore) [Lanotte, Mazzei]
Ammoniti: 55. Cenetti [B]; 60. Proietti [B]; 83. Candido [B]; 93. Martinelli [B]
Angoli: 4-6 Recuperi: 0 + 5 Spettatori: paganti 774 + abbonati 1169



by Paolo Baratto
Le eliminazioni di Fiorentina e Napoli, sommate al possibile ko  della Roma in Champions League, pesano tantissimo nel computo generale del ranking Uefa che tra due anni avrebbe potuto restituire alla Serie A la quarta squadra nella massima competizione europea per club. 
Dimenticata la passata stagione, quando in un colpo solo la Serie A – grazie anche alla contemporanea caduta delle inglesi – riuscì ad avvicinarsi minacciosa alla Premier League per il sorpasso. Sorpasso che si sarebbe verificato quest’anno  restituendo tra due anni (stagione 2017/18) una nostra quarta squadra in Champions League. Con Spagna e Germania inavvicinabili, Inghilterra e Italia si contendono il terzo posto nel ranking Uefa, quello appunto che permette di portare una squadra in più nella massima competizione europea per club. L’anno scorso, l’Italia diede quasi 6 punti di distacco alle inglesi.
Fiorentina eliminata: il Tottenham ha la sua vendetta. Dopo le eliminazioni dall’Europa League di Fiorentina e Napoli, e con quella più che probabile della Roma in Champions, la corsa ora si fa durissima. Attualmente (al 26 febbraio 2016) Serie A e Premier sono praticamente appaiate (11.875 loro, 11.333 noi), mentre nel computo totale comprensivo ancora della stagione 2011/12 inseguiamo di circa 3 punti (73.909 a 70.272). Il problema è che ora l’Italia si ritrova con la sola Lazio agli ottavi di Europa League (gli inglesi invece potranno contare su tre corazzate come Liverpool, United e soprattutto Tottenham), mentre in Champions la Roma è toriasa forte rischio eliminazione e alla Juve servirà una vittoria per eliminare il Bayern all'Allianz Arena. Di contro, le inglesi hanno un Arsenal spacciato, il City praticamente già ai quarti e il Chelsea in bilico col PSG. La differenza, quindi, potrebbe farla (come quasi sempre è accaduto negli ultimi anni, soprattutto a Spagna e particolar modo Germania) l’Europa League.
Attualmente il ranking dice:  Italia quarta staccata di circa 3 punti e mezzo. Un peccato mortale e tipicamente italiano quello di snobbare l'Europa League, perché le italiane non hanno ancora capito e forse non lo capiranno mai, che per tornare a quattro squadre in Champions servono prima delle ottime stagioni in Europa League. La strada, insomma, sembra essere ancora lunga. E l’Inghilterra rischia di scappare via. La “minore” delle due competizioni europee, infatti, oltre a garantire una trentina di milioni di euro e l’accesso diretto all’edizione successiva della Champions, è l'ideale per vincere lo sprint con le squadre inglesi.

Attualmente l'Italia sarebbe davanti alle inglesi. Così se avevamo la possibilità di riabbracciare quattro squadre in Champions League tra due stagioni (2017/18), ora il rischio concreto è quello di dover aspettare almeno un’altra di stagione. Nel frattempo non ci resta che tifare Lazio, Juventus e anche Roma (magari vincente a Madrid, anche se eliminata) e contemporaneamente gufare le formazioni inglesi. Con la promessa di non snobbare mai più l’Europa League. Fioretto che purtroppo ripetiamo ogni anno, ma che viene recepito e rispettato ancora troppo poco.



Fifa, Gianni Infantino è il nuovo Presidente
by Paolo Baratto
Gianni Infantino è il nuovo presidente della FIFA. 
Dopo una travagliata storia, nei mesi scorsi, che ha portato alle inevitabili dimissioni di Joseph Blatter, a vincere le elezioni è stato il candidato che già appariva il successore predestinato visto l'appoggio generale di cui ha goduto dall'inizio. 
Gianni Infantino, svizzero, quarantacinquenne, è l'ex segretario generale della UEFA. L'elezione è avvenuta alla seconda tornata di voti: per la prima era stata necessaria la maggioranza assoluta, che non è stata raggiunta. Alla seconda, ha superato la concorrenza dello lo sceicco Salman Al Khalifa per 115 voti contro 88, raggiungendo quindi la maggioranza semplice necessaria per la nomina. Più staccato il principe giordano :, con 4 voti. Nella seconda votazione nessuna preferenza per il francese Jerome Champagne.
Nato a Brig, in Svizzera, il 23 marzo 1970, Gianni Infantino, nuovo presidente della Fifa, è laureato in giurisprudenza presso l'Università di Friburgo. Parla italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo. Prima di entrare nell'Uefa, ha lavorato come consulente calcistico in Spagna, Italia e Svizzera, poi come segretario generale del Centro internazionale per gli studi sportvi (CIES) presso l'Università di Neuchatel. E' entrato a far parte della Uefa nel 2000. Nel 2004, è stato nominato direttore degli affari legali e Club Licensing Division della Uefa. Uno dei suoi compiti era quello di promuovere contatti stretti con l'Unione europea, il Consiglio d'Europa e altre autorità governative. Infantino è diventato segretario generale della Uefa nell'ottobre 2009 ed è stato il braccio destro del presidente Michel Platini, che è stato squalificato a dicembre  per otto anni dal comitato etico della Fifa. 
Il suo compito principale sarà quello di attuare la politica del Fair Play finanziario, una regola che impone il pareggio di bilancio ai club per poter partecipare alle Coppe. Una politica che, secondo la Uefa, ha avuto successo nel limitare le perdite dei club anche se per i critici questa impedisce la crescita di piccoli club e finisce per cementare uno status  in cui sempre le stesse squadre dominano i campionati nazionali, Champions League ed Europa League. 
Gianni Infantino ha supervisionato l' aumento da 16 a 24 squadre ai Campionati Europei, a partire da Euro 2016 in Francia. Infantino è il primo alto dirigente della Uefa a diventare presidente della Fifa da quando la confederazione europea è stata creata nel 1954. Fra i punti chiave del suo programma elettorale c'è stata la controversa proposta di aumentare il numero di squadre partecipanti alla fase finale della Coppa del Mondo dalle attuali 32 a 40. Infantino si è detto pronto a favorire l'idea di organizzare i Mondiali in due o più paesi dello stesso continente. Fra le altre proposte anche quella di distribuire 5 milioni di dollari ogni quattro anni a ciascuna delle 209 federazioni della Fifa per lo sviluppo del calcio e ulteriori 40 milioni per ciascuna delle confederazioni continentali.




by Paolo Baratto
Alessandria: Vigilia del match casalingo contro il Bassano per l'Alessandria che si appresta a ricevere la squadra di Stefano Sottili che ha gli stessi punti in classifica dell'undici di Gregucci; la gara è valida per la ventiquattresima giornata del girone A di Lega Pro. Il primo posto sembra compromesso; ora l'attenzione deve essere focalizzata sul miglior piazzamento finale possibile: il secondo posto che dista soltanto tre punti, con il Pordenone che farà visita ai grigi al Moccagatta, nel turno pre pasquale. Ma urge cambiare marcia in termini di risultati prima e poi di gioco: i grigi hanno ottenuto solamente due vittorie nel 2016 sconfiggendo Cuneo e Albinoleffe.
"Io penso che tutti e due le squadre vogliono vincere; il Bassano è una buona squadra; noi proveremo a fare una buona partita e a vincere. Io penso che il modulo non conti: conta l'interpretazione del modulo, conta l'intensità che viene messa sul campo. Abbiamo fatto molte partite in più degli altri. Qualche variazione c'è stata sempre. Io ogni settimana vedo, guardo, valuto. Vale l'atteggiamento dei ragazzi. Lo spirito di squadra in Lega Pro fa la differenza.Dobbiamo badare a noi stessi, non guardando in casa degli altri ma in casa nostra. Si guarda step by step. Io cerco sempre la migliore rappresentazione dell'Alessandria Calcio step by step": questo un estratto delle dichiarazioni di Angelo Gregucci. 
Parlando dei singoli giocatori Vannucchi è recuperato dopo il virus influenzale dei giorni scorsi; Iocolano è da valutare dopo la botta subita al ginocchio nel match di sabato scorso contro la Pro Piacenza. Ancora ai box Manfrin e Iunco. In difesa è squalificato Sirri, in tre si giocano due maglie: Sosa, Morero e Terigi con Sabato e Celjak sugli esterni. A centrocampo Branca, Nicco e Vitofrancesco o Mezavilla; ancora panchina per Loviso. In attacco Bocalon, Fischnaller e se non ce la facesse Iocolano Marras. Quasi tutti gli attaccanti sono in diffida: Marconi, Bocalon, Fischnaller e Iocolano più Morero.



Oggi 26 febbraio, il mondo del calcio cambierà: si decide, infatti, il nome del nuovo Presidente della Fifa,  ovvero di colui che sosttuirà Josep Blatter, al vertice del calcio mondiale. 
Dopo quasi vent'anni, l'era Blatter finirà, forse non nel modo in cui tutti si aspettavano: squalifica di 8 anni, poi ridotta a 6; lo scorso maggio il colonello svizzero era riuscito a strappare il suo quinto mandato consecutivo, salvo poi dover rassegnare le dimissioni a causa dell'indagine condotta dall'Fbi, la quale comportò l'arresto di diversi pezzi eccellenti della Fifa a ridosso del voto. Domani quindi si conoscerà il nome del nono Presidente in 112 anni di storia della Fifa. 
Saranno chiamate a esprimere il proprio voto tutte le Federazioni tranne due: Kuwait e Indonesia, perché sospese, quindi voteranno, con scrutinio segreto, in 207 al posto di 209. Per essere eletti al primo turno, è richiesta la maggioranza di 2/3 dei voti, mentre al secondo turno servirà il 50% più uno con la particolarità che verranno eliminati i candidati con meno preferenze ricevute. I voti sono cosi distribuiti: 54 per l'Africa, 53 per l'Europa, 46 per l'Asia, 35 per l'America Centro-Nord, 11 per l'Oceania e 10 per il Sudamerica. Cinque i candidati: lo sceicco Salman del Bahrain, attuale presidente della Confederazione asiatica; Gianni Infantino, segretario generale della Uefa; il principe Ali' di Giordania, già battuto da Blatter nelle elezioni di maggio; l'ex vicesegretario generale della Fifa Jerome Champagne; e Tokyo Sexwale, imprenditore e politico sudafricano ed ex attivista contro l'apartheid.
Il ruolo di favoriti lo assumono di diritto Salman e Infantino che si sfideranno fino all'ultimo voto per conquistare la poltrona più importante del calcio mondiale. 



by Paolo Baratto
L'Alessandria non è andata oltre il pareggio casalingo contro la Pro Piacenza, e ora è veramente dura per il primo posto, anche se il Cittadella deve ancora giocare. Oggi al Moccagatta è andata in scena una brutta sfida, una sfida nella quale i centrocampi hanno spesso avuto la meglio sulle retroguardie e sulle offensive impegnate in campo. Gregucci sceglie Vitofrancesco come capitano, in panchina va Mezavilla, con Sirri al fianco di Sosa, in difesa. L'Alessandria sembra spenta, per lunghi tratti i giocatori sono fuori dal gioco, non si vincono rimpalli, non si riesce a tenere la palla; la squadra di Gregucci ha il merito, grazie ad una bella azione, di passare in vantaggio con Vitofrancesco. Nel secondo tempo la gara cambia: al 50' è Sirri a farsi espellere, causa fallo da ultimo uomo, nell'occasione l'arbitro ferma l'azione nella quale la Pro Piacenza segna. Da li in poi è un agonia, l'Alessandria cambia pelle e modulo per le sostituzioni forzate, per i cambi del mister. La Pro Piacenza ci crede i grigi non riescono più a superare la metà campo e si trovano nel momento peggiore della gara; il pareggio di Barba è giusto. Nel finale è Nicco a mangiarsi la palla gol della vittoria. Ora i punti raccolti, nel girone di ritorno, sono 7 su 18 disponibili.
Il doppio turno casalingo è iniziato male. 
Alessandria in consueta divisa grigia con calzoncini neri; Pro Piacenza in maglia gialla, pantaloncini e calzini blu.
Al 6' su punizione di Vitofrancesco, colpo di testa di Bocalon e palla alta. Al 21' punizione di Rantier, parata a terra di Vannucchi. Al 22' calcio di punizione di Calandra, palla fuori. Al 24' tiro dal limite dell'area di Aspas, palla oltre la traversa. Al 30' il vantaggio dell'Alessandria, ripartenza veloce degli uomini di Gregucci: Fischnaller crossa dalla destra per Bocalon che manca l'intervento, palla che giunge a Nicco e assist rasoterra a Vitofrancesco che, dall'interno dell'area di rigore, si porta avanti la palla e calcia rasoterra nell'angolino alla destra di Fumagali che nulla può. Al 33' destro a giro di Iocolano, dall'interno dell'area di rigore, parata di Fumagalli che devia in angolo. Al 35' Rufini mette in mezzo per Celajk e destro al volo di destro di Barba, palla a lato di poco. Al 37' Fischnaller, sfrutta un errore di un difensore avversario, sul rinvio, conclude di sinistro ma palla va alta sopra la traversa. Al 38' punizione di Rantier, respinta di pugno di Vannucchi.
Al 49' espulsione per Sirri, reo di aver steso, da ultimo uomo, Rantier lanciato a rete. Al 59' destro di Carrus, dal limite dell'area, palla fuori. Al 61' il tiro di Barba, respinta di Vannucchi. Destro di Schiavini al 71' palla parata a terra da Vannucchi. Al 73' episodio dubbio in area di rigore con Sabato che controlla in area di rigore una palla dubbia che arriva dal versante di destra. Al 75 il pareggio della Pro Piacenza con Barba che sfrutta una palla vagante in area di rigore, dopo la punizione di Rantier.  Al 91' occasione gol per l'Alessandria: Marconi fa la sponda di testa per Nicco che conclude, solo in area di rigore, addosso a Fumagalli. 
ALESSANDRIA-PRO PIACENZA 1-1
ALESSANDRIA: Vannucchi; Celjak, Sabato, Vitofrancesco, Sirri [53. Terigi], Sosa, Fischnaller [66. Marconi ], Nicco, Bocalon, Branca, Iocolano [56. Marras].  Nordi, Morero, Sperotto,  Guerriera, Loviso, Mezavilla, Boniperti.
PRO PIACENZA: Fumagalli; Calandra, Ruffini [84. Cardin], Gomis [16. Schiavini], Piana, Bini, Rantier, Carrus, Orlando [62. Speziale], Apas, Barba. A disp: Bertozzi, Sall,  Maietti, Martinez, Cassani, Annarumma, Bignotti, Alessandro. All: William Viali
Arbitro: Panarese (Lecce) [Zanetti-Nocenti]
Espulsi: 50. Sirri [A]
Ammoniti: 37. Sabato [A]; 39. Schiavini [P]; 45. Nicco [A]; 69. Aspas [P]; 90. Calandra [P]

Angoli: 3-2 Recuperi: 1 + 4 Spettatori: paganti 1409, abbonati 1169



by Paolo Baratto
Giornata di vigilia al centro sportivo Michelin di Spinetta Marengo, domani alle 17.30 l'Alessandria sarà impegnata nel match casalingo contro la Por Piacenza, gara valida per la sesta giornata di ritorno del campionato di Lega Pro.
La formazione allenata da William Viali arriva in Piemonte con 24 punti in classifica al tredicesimo posto della graduatoria.  La squadra di Gregucci non deve sottovalutare l'avversario che arriverà al Moccagatta con l'intento di difendersi  e cercare di sfruttare gli spazi in contropiede; la squadra deve ripartire dal secondo tempo, dai venti minuti decisivi, del match di domenica scorsa a Bergamo contro l'Albinoleffe. "Le partite vanno analizzate in tutto l'arco dei novanta minuti; bisogna contestualizzare tutti i novanta minuti. Prepariamo tutte le partite con la stessa intensità e programmazione. Bisogna fare ancora molte gare da affrontare con il piglio giusto; analizzare ogni gara e cercare di contestualizzarla al meglio. Io vorrei sempre giocare ogni tre giorni", questo è un estratto delle dichiarazioni del tecnico di San Giorgio Ionico.
Andando a valutare quella che dovrebbe essere la formazione che scenderà in campo nella giornata di domani rientrano Celajk e Sirri dalla squalifica, sta bene Roberto Sabato che sarà probabilmente nell'undici iniziale; nel centro della difesa Sosa e Terigi appare favorito su Sirri e Morero. A centrocampo confermato il trio Mezavilla, Nicco e Branca. In attacco Bocalon, Iocolano e Fischnaller. Nordi sta recuperando dal suo problema mentre Cittadino non verrà inserito nella lista dei convocati.

I diffidati sono Iocolano, Bocalon, Marconi, Fischnaller e Morero.


by Paolo Baratto
Sono state diramate, nella giornata di oggi le designazioni arbitrali del prossimo turno in Lega Pro:
ALESSANDRIA vs PRO PIACENZA (sab ore 17.30): Riccardo Panarese di Lecce (Zanetti-Nocenti)
BASSANO V. vs GIANA E. (sab ore 15.00): Marco Piccinini di Forli' (Macaddino-Biasini)
CREMONESE vs PORDENONE (sab ore 20.30): Lorenzo Bertani di Pisa (Urselli-Viola)
FERALPISALO’ vs SUDTIROL (lun ore 20.00): Giacomo Camplone di Pescara (D'Alberto-Mangino)
MANTOVA vs CUNEO (dom ore 15.00): Alessandro Pietropaolo di Modena (Evoli-Lenarduzzi)
PADOVA vs CITTADELLA (dom ore 15.00): Marco Mainardi di Bergamo (Cipressa-Di Stefano)
PAVIA vs ALBINOLEFFE (sab ore 17.30): Gianni Bichisecchi di Livorno (Ceravolo-Avalos)
PRO PATRIA vs LUMEZZANE (sab ore 15.00): Fabio Pasciuta di Agrigento (Cecchi-Elkhayr)
RENATE vs REGGIANA (sab ore 15.00): Alessandro Meleleo di Casarano (Cassara'-Magri)


by Paolo Baratto
Importante affermazione dell'Alessandria sul campo dell'Albinoleffe, a Bergamo, nella quinta giornata di ritorno del Campionato di Lega Pro. Il risultato positivo non deve certamente trarre in inganno: nel primo tempo l'Alessandria è brutta, lenta ed impacciata, Gregucci non riesce a recuperare Sabato e schiera Sperotto, Terigi  è preferito a capitan Morero, sulla destra Guerriera; Vitofrancesco titolare con Mezavilla in panchina. Gregucci sceglie Branca in cabina di regia ma i risultati non danno il frutto sperato, spesso il giocatore dimostra una eccessiva lentezza nel fare ripartire l'azione, non riuscendo a offrire palloni giocabili ai propri compagni. Il primo tempo scorre con una traversa dei padroni di casa ad opera di Ferretti; negativa anche la prestazione di Fischnaller che spesso non riesce ad avere la meglio sui suoi marcatori. Nella ripresa la musica cambia dal 57' in avanti quando proprio Fischnaller imbecca Boclaon in area di rigore e l'attaccante è bravo a superare Amadori. Da quel momento in poi la partita è totalmente diversa, Bocalon segna ancora, per lui sono 12 le marcature realizzate; la terza rete porta la firma di Iocolano grazie anche ad una deviazione favorevole.  Al 70' c'è il rigore per l'Albinoleffe con Checcucci che sigla il gol della bandiera per i padroni di casa; è l'ultima occasione della gara degna di cronaca. Gli orobici calano alla distanza senza più riuscire ad impensierire il portiere ospite.
Come nel girone di andata, anche oggi l'Alessandria riesce a sconfiggere l'Albinoleffe, tre punti fondamentali per il prosieguo del campionato, in attesa delle prossime due gare casalinghe. 

Al 29' assist di Bocalon per Iocolano, conclusione di sinistro dell'ex Bassano, palla in angolo. Al 31' sinistro dal limite di Vitofrancesco, rasoterra, palla parata da Amadori. Al 32' conclusione di Ferretti, palla che si stampa sulla traversa a Vannucchi superato. Al 37' punizione di Vitofrancesco, destro in girata di Bocalon, palla a lato. Al 42' tiro di sinistro di Branca, da fuori area, palla alta sopra la traversa. Al 42' destro di Ferretti, da fuori area, palla alta. 
Al 47' pericoloso l'Albinoleffe con un calcio di punizione di Dalla Bona, cross in mezzo, la palla attraversa tutta l'area di rigore e Vinetot conclude ma Guerriera riesce a deviare in angolo. Al 50' annullata la rete all'Albinoleffe, per fuorigioco. Al 57 vantaggio dell'Alessandria: cross dalla destra di Fischnaller per Bocalon che incrocia la sfera sul palo lungo alla destra di Amadori, portando avanti gli ospiti. Al 60' il raddoppio dell'Alessandria: Bocalon, serve a Vitofrancesco che crossa sulla destra per l'attaccante ex Inter che colpisce di testa spiazzando Amadori. Al 65' la terza rete dell'alessandria: caparbio Nicco che conquista una palla vagante sul versante destro dell'area di casa, palla a Iocolano, tiro deviato e palla in rete con Amadori spiazzato. Al 66' sinistro di Danti dalla distanza  e Vannucchi respinge in angolo. Al 68' tiro di Perini, respinta di Vannucchi in angolo. Al 70' calcio di rigore per l'Albinoleffe: Danti calcia, parata di Vannucchi ma sulla respinta è Checcucci a segnare la rete.  All'84' grande parata di Vannucchi su una palla che giunge in area dopo un calcio di punizione; il portiere ex Juventus è bravo ad allungarsi e a salvare la porta. 
ALBINOLEFFE-ALESSANDRIA 1-3

ALBINOLEFFE (4-3-3): Ama­do­ri; Chec­cuc­ci [79. Mucchetti], Vi­ne­tot, Magli, Fer­ret­ti; Le­gras,  Dalla Bona, Pe­ri­ni [66. Soncin]; Banegas [64. Bentley], Pe­sen­ti, Danti. (S. Cor­ti­no­vis, M. Cor­ti­no­vis, Calì, Stro­na­ti, Ni­chet­ti, Kanis, Ravasio). All. Sesia.
ALES­SAN­DRIA (4-3-3): Van­nuc­chi; Guer­rie­ra, Sosa, Terigi, Spe­rot­to; Nicco, Vitofrancesco [85. Mezavilla], Bran­ca; Fi­sch­nal­ler, Bo­ca­lon [81. Marconi], Io­co­la­no [73. Marras]. (Varesio, Morero, Lo­vi­so, Cittadino, Bo­ni­per­ti.). All. Gre­guc­ci.
AR­BI­TRO: Volpi di Arez­zo (Ru­gi­ni-Gnar­ra)
Ammoniti: 38.Dalla Bona [Alb]; 63. Fischnaller [Ale]; 63. Danti [Ale]; 77. Sperotto [Ale]; 
Angoli: 6-1
Recuperi: 0 + 5



Gregucci alla vigilia dell'Albinoleffe: "Gara impegnativa e molto delicata"
by Paolo Baratto
L'Alessandria si sta preparando per la gara di domani pomeriggio a Bergamo contro l'Albinoleffe, fischio d'inizio alle ore 17.30, gara valida per la quinta giornata di ritorno del Campionato di Lega Pro Girone A. I grigi sosterranno la seduta di rifinitura prima di partire per il capoluogo lombardo. 
Dopo il pareggio interno ottenuto domenica scorsa contro il Lumezzane, è necessario ritrovare la via del successo per non rischiare di perdere ulteriore terreno dal Cittadella e dalle dirette concorrenti impegnate nel cercare un posto per i playoff.
L'Alessandria in questo 2016 ha vinto solamente una gara, 1-0 contro il Cuneo e ha gli stessi punti del girone di andata a parità di gare disputate: quattro punti conquistati in quatto partite giocate
La seduta di rifinitura servirà a sciogliere dubbi su qualche giocatore ancora in forse: Sabato nei giorni scorsi aveva qualche problemino al polpaccio: Nordi non è recuperato mentre Marras è rientrato ieri in gruppo. 
Proviamo ad abbozzare quella che sarà la formazione che scenderà in campo domani pomeriggio a Bergamo: Vannucchi tra i pali; in difesa a destra Guerriera, al centro Sosa e uno tra Morero e Terigi, a sinistra Sperotto se Sabato non ce la facesse. A centrocampo il trio Branca, Nicco e Mezavilla. In attacco Bocalon, Iocolano e Fischnaller. Sono squalificati Celjak e Sirri. Diffidati Bocalon, Iocolano, Marconi e Morero. 

Dopo Bergamo ci saranno due partite casalinghe contro Pro Piacenza  e Bassano, entrambe si giocheranno di sabato alle ore 17.30, con la speranza di vedere più persone, rispetto alla gara contro il Lumezzane perché il campionato è la priorità.    


Cremonese di misura, Alessandria eliminata
by Paolo Baratto
Gli ottavi di finale di Coppa Italia di Lega Pro sorridono alla Cremonese che, con lo stesso punteggio del campionato, 2-1, elimina l'Alessandria e si qualifica per i quarti di finale di Coppa Italia Lega Pro, dove affronterà il Cittadella in  gara unica.
Alessandria che per lunghi tratti della partita gioca meglio ed è messa meglio in campo dei padroni di casa ma ha il demerito di non riuscire a costruire palle gol. La solita disattenzione difensiva è fatale e cosi  Magnaghi, riesce a trovare la via del gol. Morero e compagni non si scompongono e riescono a trovare la via del pareggio con Terigi, abile a sfruttare una palla vagante nel cuore dell'area di rigore. Nella ripresa è buona la prova dei ragazzi di Gregucci, ma un'invenzione di Magnaghi dal limite dell'area fa felice Rossitto.
In termini di risultati continua il periodo negativo dei grigi, che in questo 2016 hanno battuto solo il Cuneo.
Brutta prestazione di Boniperti che sbaglia tanto in situazioni anche semplici; Marconi è un pesce fuori d'acqua e si mangia il gol del vantaggio dopo pochi minuti nella prima frazione, non trovando la porta di testa ma solo l'esterno della rete. Fischnaller corre ma spesso a vuoto.
Ora una competizione è sfumata, ora c'è da cambiare, in maniera repentina marcia, domenica a Bergamo contro l'Albinoleffe, dove mancheranno, per squalifica, Celajk e Sirri. Urge ripartire e subito per cancellare questo periodo negativo fatto di pareggi e sconfitte per non perdere ancora terreno dalle dirette concorrenti per la promozione diretta.
Cremonese in consueta divisa, a strisce verticali, rossi e grigie. Alessandria con maglia grigia e pantaloncini neri. 
Al 6' conclsione di Cittadino, servito da Guerriera, palla alta. Al 13' cross di Vitofrancesco, colpo di testa di Marconi che solo manda la palla sull'esterno della rete. Al 15' sinistro, al volo, di Suciu, su cross di Ciccone, palla alta sopra la traversa. Al 23' destro di Magnaghi, dal limite dell'area, palla a lato di poco. Al 26'il vantaggio della Cremonese: corner di Suciu, palla colpita di testa da Zullo e Magnaghi sotto porta segna il gol del vantaggio. Al 39' destro di Vitofrancesco, in diagonale, colpisce la parte alta della traversa. Al 41' il pareggio dell'Alessandria: palla battuta dalla bandierina da Loviso, che rimane in area di rigore e Terigi è più lesto di tutti a battere a rete.
Al 69' sinistro di Iocolano, palla alta. Al 74' progressione di Sperotto, sinistro dal limite dell'area e Galli devia in angolo. Al 76' destro di Magnaghi, dal lmite dell'area, palla che si infila nell'angolino e supera Vannucchi che si fa sorprendere. All'83 sinistro di Ciccone, palla che è stata deviata sul palo da Vannucchi. All'85' tiro di Vitofrancesco, palla deviata involontariamente da Marconi  che era sulla traiettoria. Infortunio muscolare a Guglielmotti, Cremonese in dieci uomini ma, rientra dopo pochi minuti, Guglielmotti. Al 91' destro di Iocolano, palla alta sopra la traversa.
CREMONESE-ALESSANDRIA 2-1
CREMONESE: Galli, Guglielmotti, Crialese, Rosso, Russo, Zullo [70. Gambaretti], Suciu, Formiconi, Magnaghi, Ciccone [93. Pesce], Ferrara [82. Briganti]. A disp: Aiolfi, Scarsella, Marconi, Barbieri, Brighenti, Bianchi, Pacilli, Sansovini, Bianco. All: Rossitto Fabio
ALESSANDRIA: Vannucchi, Guerriera, Sperotto, Vitofrancesco, Morero, Terigi, Boniperti [78. Bocalon], Cittadino, Marconi, Loviso, Fischnaller [46. Iocolano]. A disp: Varesio, Picone, Sosa, Celjak, Sabato, Mezavilla, Branca, Nicco. All: Gregucci Angelo Adamo
Arbitro: Bichisecchi (Livorno) [Li Volsi-Trovatelli]
Ammoniti: 35. Suciu [C]; 88. Cittadino [A]

Angoli: 4-4 Recuperi: 0 + 4




by Paolo Baratto
Il Cittadella non sbaglia, infila la quarta vittoria consecutiva e si porta a quota 44 punti. Finisce infatti 2-1 il match disputato in casa del Pro Piacenza che è rimasto invischiato nei bassi fondi della Classifica. 
Due gol nel secondo tempo consentono al Padova di piegare la FeralpiSalò (2-0 il finale): seconda vittoria di fila per i patavini, sempre più vicini alla zona playoff, mentre gli ospiti cadono dopo tre successi di fila e scivolano così a meno sette dal Cittadella.
Quinto sigillo di fila per il Pordenone, che passa anche al Città di Meda contro il Renate: i friulani vincono 2-0 ed entrano ufficialmente in lotta per un posto nei playoff.  
Mister Sottili ritrova il sorriso: il suo Bassano Virtus, dopo due pareggi ed una sconfitta, torna ad assaporare la vittoria e rimane dunque agganciato alla zona playoff. Il 2-0 sul Sudtirol vale doppio, perché ottenuto contro una diretta concorrente.
La cura Rossitto funziona: dopo aver piegato l'Alessandria, la Cremonese si impone anche nel derby contro il Mantova (0-2 al Martelli) e, incredibilmente, si porta ad una manciata di lunghezze dai playoff. Per i padroni di casa è invece un momento negativo: nono ko in campionato e squadra in piena zona retrocessione, ora mister Javorcic rischia.
Finisce con un pareggio la sfida fra le ultime due del girone A: Pro Patria-AlbinoLeffe termina con il punteggio di 2-2. Entrambe le formazioni non riescono a prevalere sull'altra: nel caso dei bustocchi, pesantemente penalizzati in settimana per la vicenda Dirty Soccer, è  il capolinea delle ambizioni di salvezza.
E' il solito Ferretti  a decidere la sfida tra Pavia e Cuneo e ad interrompere la striscia di quattro pareggi consecutivi degli azzurri. 
1-1 nel match di Gorgonzola tra la Giana Erminio e la Reggiana: con questo pareggio gli ospiti si sonoi portati a quattro punti dalla zona playoff.

CLASSIFICA:  CITTADELLA44 PORDENONE 37 FERALPISALO' 37 ALESSANDRIA 36 BASSANO V.36 REGGIANA 33 PAVIA 33 SUDTIROL 32 PADOVA 31 CREMONESE 31 GIANA ERMINIO 26CUNEO 24 PRO PIACENZA 23 LUMEZZANE 20 RENATE 19 MANTOVA 18 ALBINOLEFFE 15 PRO PATRIA (-7) 2


Napoli e Juventus ok, stop dell'Inter
by Paolo Baratto
Basta un rigore di Gonzalo Higuain, al suo ventiquattresimo gol stagionale, al Napoli per avere la meglio sul Carpi ma la Juventus non molla e espugna Frosinone, infilando la quattordicesima vittoria di fila in Campionato grazie a Cuadrado e Dybala. Folle pareggio delll'Inter sul campo dell'Hellas Verona: 3-3 il finale, i nerazzurri rischiano di perdere la gara ma riescono a strappare un punto: la difesa punto di forza di inizio anno, ora è un colabrodo, non basta il decimo gol stagionale di Mauro Icardi; il Verona aveva segnato 16 gol in 23 partite.
Ne approfitta la Roma, vittoriosa nel posticipo sera contrro la Sampdoria, portandosi a soli due punti dalla zona Champions, nel finale del match la traversa di Cassani salva la truppa di Spalletti. La risalita del Milan si è fermata nel match casalingo contro l'Udinese che è passata in vantaggio con Armero, poi a rimediare è stato Niang. Sconfitta pesante per il Torino fermato nel match casalingo dal Chievo, da natale i granata hanno battuto solo il Frosinone.
E' terminata 2-2 la gara tra il Sassuolo e il Palermo. Pari anche tra Atalanta ed Empoli. 

CLASSIFICA: Napoli 56 Juventus 54 Fiorentina 46 Inter 45 Roma 44 Milan 40 Sassuolo 34 Empoli 34 Lazio 33 Chievo 30 Bologna 30 Torino 28 Atalanta 28 Udinese 27 Palermo 26 Genoa 25 Sampdoria 24 Carpi 19 Frosinone 19 Verona 15



by Paolo Baratto
Vigilia della gara casalinga contro il Lumezzane per l'Alessandria. Si avvia un periodo nel quale la formazione grigia disputerà tre gare su quattro in casa, si inizia domani contro il Lumezzane, fischio d'inizio alle ore 15.00.
La formazione lombarda occupa i bassifondi della classifica con 19 punti, a pari del Renate, con una lunghezza di vantaggio sul Mantova. La gara di andata segnò il cambio alla guida tecnica del club di Spalto Rovereto con l'esonero di Giuseppe Scienza e l'arrivo di Angelo Gregucci.
La gara sarà sulla falsa riga di quella giocata quindici giorni orsono contro il Cuneo, squadra ospite più attenta a non subire gol che a realizzarlo.
Dopo la sconfitta di Cremona urge ripartire subito e trovare continuità di risultati per evitare di perdere contatto ulteriore dalla vetta.
Per quanto riguarda la formazione si attenderà l'esito della rifinitura per sapere la lista dei giocatori che saranno convocati; nella giornata di ieri erano fermi Vitofrancesco e Marras, le loro condizioni saranno valutate in queste ore: il primo causa febbre il secondo un pò affaticato.
Se venisse convocato Marras, probabile panchina per lui con Bocalon e Iocolano titolare, per la terza maglia in attacco ballottaggio Boniperti-Fischnaller.
La gara sarà diretta da Andrea Morreale della Sezione di Roma 1.



Lo scudetto è affare privato di Juventus e Napoli
by Paolo Baratto
L’ultima giornata di campionato ha ufficializzato che la corsa sarà a due, tra Napoli e Juventus, per la conquista dello Scudetto. A Napoli toccheranno corna e cornetti, ma i veri e unici rivali della Juventus sono loro. E non solo perché in questo momento hanno due punti di vantaggio, ma per l’autorevolezza con cui stanno macinando gioco  risultati. L’ultimo è stato l’Empoli, che è passato in vantaggio, scatenando la reazione di Higuain e compagni: il 5-1 finale.
La coppia Higuain-Insigne è di altissimo livello, non solo per i gol che produce  (per l’argentino siamo ormai a quota 22 in 22 gare) ma soprattutto per l’apprensione che mette nelle difese avversarie. II Napoli di questi tempi è un meccanismo tutto da godere per gli amanti del calcio. Il vero e unico limite di questa squadra è  la scarsa rotazione degli uomini: secondo le regole e la tradizione giocando in pochi si finisce per pagare dazio. Ma le tradizioni e la storia, tutto sommato, sono fatte per essere cambiate o quantomeno aggiornate.
Ne sapremo di più tra meno di un mese, quando ci sarà lo scontro diretto a Torino con la Juventus, giunta alla dodicesima vittoria consecutiva. Prima di allora il Napoli incontrerà Lazio (fuori casa) e Carpi (al San Paolo). La Juventus se la vedrà con Genoa (a Torino) e Frosinone (fuori casa). Al momento è difficile pronosticare un risultato delle due squadre di Serie A.
Allegri ha riportato i bianconeri dove erano attesi a inizio stagione: il recupero degli assenti per infortunio e il ritorno in piena efficienza di Morata e Pogba, stanno dimostrando che l’allenatore non era finito, come a inizio stagione sosteneva anche qualche tifoso bianconero un po’ frettoloso nei giudizi. La Juventus è squadra solida e con un collettivo superiore a quello del Napoli, soprattutto per quanto riguarda la possibilità di effettuare cambi senza perdere troppo dal punto di vista qualitativo. L’incognita, come ho scritto più volte, è quella della Champions il cui cammino potrebbe incidere da un punto di vista mentale inducendo Buffon e compagni a scegliere tra i due obiettivi: e la Champions, per mille motivi, è senza dubbio il più affascinante.
Analizzando ogni singolo reaprto delle due formazioni nella difesa il reparto di Allegri si fa preferire a quello di Sarri: i bianconeri possono contare sul numero uno dei portieri e su un reparto arretrato che ha ritrovato la compatezza di un tempo. A centrocampo nonostante la mediana del Napoli stia giocando su livelli altissimi, il centrocmpo della Juventus è qualitativamente superiore. In attacco basterebbe il nome di Higuain per fare pendere l'ago della bilancia a favore die partenopei ma la Juvetus rusponde con un Dybala che sta crescendo a vista d'occhio, oramai lanciato verso livelli di eccellenza mondiale. 



by Paolo Baratto
Sono state rese note nella giornata odierna le designazioni arbitrali per la quarta giornata di ritorno del Campionato di Lega Pro Girone A: 
ALESSANDRIA vs LUMEZZANE (dom ore 15): Andrea Morreale di Roma 1 (Pizzagalli-Biava)
BASSANO VIRTUS vs SUDTIROL (sab ore 15): Andrea Tardino di Milano (Ruggeri-Montanari)
PADOVA vs FERALPISALO' (dom ore 14): Antonio Giua di Pisa (Diomaiuta-Mariottini)
GIANA ERMINIO vs REGGIANA (dom ore 15): Niccolo' Baroni di Firenze (Benedettino-Donvito)
MANTOVA vs CREMONESE (sab ore 15): Luca Candeo di Este (Marcolin-Polo-grillo)
PAVIA vs CUNEO (sab ore 17.30): Davide Andreini di Forli' (Salvatori-Zambelli)
PRO PATRIA vs ALBINOLEFFE (sab ore 17.30): Andrea Zingarelli di Siena (Colinucci-Spreafico)
PRO PIACENZA vs CITTADELLA (sab ore 17.30): Emanuele Mancini di Fermo (Badoer-Giuliani)

RENATE vs PORDENONE (sab ore 15): Davide Miele di Torino (Margheritino-Fantino)


by Paolo Baratto
Era la gara da non sbagliare, nella quale non bisognava perdere terreno con la vetta della classifica del girone e invece, come spesso accaduto negli ultimi anni, l'Alessandria è uscita battuta dal campo di Cremona più per demeriti propri che per meriti altrui. 
La squadra di Gregucci è uscita  sconfitta anche per meriti del portiere della Cremonese Ravaglia, decisivo, in un paio di interventi, ma preoccupano le amnesie con le quali sono arrivate le due marcature dei grigio-rossi che non vincevano una gara in Campionato dalla sfida di Renate, giocata a novembre. 
Grave l'errore di Sosa che, ha spianato la strada, alla rete decisiva siglata da Maiorino. La squadra ha lottato, fino alla fine, provandoci con i denti, con la grinta, con la rabbia e il cuore ma certi errori difensivi, se si vuole ambire a palcoscenici più importanti devono essere ridotti al minimo. 
Da rivedere Sperotto, un pò timido nelle offenisive sulla sua parte, Celjak in certi versi è sembrato impacciato. Bene i centrocampisti grigi che hanno stazionato per larghi tratti nella metà campo avversaria. 
Ora i punti di distacco dalla vetta sono sei: 41 ne ha il Cittadella e 37 ne ha la Feralpisalò, i grigi ora sono a quota 35 al terzo posto. 
Domenica arriva al Moccagatta il Lumezzane, gara che inizierà alle ore 15,00, servirà da subito cambiare rotta perchè il Cittadella e la Feralpi stanno vincendo dimostrando di essere formazioni molto solide; servirà azzerare gli errori per cercare, da qui a maggio, di fermarsi il meno possibile. 

Squadre in campo nella consueta divisa: Cremonese in maglia grigio-rossa a strisce verticali, Alessandria in divisa grigia.
Al 12' il vantaggio della Cremonese con Sansovini, imbeccato da un lancio orizzontale di Brighenti, Vannucchi tocca la sfera che finisce in rete. Al 15' annullata la rete a Bocalon, per fuorigioco, imbeccato, la punta ex Venezia e Prato, da un cross di Marras. Al 25' il pareggio dell'Alessandria: cross dalla sinistra di Iocolano, salta Bocalon, la palla respinta, giunge a Nicco che di sinistro infila la sfera nell'angolino basso, di sinistro, alla sinistra di Ravaglia. Al 41' palla gol per l'Alessandria: cross di Iocolano da sinistra, Marras spizza la palla che giunge a Nicco ma il suo sinistro, da ottima posizione, termina alto sopra la traversa. Al  42' cross di Marras che Ravaglia alza sopra la traversa. 

Al 47' diagonale di Iacolano, dal limite dell'area, parata di Ravaglia. Al 48' di nuovo in vantaggio la Cremonese: grave errore di Sosa che nel tentativo di servire Vannucchi con un retropassaggio di testa, serve Maiorino che gli sbuca alle spalle e fredda Vannucchi con un piatto di destro. Al 65' diagonale di Brighenti, parata a terra di Vannucchi. Al 73' Sansovini riceve una palla in piena area di rigore ma non è riuscito a essere determinato al momento del tiro. All'80' occasione gol per Bocalon, abile a sfruttare un passaggio rasoterra di Celjak, ma Ravaglia  è attento a respingere il tiro. All'89' tiro cross di Branca, da sinistra e Ravaglia, alza la palla oltre la traversa. Al 91' ancora Ravaglia ci deve mettere una pezza su un disimpegno errato della difesa di casa, a dover salvare su FIschnaller. AL 95' annullata una rete a Fischnaller, per fuorigioco.

CREMONESE-ALESSANDRIA 2-1
CREMONESE: Ravaglia ; Gambaretti, Bianco, Rosso, Briganti, Marconi, Pesce, Suciu [76. Bianchi], Brighenti, Sansovini, Maiorino [70. Guglielmotti]. A disp: Galli, Zullo, Crialese, Ciccone, Magnaghi, Russo, Pacilli, Formiconi. All: Rossitto Fabio 
ALESSANDRIA: Vannucchi, Celjak, Sperotto [70. Fischnaller], Mezavilla [60. Marconi], Sirri, Sosa, Marras [79. Sabato], Nicco, Bocalon, Branca, Iocolano. A disp: Nordi, Picone, Morero, Terigi, Loviso, Cittadino, Boniperti, Vitofracesco.
ARBITRO: Pillitteri (Palermo) [Abagnara-Sbrescia]
Ammoniti: 49. Bocalon; 60. Rosso [C]; 66. Branca [A]
Angoli: 1-6 Recuperi: 0 +



by Paolo Baratto
Le porte del calcio mercato alle ore 23 del 1 febbraio, si sono chiuse. Ecco una panoramica di quelli che sono stati gli ultimi colpi effettuati dalle società di Lega Pro, del Girone A.
L'Alessandria ha acquistato, a titolo definitivo, Marco Guerriera, classe 1992, difensore destro, può giocare anche a centrocampo, nella prima parte di stagione, ha disputato 13 partite con la maglia del Cosenza.
Il Padova ha acquistato dal Lumezzane il centrocampista Luca Baldassin, fino a giugno 2016. Sempre la società del tecnico Pillon ha effettuato uno scambio con il Pordenone: in Friuli va il mediano Alban Ramadani, classe 1994, mentre in Veneto si trasferisce l'esterno Francesco Finocchio. In attacco ecco l'arrivo di Claudio Sparacello, classe 1995, dal  Trapani, il giocatore arriva in prestito con diritto di riscatto. Manuel Giandonato, classe 1991, passa a titolo temporaneo alla Virtus Lanciano. 
Il Bassano ha tesserato la punta esterna Gianluca Laurenti, classe 1990, in questa prima parte di stagione all'AltoVicentino.  Dal Genoa è approdato, a titolo temporaneo,il difensore Marco Soprano, al Cosenza nella prima parte di stagione.
Massimiliano Pesenti è tornato all'Albinoleffe, la punta, classe 1987, è stato nella prima parte di stagione, alla Reggiana. e va in Lombardia a titolo definitivo. 
La Feralpisalò ha tesserato Edoardo Ceria, classe 1995, il giocatore arriva in prestito dall'Atalanta fino al 30 giugno 2016. 
Il Pavia ha preso il centrocampista ceco Jiri Kladrubsky, classe 1985 e cede al Como il centrocampista Giovanni La Camera. il centrocampista, classe 1994, Mattia Buongiorno, passa in prestito dal Pavia al Renate. 
Il Mantova ha tesserato il difensore Salvatore Masiello, centrale classe 1982, era svincolato. 
Scambio tra Cuneo e Albinoleffe: in Piemonte sbarca Giuseppe D'Iglio, centrocampista torinese, classe 1992. Al contempo in Lombardia approda Pablo Ezequiel Banegas, a titolo definitivo,
Gianluca Zucchini, classe 1995, del Modena, passa in prestito alla Reggiana fino al termine della stagione. Dal Matera alla Reggiana Antonio Letizia. 
La Cremonese acquista dal Catania il centrocampista fabio Scarsella, autore nella scorsa stagione di 10 gol con la maglia della Vigor Lamezia e di 17 presenze  e 3 reti in questa stagione con il Catania. Rescinde il suo contratto con la Cremonese Dario Campagna. 

Dopo sei mesi alla Pro Vercelli in Serie B l'attaccante Stefano Beltrame, giocherà fino a giugno con la maglia del Pordenone. Arriva anche un portiere: Andrea De Toni, classe 1994, è stato preso dal Pavia, con la formula del prestito. 



by Paolo Baratto
In attesa di Cremonese-Alessandria che chiuderà la giornata di Lega Pro nel posticipo di lunedì sera, si sono disputate le altre sfide in programma.
Il Cittadella si conferma leader, in classifica, rifilando un poker al Renate: vantaggio lampo del Cittadella al primo minuto con Bizzotto, poi all'8' raddoppio di Litteri ma una doppietta di Florian riporta in pari la gara; Lora sigla la rete del tre a due e nel finale di gara, ancora Litteri, fissa il punteggio sul 4-2. 
Vittoria per la Feralpisalò che si porta, momentaneamente, al secondo posto in classifica, grazie al successo, per 2-0, contro il sconfitto di misura il Pro Patria: una rete per tempo siglate da Guerra e Tortori. 
Il Bassano non è andato oltre al pareggio, senza reti, sul campo di Bergamo contro l'Albinoleffe, unico 0-0 della giornata. Il Pordenone centra la quarta vittoria consecutiva sconfiggendo, di misura, il Mantova: il gol della vittoria è di Strizzolo al 12'. 
Pareggio nel big match di giornata tra il Sudtirol e il Pavia, la gara è terminata per 1-1, gli ospiti sono andati in vantaggio con la rete di Sforzini, pareggio dei ragazzi di Stroppa con Spagnoli, lo stesso Sforzini è stato espulso. 
Poker rifilato dalla Reggiana alla Pro Piacenza, Siega al 34' sblocca la sfida., nella ripresa  Nolè e la doppietta di Arma, hanno fissato il risultato sul 4-0.  Vittoria del Padova sul campo del Lumezzane: le reti della squadra di Pillon hanno portato la firma di Neto Pereira e Altinier.
E' terminata 2-2 Cuneo-Giana Erminio, la squadra di Albè si è portata avanti con Perico, poi il pareggio è opera di Chinellato, ancora ospiti avanti con Cogliati e pareggio finale di Chinellato.


CLASSIFICA: Cittadella 41; Feralpisalò 37; Alessandria 35; Pordenone 34; Bassano 33: Sudtirol, Reggiana 32; Pavia 30; Padova 28; Cremonese, Giana Erminio 25; Cuneo 24; Pro Piacenza 23; Lumezzane, Renate 19; Mantova 18; Albinoleffe 14; Pro Patria 8



by Paolo Baratto
L'Alessandria si è ritrovata, questa domenica pomeriggio di vigilia, per ultimare i preparativi in vista della gara di campionato a Cremona, contro la Cremonese, valevole per la terza giornata di ritorno del Campionato di Lega Pro.
Il successo del Cittadella in primis, ma anche quello ottenuto dalla Feralpi, costituiscono un motivo in più per il quale Morero e compagni dovranno cercare di portare a casa la posta piena, per non allontanarsi troppo dalla attuale vetta della classifica.
Si entra in febbraio, le settimane e le giornate passano e si comincia ad affrontare un periodo nel quale, perdere punti per strada, può costituire un intoppo difficilmente recuperabile nelle ultime giornate.
La Cremonese ha 25 punti in classifica: è una squadra che ha vinto soltanto 5 sfide; segna pochi gol, 16 all'attivo  ma ne subisce pochi, soltanto 14. E' reduce dal campo in panchina con Fabio Rossitto che ha preso il posto di Fulvio Pea. 
Mister Gregucci scioglierà soltanto al termine della seduta di rifinitura, i dubbi legati alla formazione: in difesa probabile panchina per il capitano Morero, reduce da un problema muscolare, al suo posto ballottaggio Terigi-Sirri, con Sosa. A destra rientra Celjak, dopo lo stop per squalifica in Coppa Italia, a sinistra Sperotto potrebbe far rifiatare Sabato. A centrocampo confermato il trio Mezavilla, Branca e Nicco. In avanti Bocalon dall'inizio, con Marconi in panchina,  e al suo fianco sono in quattro a giocarsi due maglie: Fischnaller, Boniperti, Marras e Iocolano. 

La prossima sfida vedrà i grigi ricevere, al Moccagatta, il Lumezzane, domenica 7 febbraio alle ore 15.00.  


Designazioni arbitrali terza giornata di ritorno
by Paolo Baratto
Ecco le giacchette nere chiamate a dirigere le gare del terzo turno, girone A, del Campionato di Lega Pro:
Albinoleffe-Bassano Prontera (Bassano)
Cittadella-Renate De Remigis (Teramo)
Cremonese-Alessandria Pillietteri (Palermo) 
Cuneo-Giana Erminio Pagliardini (Arezzo)
Sudtirol-Pavia Robilotta (Sala Consilina)
Feralpisalò-Pro Patria Massimi (Termoli)
Lumezzane-Padova Guida (Salerno) 
Pordenone-Mantova De Tullio (Bari)
Reggiana-Pro Piacenza Bichisecchi (Livorno)
Lunedi sera, con fischio d'inizio, alle ore 20.00  i grigi affronteranno la Cremonese, che dopo l'esonero di Fulvio Pea, ha scelto come nuovo tecnico, l'ex Pordenone Fabio Rossitto. Nuovo incarico anche per Luigi Simoni che  è diventato responsabile tecnico della Prima Squadra.  



Balotelli su rigore. Il Milan espugna l'Olimpico
by Paolo baratto
Un rigore di Mario Balotelli decide la semifinale di andata della Coppa Italia, a favore del Milan, che ha espugnato l'Olimpico di Torino al cospetto di un'Alessandria che non ha per nulla sfigurato. I Grigi sono usciti a testa altissima disputando una partita nella quale è stato un rigore a decidere il match.
Alessandria che ha forse il demerito di aver peccato sotto porta, forse è mancata quella cattiveria nelle occasioni create.
Il primo marzo il ritorno, ma da domani la testa è alla Cremonese.
Al 7' colpo di testa di Romagnoli parata centrale di Vannucchi. Al 18' destro di Marconi dal limite dell'area, palla fuori di poco. Al 27' destro di piatto di Balotelli, dall'interno dell'area di rigore, su assist di Antonelli, para a terra Vannucchi. 
Al 34' destro di Poli, dopo palla persa da Sosa, dal limite dell'area, respinta di piede di Vannucchi. Al 39' occasione gol per Balotelli, solo davanti a Vannucchi, alza troppo la sfera che finisce fuori. 
Al 41' il vantaggio del Milan:  fallo in area di rigore di Morero su Antonelli, rigore di Balotelli e vantaggio degli ospiti.
Al 50' palla gol per il Milan, Balotelli serve in mezzo per Honda, conclusione, deviazione provvidenziale di Sabato, di testa che mette la palla in angolo. Al 55' destro di Fischnaller, palla fuori. Al 63' destro di Nicco, rasoterra, palla fuori. Al 69' tiro di Bocalon, dal limite dell'area, palla a lato di poco. Al 72' annullata una rete al Milan, su tiro di Poli, la palla tocca tante gambe, prima di entrare in
porta. All'82 scappa Niang, sul filo del fuorigioco, tiro e palla deviata sul palo da Vannucchi. All'89 tiro di Montolivo, di sinistro, palla parata da Vannucchi,
ALESSANDRIA-MILAN 0-1
ALESSANDRIA: Vannucchi, Morero, Sirri, Marconi [58. Bocalon], Nicco, Fischnaller, Branca, Sabato, Marras [82. Boniperti], Sosa, Loviso [58. Mezavilla]. A disp: Nordi, Picone, Terigi,  Cittadino, Vitofrancesco, Sperotto, Iocolano. All: Gregucci Angelo Adamo
MILAN: Abbiati, De Sciglio, J.Mauri  [62. Montolivo], Luiz Adriano, Honda, Romagnoli, Poli, Zapata, Antonelli, Balotelli [70. Niang], Boateng [83. Kucka]. A disp: Donnarumma, Livieri, Abate, Nocerino, Simic, Kucka, De Jong, Bacca, Bertolacci, Calabria. All: Mihailovic Sinisa
Ammoniti: 41. Morero [A]; 49. Sabato [A]; 85. Sosa [A]
Angoli: 4-3

Recuperi: 0 + 4


by Paolo Baratto
E' Christian Sosa, con un destro al 78' a decidere una molto complicata nella quale il Cuneo è mosso molto bene in campo. Una Alessandria che riesce a capitalizzare al meglio le occasioni avute nel corso del secondo tempo. Una partita nella quale sono i centrocampi ad aver la meglio, a tenere bene il campo.
A sorpresa Gregucci schiera Terigi dal primo minuto, con al fianco Sosa, lasciando Morero in panchina. Dopo 13 minuti è Nicco ad alzare bandiera bianca a causa di un problema fisico che verrà valutato nelle prossime ore, sostituito da Vitofrancesco. In un primo tempo nel quale la staticità delle due squadre la fa da padrone ecco il destro di Sosa a decidere una sfida molto delicata e tre punti importanti per l'Alessandria che ha gli stessi punti del girone d'andata.
Alessandria e Cuneo in consueta divisa: maglia grigia e pantaloncini neri. Cuneo in maglia rossa e pantaloncini bianchi.
Al 13' l'Alessandria perde Nicco per infortunio al suo posto Vitofrancesco. Al 34' cross di Marras, dalla sinistra, respinta di testa e conclusione da fuori area di Mezavilla, palla alta. Al 42' tiro di Branca dal limite dell'area, parata di Tunno. Al 43' cross di Celjak per Fischnaller, che di esterno sinistro manda la palla di poco sopra la traversa. Al 46' tocco sotto di Marras, palla che esce a lato di poco. 
Al 64' punizione di Marconi, palla alta sopra la traversa. AL 68' sinistro di Branca parata di Tunno, in tuffo. Al 65' sugli sviluppi di un angolo, palla a Terigi che, dal limite dell'area, palla di sinistro a lato di poco. Al 72' cross di Sabato per Marconi che gira di esterno ma la palla è facile preda di Tunno. Al 78' il gol dell'Alessandria con la rete di Sosa, che sfrutta un liscio della difesa avversaria, palla che attraversa tutta l'area e Sosa di destro, dall'interno dell'area di rigore, fulmina Tunno. All'89 destro dal limite dell'area di Corradi, palla a lato di poco.
ALESSANDRIA-CUNEO 1-0
ALESSANDRIA: Vannucchi, Celjak, Sabato, Mezavilla, Terigi, Sosa, Marras, Nicco, Bocalon, Branca, Fischnaller. A disp: Nordi, Picone, Sperotto, Morero, Cittadino, Loviso, Vitofrancesco, Boniperti, Marconi. All: Gregucci Angelo Adamo
CUNEO: Tunno, Franchino, Bonomo, Cavalli, Conrotto, Rinaldi, Barale, Gatto, Cristofoli, Corradi, Ruggiero. A disp: Cammarota, Campana, Gorzegno, Beltrame, Ottobre, Banegas, Corsini, Scapinello, Chinellato. All: Iacolino Salvatore
Ammoniti: 46. Conrotto [C]; 49. Corradi [C]; 50. Fischnaller [A]; 69. Franchino [C];
Angoli: 10-3
Recuperi: 2 + 4

Spettatori:1703 paganti, 1151 abbonati



by Paolo Baratto
Giornata di vigilia al centro sportivo Michelin di Spinetta Marengo per l'Alessandria che domani, fischio d'inizio alle ore 15.00, riceverà il Cuneo di Salvatore Iacolino, ex tecnico dei grigi nella trionfale stagione 2007-2008 che culminò con la promozione in Serie C2.
Ma domani il tecnico di Agrigento sarà l'avversario di turno di una Alessandria che vuole e deve riscattarsi dopo il passo falso di Salò contro la Feralpi, passo falso che ha portato la formazione grigia al secondo posto in classifica.L'imperativo è quello di essere concentrati sul campionato e non lasciare punti pesanti per la strada che possono pesare a fine stagione. Al Moccagatta arriva un Cuneo che sta disputando un campionato in zone tranquille, dodicesimo posto in graduatoria con 23 punti. 
Nella gara di domani ci saranno delle variazioni di formazione rispetto alla squadra di Spezia: Vannucchi confermato tra i pali; in difesa, a sinistra rientra Sabato dal primo minuto, in mezzo Morero e Sosa con Celjak sulla destra che salterà, per squalifica, martedi la gara di Coppa Italia, a Torino, contro il Milan. In mediana Nicco e Branca con Mezavilla che è apparso non ancora a posto nella precedente uscita di campionato, Vitofrancesco e Loviso sono pronti a essere  utilizzati. 
In attacco rientra Bocalon dal primo minuto con Marras, Fischnaller e Boniperti a giocarsi due posti su tre disponibili. 

Intanto sono uscite le date della quarta giornata di ritorno di campionato:  Alessandria-Lumezzane, il 7 febbraio alle ore 15.00 mentre la gara degli ottavi di finale di Coppa Italia Lega Pro, gara unica contro la Cremonese allo stadio Zini si giocherà il 10 febbraio. 



by Paolo Baratto
Lunedì 18 gennaio 2016, ore 20.00, stadio "Picco" di La Spezia: quarti di finale di Coppa Italia tra Spezia e Alessandria, diretta tv su RaiSport 1.  Già queste due righe dicono tutto.
Domani sera a La Spezia, ognuna delle due squadre scriverà un pezzo della propria gloriosa storia, comunque vada a finire, comunque sia l'esito del match. 
Sulla panchina dell'Alessandria siede Angelo Gregucci, una persona che ha giocato ad Alessandria, una persona che sa cosa vuole dire affrontare lo Spezia, una persona che sa cosa significa per la tifoseria e per tutta la città intera questa gara, forse meglio di tanti altri. 
"Domani vogliamo rappresentare al meglio la nostra città, i nostri colori"; più volte il  tecnico di San Giorgio Ionico ha ribadito questo concetto, durante la conferenza stampa di vigilia del match; la carovana grigia è pronta a muoversi, in città c'è grande fermento e la sconfitta di venerdì a Salò fa parte del passato, ormai dimenticato.
Venendo alle questioni di campo sicure le assenza di Manfrin e Iunco, oggi sarà valutata la situazione di Vitofrancesco in forte dubbio, tutti gli altri sono abili e arruolati. Sicuramente vedremo un paio di cambi nella formazione alessandrina che ha giocato venerdì contro la Feralpi. Lo Spezia ha ripreso venerdì le gare ufficiali pareggiando nel match casalingo contro contro il Bari nella prima giornata di ritorno del campionato di Serie B.

Per entrambe c'è la suggestione di affrontare il Milan nella semifinale di Coppa Italia, in gara di andata e ritorno, ma quello è un pensiero che verrà da lunedì notte in poi.



Tris Feralpisalò, l'Alessandria non c'è
by Paolo baratto
Il giorno dopo la sconfitta dei grigi in quel di Salò, può e deve essere dimenticata in fretta, il ko è stato giusto e meritato al cospetto di una squadra che, con la vittoria ottenuta ieri, ha dato un segnale forte al girone: la Feralpisalò c'è, gioca bene e gioca a viso aperto con qualsiasi tipo di avversario. 
Ma veniamo alle vicende di casa nostra: era dal 31 ottobre che i grigi non subivano uan sconfitta; nelle ultime tre sfide la squadra ha incassato 5 reti, esattamente come quelle subite dalla Feralpisalò nelle due gare di Campionato; come dodici mesi fa, le gambe dei giocatori grigi sono apparse lente, imballate e pesanti. I carichi di lavoro post Natale, si stanno facendo sentire, anche se questo è un segnale parziale di un momento di appannamento, Ieri si sono visti degli errori che giocatori di una determinata esperienza non devono sicuramente commettere. 
Certamente le prestazioni di dicembre avevano dato una spinta morale e di fiducia a tutto l'ambiente incredibile, ma non può una sconfitta far crollare un castello bellissimo, un castello che non vuole e non deve perdere dei pezzi, un castello che rimane un privilegio di tutta una città intera. 

La sconfitta deve essere smaltita in fretta, lunedì l'appuntamento è quello per cui ci vuole lo smoking: i quarti di finale di Coppa Italia a la Spezia contro la formazione di Di Carlo, perché questa sfida deve essere un premio al lavoro della società con Luca Di Masi e di tutti i suoi collaboratori. L'Appuntamento è con la storia, per scrivere ancora un pezzo della storia grigia: una storia che è unica e meravigliosa. 



by Paolo baratto
Come ogni martedì, sono state diramate le designazioni arbitrali per la prima giornata del girone di ritorno :
PADOVA vs REGGIANA (dom ore 15): Pierantonio Perotti di Legnano (Oliviero-Parrella)
CREMONESE vs BASSANO VIRTUS (dom ore 17.30): Antonio Di Martinodi Teramo (Grieco-Pizzagalli)
CUNEO vs CITTADELLA (dom ore 14): Vito Mastrodonato di Molfetta (Rossi-Imperiale)
SUDTIROL vs ALBINOLEFFE (dom ore 15): Federico Sassoli di Arezzo (Ragnacci-Mariottini)
FERALPISALO' vs ALESSANDRIA (ven ore 20): Alessandro Prontera di Bologna (Grossi-Argentieri)
LUMEZZANE vs GIANA ERMINIO (sab ore 14.30): Alessandro Pietropaolo di Modena (Macaddino-Colinucci)
PORDENONE vs PRO PIACENZA (sab ore 15): Silvia Tea Spinelli di Terni (Salvatori-Jouness)
PRO PATRIA vs PAVIA (dom ore 14): Riccardo Panarese di Lecce (Perrotti-Fantino)
RENATE vs MANTOVA (sab ore 15): Giampaolo Mantelli di Brescia (Pappalardo-Zambelli)
Il giudice sportivo ha, altre si. squalificato i seguenti giocatori:
TUNNO GIOVANNI (CUNEO 1905 S.R.L.), due giornate di squalifica, per comportamento offensivo verso un assistente arbitrale durante la gara (espulso, r.A.A., allenatore in seconda).
TAINO MARCO (AURORA PRO PATRIA 1919SRL), due giornate di squalifica,  per atto di violenza verso un avversario con il pallone non a distanza di gioco.
SALVI ALESSANDRO (CITTADELLA S.R.L.), una giornata di squalifica, per aver commesso fallo su un avversario lanciato a rete, senza ostacolo.
CHIMENTI MARCO RENATE, un turno di stop 



by Paolo Baratto
Il Bassano, complice il pareggio dell'Alessandria e la sconfitta del Cittadella per mano del Sudtirol, ha ridotto il distacco a solo una lunghezza, dopo  la vittoria per 1-0 contro la Reggiana, tra le mura amiche. Il Pavia e la Ferlapisalò si sono divise la posta in palio, pareggiando nel giorno del debutto in panchina del neo tecnico Brini. Il Pordenone ha raggiunto proprio la Reggiana, battendo, in quel di Gorgonzola, la Giana Erminio. 
Pareggio, a reti bianche, tra Cuneo e Cremonese che restano appaiate in classifica, assieme al Padova. In coda la Pro Piacenza si è allontanata dalla zona play out battendo per 1-0 il Lumezzane. Il Renate ha battuto, di misura, la Pro Patria, in un match molto importante in chiave retrocessione, staccando i bustocchi. 
Finisce senza reti il posticipo della 17^giornata tra Albinoleffe e Mantova. Una gara a tratti grintosa, soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa è subentrata per entrambi la paura di perdere e cosi si è arrivati al novantesimo senza grossi sussulti. 
Sarà interessante capire se le società si muoveranno nel mercato di gennaio, in un girone dove si passa dal primo posto alla zona a rischio play out nel giro di dieci punti. Per molte squadre il mercato sarà determinante e, per certi versi, necessario, per cercare di spostare gli equilibri che si evidenziano anche per i dati dei gol fatti e subiti, oltre che per le squadre che lottano per non retrocedere. La lotta è molto serrata, nessuno scappa, nessuno va in fuga. Ogni gara, da qui in avanti, rappresenta un banco di prova per tutti, per le ambizioni e i desideri delle società.




by Paolo baratto
Leo Messi, come da pronostico, si è aggiudicato il quinto Pallone d'Oro della sua incredibile carriera: con lui, sul podio, Cristiano Ronaldo e Neymr. Per Messi, quinto titolo  della sua carriera straordinaria. Queste sono state le percentuali di voto: Messi 41.33%; Ronaldo 27.,76% e Neymar 7.86%.
Per Messi si tratta della sua quinta affermazione negli ultimi sette anni, record di tutti i tempi. 
La stagione del numero dieci del Barcellona è stata qualcosa di straordinario, difficilmente ripetibile: leader indiscusso del Barcellona che ha vinto, quasi, tutto, conquistando cinque titoli. Messi è stato il miglior giocatore, miglior cannoniere con 52 reti all'attivo e miglior assist man con 26 passaggi. E' andato in gol in tutte le competizioni che il Barcellona ha disputato nel 2015: Champions League, Coppa Del Re, Supercoppa di Spagna, Supercoppa Europea e Mondiale per Club. 
Nulla da fare per Cristiano Ronaldo che ha visto scappare Messi nella personalissima battaglia:  tra i due Messi guida con 5 vittorie mentre il portoghese ne ha raggiunte tre; Neymar è andato, per la prima volta, sul podio. 
A Mesi manca la ciliegina sulla torta, ovvero il Campionato del Mondo di calcio con la sua Argentina, gli anni passano e le opportunità diventano sempre di meno, calcolando che, quando ci sarà il Mondiale in Russia, nel 2018, l'attaccante avrà 31 anni. Siamo certi che Messi baratterebbe volentieri un Pallone d'Oro per conquistare il Mondiale con l'Argentina. 




by Paolo Baratto
La prima partita del 2016 dell'Alessandria Calcio è terminata con un pareggio nel match casalingo contro il Padova. Una gara difficile per i grigi, contro un Padova messo bene da Pillon. Il binario di sinistra dei grigi è in difficoltà con Sabato e Fischnaller spesso in difficoltà sulle offensive avversarie, ed è proprio sulla sinistra difensiva che gli ospiti costruiscono il gol del vantaggio con una grande apertura di Petrilli, per Ilari, palla rasoterra con Altinier, che si fa trovare nel posto giusto al momento giusto realizzando il gol del vantaggio con un piattone nell'angolino. I grigi si organizzano e trovano qualche azione pericolosa impensierendo Petkovic, ma spesso le occasioni arrivano da lontano. Bocalon è inoperoso, anche per le scarse palle giocabili che gli arrivano; il Padova, tutto sommato, controlla bene il campo. La ripresa vede poche azioni degne di cronaca con il pareggio importante dell'Alessandria realizzato da Marconi su punizione di Vitofrancesco. La stanchezza aumenta  con le gambe e la testa che vengono meno lucide. 
Il Cittadella è stato battuto in casa dal Sudtoril con il conseguente aggancio in classifica, da parte dell'Alessandria, a quota 32 punti; ma la formazione veneta termina il girone di andata al primo posto in classifica per la vittoria nello scontro diretto.
Ora venerdi per la squadra di Gregucci inizia il girone di ritorno:: ore 20.00 contro la Feralpisalò in trasferta.
Alessandria in campo con la consueta divisa grigia, Padova in completa tenuta rossa. In tribuna centrale presente il Presidente del Torino Urbano Cairo.
Al 13' lancio di Morero per Marras ma il centravanti non controlla la sfera e Petkovic può bloccare. Azione dubbia il area grigia al 14' quando Neto Pereira entra in area e viene fronteggiato da Morero, finisce a terra ma per l'arbitro è tutto regolare. Al 19' vantaggio del Padova: lancio in profondità per Ilari, su apertura di Petrilli, palla in orizzontale, rasoterra per Altinier che di piatto deposita in rete.  
Al 22' colpo di testa di Sosa, da calcio d'angolo, palla alta. Al 28' destro rasoterra di Fischnaller, servito da Marras, parata a terra di Petkovic. Al 29' tiro di Nicco da fuori area Petkovic, alza oltre la traversa. Al 34' tiro di Fischnaller, da fuori area, palla fuori di poco, 
Al 47' tiro di Petrilli, dal limite dell'area, palla alta. Al 59' il pareggio dell'Alessandria con il colpo di testa di Marconi, su punizione di Vitofrancesco. Al 75' Altinier ha la palla del vantaggio, solo davanti a Vannucchi, conclude dall'interno dell'area piccola, ma il tiro del centravanti è bloccato dal portiere grigio. 
ALESSANDRIA-PADOVA (1-1)
ALESSANDRIA: Vannucchi, Celjak [68 Iunco], Sabato, Vitofrancesco, Morero [46. Sirri], Sosa, Marras, Nicco, Bocalon, Branca, Fischnaller [46. Marconi]. A disp: Nordi, Picone, Terigi, Sperotto, Loviso, Mezavilla, Boniperti, Cittadino. All: Gregucci Angelo Adamo
PADOVA: Petkovic, Dionisi, Favalli, Bucolo, Diniz, Medina, Ilari, Corti, Altinier, Pereira Neto De Sousa, Petrilli [91.Mazzocco]. A disp: Favaro, Dell'Andrea, Anastasio, Ramadani, Giandonato, Turea, Aperi, Cunico, Bearzotti. All: Pillon Giuseppe 
Arbitro: Strippoli (Bari) [Berti-Trovarelli]
Ammoniti: 20. Diniz [P]; 44. Morero [A]; 50. Dionisi [P]; 58. Corti [P]; 70. Nicco
Angoli 9-1

Recupero: 0 + 4


Serie A: in vetta tutto invariato
by Paolo Baratto
La prima giornata del 2016, in Serie A, ha confermato i risultati maturati alla fine del 2015: tutte le prime della classe hanno vinto, continuando la gran bagarre che si è venuta a creare in vetta alla classifica.
A Empoli è andata in scena la legge dello 0-1, tanto caro all'Inter di Roberto Mancini. L'Inter è cosi: cinica e spietata, i toscani si sono confermati avversari in salute e hanno giocato bene per lunghi tratti del match, ma le vittorie sofferte sono le più belle e le più pesanti nella corsa allo scudetto.
Un buon Napoli, ha sconfitto il Torino rimanendo in scia della capolista Inter, la squadra di Sarri ha giocato un primo tempo di altissimo livello, la ripresa è invece più equilibrata; entrambi gli allenatori sono stati espulsi. 
A Verona spumeggiante 3-3 tra il Chievo e la Roma, nella 500esima gara del Chievo in Serie A. Il nuovo anno non ha cambiato le vecchie abitudini, la Juventus ha centrato la ottava vittoria consecutiva sconfiggendo il fanalino di coda Hellas Verona, ancora alla caccia della prima vittoria stagionale.
All'Olimpico di Roma noia e fischi finale nel match a reti inviolate tra la Lazio e il Carpi, con la squadra di Pioli che non è riuscita a dare continuità alla bella vittoria di Milano, contro l'Inter, prima della sosta natalizia. 
L'anno nuovo si apre nel peggiore dei modi per il Milan superato a San Siro dal Bologna, dell'ex Donadoni, contro i felsinei i rossoneri hanno attaccato tanto senza trovare la via del gol e nel secondo tempo si sono dovuti arrendere ad un contropiede ospite.
Vittoria della Fiorentina a Palermo, la squadra di Sousa ha costruito la sua vittoria nel primo tempo disputato da grande squadra. I padroni di casa sono stati fischiati dai propri tifosi al termine del match, il quarto perso negli ultimi cinque incontri.   
Pareggio a Reggio Emilia tra il Sassuolo il Frosinone, che fino ad ora aveva conquistato un solo punto in trasferta, ma la squadra di Stellone ha tirato fuori unghie e denti, conquistando un punto dopo tre ko consecutivi. 
CLASSIFICA: Inter 39; Fiorentina, Napoli 38; Juventus 36; Roma 33; Sassuolo*, Milan 28; Empoli 27; Atalanta, Lazio, Udinese 24; Chievo, Sampdoria 23;  Torino*, Bologna 22; Palermo 18; Genoa 16; Frosinone 15; Carpi 11; Verona 8

* Una gara in meno



Lega Pro: le designazioni arbitrali della diciassettesima giornata
by Paolo Baratto
Sono state pubblicate le designazioni arbitrali della diciassettesima giornata di Lega Pro che si disputerà tra il 9 e l'11 gennaio. Eccole nel dettaglio:
Alessandria-Padova sabato ore 15.00 Giuseppe Strippoli di Bari (Berti-Trovarelli)
Bassano-Reggiana sabato ore 17.30 Antonio Giua di Pisa (Orlando-Meozzi)
Cittadella-Sudtirol sabato ore 15.00 Livio Marinelli di Tivoli (Maiorano-Evoli)
Cuneo-Cremonese domenica ore 14.00 Davide Andreini di Forli (Siciliani-Magri)
Giana Erminio-Pordenone sabato ore 17.30 Luca Candeo di Este (Elkhayr-Sartori)
Pro Piacenza-Lumezzane domenica ore 15-00 Pasquale Boggi di Salerno (Martinelli-Mauro)
Pro Patria-Renate domenica ore 17.30 Nicolò Sprezzola di Mestre (Argento-D'Alia)
Pavia-Feralpisalò domenica ore 15.00 Daniele Viotti di Tivoli (Polo-Grillo-Lenarduzzi)  

Albinoleffe-Mantova lunedi ore 20.00 Lorenzo Maggioni d iLecco (Lombardi-Spiniello)



by Paolo Baratto
I nostalgici dell'inciucio sono rimasti a bocca asciutta. Lode ai Presidenti: nella stanza dei bottoni, sono prevalsi coscienza e senso di responsabilità. Gabriele Gravina, dirigente di lungo corso e figura istituzionale, è il nuovo Presidente della Lega Pro, a stragrande maggioranza. Finalmente la Lega Pro può ritenersi, a tutti gli effetti, una squadra, con una rosa ampia, composta da 54 elementi ed un capitano.
Decisivo è stato il secondo scrutinio, dopo che al primo scrutinio nessuno aveva ottenuto il quorum necessario. Alla seconda votazione Gravina ha ottenuto 31 voti, contro i 13 ottenuti da Pagnozzi e i 7 di Marcheschi. Gravina è succeduto a Tommaso Miele, che era diventato Commissario della Lega Pro, dopo la squalifica che ha concluso la quasi ventennale gestione di Macalli.
Gravina aveva annunciato in sede di presentazione del suo programma, di voler essere il rappresentante di tutte le squadre. Come dovuto, saranno accolte, valutate e rispettate le richieste di tutti. Si vuole cercare di garantire un futuro più sereno alla categoria. Il Presidente eletto, sa di non essere al riparo da possibili correnti contrarie e sa, soprattutto, nei prossimi dodici mesi, di essere chiamato a confermare la stima dei Presidenti  e sa che dovrà ottenere risultati di prestigio.
Gravina è l'uomo giusto per la svolta, l'unico in grado di porre in essere il distinguo più netto tra Tavecchio e Lotito, Il direttivo è completato dai Presidenti Cerrai (Lupa Roma), De Meis (Rimini), Lovisa (Pordenone), Maglione (Melfi), Miani (Ancona), Sannella (Foggia), Tardella (Maceratese) e Nitti (Pro Patria).
Riportare il format della Lega Pro a 60 squadre sarà il suo cavallo di battaglia, come sarà interessante rinvigorire l'interesse al campionato ampliando il numero delle squadre che parteciperanno agli spareggi promozione, La nuova governance sarà chiamata a rimediare agli errori commessi dalle precedenti gestioni.

In questo contesto non va dimenticato che il 2016, sarà l'anno dell'elezione del nuovo Presidente Federale.


by Paolo Baratto
E' di Riccardo Bocalon la prima rete dell'Alessandria Calcio nell'anno solare 2016. Buon test, quello che gli uomini di Angelo Gregucci hanno disputato nel match contro il Castellazzo: 6-0 il finale, con le reti di Bocalon, due, Marras nel primo tempo, Iunco, Marconi e Morero nella ripresa. Il mister ha fatto ruotare  gli elementi a disposizione, consentendo a tutti i componenti della rosa di potersi mettere in mostra. Si è rivisto Boniperti, anche se per una scampolo di partita. Nella ripresa; ottimo l'esordio di Sperotto, subentrato a Sabato, nel secondo tempo, autore di buone discese sulla fascia.Unico indisponibile Mezavilla, mentre Emanuele Nordi, non era neppure in panchina. 
Ora da domani comincerà la preparazione in vista del match di sabato, fischio d'inizio, ore 15.00 contro il Padova, per l'ultima giornata del girone di andata. 
Alessandria in campo con la consueta divisa, maglia grigia e pantaloncini neri, Castellazzo in completo verde. 
Al 5' destro al volo di Sirri, sugli sviluppi di un calcio d'angolo palla alta. Al 8' destri di Vitofrancesco, palla sopra la traversa. Al 15' il primo gol dell'Alessandria e anche primo del 2016 è di Riccardo Bocalon, che sfrutta al meglio un cross basso, orizzontale, di Vitofrancesco. Al 23' calcio di rigore per l'Alessandria per l'atterramento in area di rigore di Marras, ad opera di Molina, Bocalon, dal dischetto, realizza la rete. Al 26' destro di Bocalon, dal limite dell'area, parata a terra di Basso. Al 28' occasione gol per il Castellazzo con Ponti che, da ottima posizione, conclude alto. Al 35' cross teso di Sabato, Bocalon scatta e anticipa tutti ma il suo tocco d'esterno colpisce la traversa. Al 37' tiro di Bocalon, centrale, respinta di Basso. Al 43' gran gol di Marras, con un sinistro a giro che si infila all'incrocio dei pali. 
Al 49' gol di Iunco, con un destro a giro, dal limite dell'area, palla in rete. 59' sinistro di Sperotto, diagonale da fuori area, parata laterale di Basso; sugli sviluppi del calcio d'angolo, Celjak impatta la sfera, giungendo in corsa, palla alta. Quinta rete dell'Alessandria realizzata da Marconi, che sfrutta un assist di Iunco, rasoterra. Al 65' destro di Cartasegna, para a terra Varesio. Al 69' sesta di rete di Morero su assist di Marconi, di testa. Al 82' colpo di testa di Lucarino, palla bloccata a terra da Varesio.
ALESSANDRIA-CASTELLAZZO (6-0)
ALESSANDRIA 1° Tempo:Vannucchi, Picone, Sosa, Sirri, Sabato, Branca, Loviso, Vitofrancesco, Marras, Fischnaller, Bocalon. A disp: Varesio, Celjak, Morero, Terigi, Sperotto, Nicco, Sala, Zamide, M'Hamsi, Boniperti, Marconi, Iunco. All: Gregucci Angelo Adamo
Alessandria 2° Tempo: Varesio, Sperotto, Terigi, Morero, Celjak, Nicco, Loviso, M'Hamsi, Iunco, Marconi,Fischnaller. 
CASTELLAZZO: Basso, Cascio, Bottino, Molina, Robotti, Rossi A., Del Pellaro, Clementini, Ponti, Rosset, Piana. A disp: Rovera, Lucarino, Mutti, Acrocetti, Buonocunto, Cimino, Limone, Rossini, Cartasegna. All: Lovisolo Stefano
Arbitro: Gallione Emiliano
Angoli: 3-0




by Paolo Baratto
Il 28 dicembre segna la ripresa degli allenamenti dell'Alessandria Calcio, presso il centro sportivo Michelin di Spinetta Marengo. 
La squadra, in data odierna ha svolto una doppia seduta di allenamento, mattino e pomeriggio. E la ripresa degli allenamenti ha portato un nuovo volto, aggregatosi ai 22 elementi agli ordini di Gregucci, si tratta di Nicolò Sperotto, difensore, esterno di sinistro, classe 1992, che ha rescisso il proprio contratto con il Carpi. Il calciatore è salito agli ordini delle cronache per un motivo extra calcistico: è colui che ha registrato un audio che trasmetteva l'ira del tecnico dell'Arezzo, dove militava, Ciro Capuano, negli spogliatoi. 
Il calciatore, per via di questa registrazione era stato messo fuori rosa dall'Arezzo, il file audio era stato girato agli amici, il calciatore aveva chiesto scusa al mister, ma Capuano ha fatto prevalere la linea dura non accettando le scuse del suo ex calciatore. Dopo un mese di tira e molla e di scuse, il 20 novembre le strade di Sperotto e Arezzo si sono separate con la rescissione consensuale del contratto. Ognuno per la sua strada fino all'approdo, oggi, all'Alessandria.
Nella giornata odierna si sono apprese le migliorate condizioni di Mezavilla e Boniperti, mentre i tempi di recupero di Manfrin saranno valutati nei prossimi giorni.
Il 31 dicembre l'ultima uscita dell'anno dell'Alessandria: alle ore 11 allo stadio "Moccagatta" l'amichevole con la Bon Bon Asca che da pochi giorni ha un nuovo tecnico al posto di Fabio Nobili, si tratta di Gegio Sgarbossa, ex compagno di squadra di Angelo Gregucci all'Alessandria e poi alla Lazio.  
Intanto siamo in dirittura di apertura di calcio mercato, il 4 gennaio il via alle trattative fino alle 23 del 1 febbraio. Trattative per altre già iniziate, forse mai finite dal 2 settembre in avanti. Il prossimo avversario dei grigi, ovvero il Padova è in pressing per acquistare Simone Salviato, terzino classe 1987 del Bari e girerà in prestito Alban Ramadani centrocampista svizzero, di origine kosovara, su di lui ci sono Renate e Pro Patria, proprio i bustocchi hanno fatto un sondaggio per Emiliano Bonazzoli, che da poche ore si è svincolato dalla Robur Siena. il Pavia è vicino a rinforzare il binario di sinistra con il terzino Fabrizio Gallo, 28 anni dal Pescara.


by Paolo Baratto
La Juventus ha chiuso uno strepitoso 2015: Scudetto, Coppa Italia, Supercoppa Italiana, finale di Champions League persa contro il Barcellona dei marziani. 
Se focalizziamo il discorso della squadra di Allegri sui numeri, non c'è confronto con nessuna altra squadra, il primo semestre dell'anno è stato da autentico schiacciasassi, tanti hanno paragonato la Juventus di Allegri a quella di Conte, considerando il tecnico livornese fortunato per essersi trovato un gruppo plasmato, forte e vincente per meriti di Antonio Conte, ma Massimiliano Allegri ha saputo fare ancora di più, al primo anno da tecnico ha centrato la Coppa Italia, la Supercoppa Italiana ed è arrivato in finale di Champions League con un grande cammino, eliminando Borussia Dortmund, Monaco e Real Madrid, prima di alzare bandiera bianca nella finale di Berlino contro il Barcellona di Messi, Neymar e Suarez.
La Juventus chiude il 2015 con il primato di punti in campionato: 81; con la migliore difesa: 31 i gol subiti in tutto il 2015.
Una data di questo anno è da evidenziare: il 28 ottobre 2015, al Mapei Stadium la Juventus è sconfitta per 1-0 dal Sassuolo di Di Francesco, i punti di distacco dalla allora capolista Roma sono 11. Allegri, a questo punto, azzecca la mossa vincente, il cambio del modulo: 3-5-2, con le parole di Buffon: "Tanti non hanno capito cosa significa indossare questa maglia" che hanno suonato da scossa per tutto l'ambiente. Da li in avanti le vittorie consecutive inanellate sono sette, con la chiusura dell'anno a soli tre punti dall'Inter capolista. 
Morata e Tevez sono stati i capicannonieri con 14 gol realizzati, Ma se si da un occhiata al bilancio della società bianconera si denota che 328 sono stati i milioni di euro fatturati, nell'anno 2014/15 al netto delle plusvalenze, dalle cessioni dei giocatori, in cinque anni il fatturato è più che raddoppiato. 
Va registrato un più 2.3 milioni di utile nel 2014/15, grazie ai ricavi della Champions League, la Juventus è tornata in attivo dopo cinque stagioni di fila in rosso e la perdita record di 95.4 milioni nel 2010/11. 
Il calciatore italiano che nell'anno solare ha ricevuto più cartellini gialli è stato Daniele De Rossi: 14 ammonizioni, a seguire Juan Jesus e Mauricio con 12.
Il calciatore che ha segnato più reti è stato Higuain con 27 centri, dopo di lui Icardi con 21 e Toni con 20.


Alessandria: un gennaio per cuori forti
by Paolo Baratto
La sosta natalizia, che durerà fino a lunedì 28 dicembre, quando l'Alessandria Calcio si ritroverà per la ripresa degli allenamenti, consente alla squadra di godersi qualche giorno di meritato riposo, dopo il tour de force di dicembre.
Ma gennaio è dietro l'angolo, i prossimi impegni sono imminenti e, forse caso unico nella storia della Lega Pro, i grigi saranno impegnati in tre competizioni: Campionato, Coppa Italia Lega Pro e Tim Cup.
La decisione della Lega Calcio di fissare la gara valida per i quarti di finale, contro lo Spezia, al "Picco" ha scombussolato tutti i piani della società di Spalto Rovereto, che si troverebbe ad avere un calendario fittissimo di gare da disputare in pochi giorni: sabato 9 gennaio, alle ore 15 il Padova, al "Moccagatta", ultimo turno del girone di andata; il 13 gennaio la Cremonese, negli ottavi di finale, in gara unica, di Coppa Italia Lega Pro. Sabato 16 gennaio, alle ore 17.30, a Salò, contro la Feralpi, la prima gara del girone di ritorno; lunedì 18 gennaio, alle ore 20 a La Spezia contro la squadra di Domenico Di Carlo, per la Tim Cup, anch'essa in gara unica. Il weekend del 24 gennaio arriverà ad Alessandria il Cuneo di Salvatore Iacolino, per lui sarà la prima volta da avversario, per la seconda giornata del girone di ritorno.
Dalla gara contro la Feralpi a quella contro lo Spezia, ci passerebbero poco più di 48 ore, impensabile per una squadra di terza serie. 
Ecco che la società Alessandria si è mossa, nelle sedi competenti, per fare sentire la propria voce, per far presente che è troppo poca la distanza tra i due match. 
Le semifinali di andata di Tim Cup si giocano la settimana subito successiva ai quarti di finale, il che vuol dire non fermarsi mai, giocare sempre ed allenarsi poco. Diventa quindi fondamentale avere tutta la rosa a disposizione, per fare  ruotare il più possibile gli elementi, per non arrivare ai primi caldi con la condizione atletica deficitaria.
Gennaio significa anche la riapertura del calcio mercato: il 4 gennaio prenderà il via la sessione invernale, che si concluderà il 1 febbraio alle ore 23,00. L'Alessandria ha in organico 22 elementi, c'è la possibilità di poterne tesserare ancora 2 per, eventualmente, rinforzare ancora la rosa.



Il Cittadella chiude l’anno da capolista
by Paolo Baratto
Il Girone A della Lega Pro  ha chiuso il suo 2015 con il Cittadella in testa alla classifica: la formazione di Venturato ha sbancato lo stadio "Zini" di Cremona,  e complice il pareggio tra Reggiana e Alessandria passerà il natale in vetta alla classifica con 32 punti, mentre la Cremonese, contestata dai propri tifosi, rimane a quota 22 punti. La rete decisiva è stata siglata da Paolucci all'83'. 
Con un gol realizzato per tempo il Lumezzane ha battuto l'Albinoleffe, aggiudicandosi lo scontro salvezza: di Nossa e Serao le marcature.  E' terminato 1-1 il derby tra Padova e Bassano: i padroni di casa sono passati in vantaggio con una girata al volo di Favalli, pareggio ospite di Fabbro siglato a sette minuti dal termine del match. Da segnalare il brutto infortunio occorso a Nicolini al 55', costretto ad uscire in barella e poi trasportato in ospedale. 
La Giana Erminio ha chiuso l'anno espugnando il campo della Feralpisalò, con il punteggio di 0-2. Primo gol di Marotta e raddoppio di Perico. Buona la prima di Colella. dopo un mese e mezzo il Renate è tornato alla vittoria superando, di misura, il Cuneo; decisiva la rete di Napoli. E' finita 1-1 Mantova-Pro Patria: un risultato che non è servito a nessuna delle due formazioni in campo. 
Al "Bottecchia" il Pavia ha vinto il match in casa del Pordenone: reti di Malomo nel primo tempo e Ferretti nella ripresa. Intanto il Pavia ha comunicato il nome del nuovo allenatore: si tratta di Fabio Brini che lavorerà insieme al team composto dal vice Gabriele Baldassari e dal preparatore atletico Sergio Giovani

CLASSIFICA: Cittadella p.32; Alessandria 31; Bassano 28; Feralpisalò 27; Sudtirol, Pavia 26; Reggiana 25; Cremonese, Cuneo, Pordenone, Padova 22; Giana Erminio 21; Pro Piacenza, Lumezzane 19; Mantova 15; Renate 12; Albinoleffe 11; Pro Patria 7

PROSSIMO TURNO 17 GIORNATA:
Albinolefffe-Mantova lunedì 12 gennaio ore 20.00
Alessandria-Padova sabato 10 gennaio ore 15.00
Bassano-Reggiana sabato 10 gennaio ore 17.30
Cittadella-Sudtirol sabato 10 gennaio ore 15.00
Cuneo-Cremonese domenica 11 gennaio ore 14.00
Giana Erminio-Pordenone sabato 10 gennaio ore 17.30
Pavia-Feralpisalò domenica 11 gennaio ore 15.00
Pro Patria-Renate domenica 11 gennaio ore 17.30

Pro Piacenza-Lumezzane domenica 11 gennaio ore 15.00



Tutto il mondo del calcio si alzi in piedi, al cospetto dell'Alessandria, al cospetto di questa Alessandria che scrive, a "Marassi" una pagina di storia, una pagina della sua gloriosa storia.
DI fronte al Genoa di Gian Piero Gasperini" è successo l'impensabile, 1-2 vittoria ai supplementari, vittoria in inferiorità numerica, vittoria del cuore, della grinta, dell'orgoglio, vittoria di chi ha chiuso la partita con l'uomo in meno, di chi ha saputo approfittare degli errori di una squadra che non sta ,certamente, attraversando un periodo felice della sua stagione.
Tutte e tre le reti si sono segnate nel secondo tempo: un minuto ed è vantaggio Alessandria: Marras, esce palla al piede dall'area di difesa, taglia il campo, scambia con Fischnaller che gli restituisce palla, l'esterno è bravo ad incrociare la sfera ed è vantaggio Alessandria. 
Al 91' il pareggio del Genoa: fallo ingenuo di Sosa che spinge un avversario consentendo, ai padroni di casa, di battere un calcio di punizione: la palla calciata giunge sul secondo palo, colpo di testa di Perotti, la palla scavalca Vanucchi e Pavoletti, dall'interno dell'area di rigore, deve solo appoggiare la sfera in gol. Ma al 125' è Bocalon a dare vittoria e passaggio del turno: l'ex Prato e Venezia difende palla, spalle alla porta, serve sulla corsa Marras che entra in area e suggerisce ancora a Bocalon, che deve solo spingere in rete per il delirio dei tifosi accorsi a "Marassi".
Ora attendiamo la vincente di Roma-Spezia, mercoledi 16 dicembre alle ore 15 per sapere chi sarà l'avversaria dei grigi nei quarti di finale di Coppa Italia, che si disputeranno ancora in trasferta.
Ma prendiamoceli tutti i meriti, ci sono, e sono tanti; dopo centotrenta minuti dopo, l'Alessandria è l'unica squadra della Lega Pro, nella sua storia, ad essersi qualificata per i quarti di finale, di Coppa Italia. 
Si è vissuto un sogno, il nostro sogno, che notte ragazzi, alziamoci tutti in piedi: abbiamo scritto la storia.



15 dicembre ore 19.15 un altro pezzo di storia dell'Alessandria Calcio sarà scritto, in Coppa Italia, un'altra pagina della preziosa storia dell'Alessandria Calcio sarà scritta contro il Genoa di Gian Piero Gasperini, contro una squadra di Serie A, che non sta attraversando uno dei momenti migliori della sua stagione agonistica: in classifica occupa il quart'ultimo posto della Serie A con 16 punti, con otto sconfitte in sedici gare.
L'Alessandria si presenterà a Marassi forte del primato in classifica, solitario, conquistato con la contemporanea sconfitta incassata dal Cittadella in casa contro la Feralpisalò. La squadra sta attraversando un ottimo momento psicofisico, gioca bene, è compatta e nelle ultime uscite, ha dimostrato di avere un incredibile approccio positivo alle sfide.
Non sarà della partita e quindi nemmeno convocato, Mezavilla che sabato, nel match con il Sudtirol, è uscito anzi tempo a causa di una botta ricevuta, sopra il ginocchio e Sabato, fermato dal Giudice Sportivo per un turno. Ci aspettiamo di vedere diversi campi nell'undici titolare, l'appuntamento di domani sarà importante ma domenica ce ne sarà ancora un altro più importante, ovvero la sfida di campionato con la Reggiana al Mapei Stadium, con fischio d'inizio alle ore 17.30, perché il Campionato deve essere la priorità di questa squadra. Sarà l'ultima gara dell'anno in Lega Pro, la penultima d'andata, prima della meritata pausa natalizia.
L'esodo dei tifosi alessandrini sarà massiccio, saranno più di 1600, molti dei quali coi pullman a sostenere Morero e compagni.
La gara sarà arbitrata da Luca Banti, della sezione Aia di Livorno, coadiuvato dai guardalinee galloni di Lodi e Vivenzi di Brescia; quarto uomo Pinzani di Empoli. 
La gara di domani sera sarà trasmessa, in diretta tv, su Rai Due.



Champions: Juventus e Roma al cospetto di due colossi
Parliamo di Sport: by Paolo Baratto
Nella mattinata di oggi si sono svolti a Nyon, Svizzera, i sorteggi degli ottavi di finale di Champions League, in programma tra febbraio e marzo. 
L'urna non è stata certamente benevola con le italiane: alla Juventus è toccato il Bayern Monaco di Guardiola mentre la Roma se la vedrà con il Real Madrid di Benitez.  Qualcuno forse dirà che il Barcellona, campione in carica, è stato evitato, certo è che due delle tre più forti, classificate come prime, sono toccate alle italiane. 
Il Bayern Monaco, è sicuramente una delle squadre che sta esprimendo, in questi anni, il calcio migliore sotto in profilo del gioco, dello spettacolo e della intensità agonistica. Sta dominando la Bundesliga: dopo sedici giornate è in testa con 43 punti a più cinque sul Borussia Dortmund, come oramai fa da anni e si presenterà, nel doppio confronto con la squadra di Allegri, da favorita.
Alla Roma è toccato il Real Madrid, che non sta, per la verità, attraversando uno dei suoi momenti migliori, domenica è stata sconfitta per 1-0 dal Villareal e si trova ora a cinque lunghezze dalla
coppia capolista Barcellona e Atletico Madrid, ma una squadra del genere, con la caratura e l'esperienza di certi giocatori, non può mai essere sminuita e sottovalutata, ed è la squadra che ha vinto di più in Champions. 
Questo il quadro completo degli ottavi di finale:
Gent-Wolfsburg
Roma-Real Madrid
Paris Sg-Chelsea
Arsenal-Barcellona
Juventus-Bayern Monaco
Psv Eindoven-Atletico Madrid
Benfica-Zenit
Dinamo Kiev-Manchester City

Le gare saranno di andata e ritorno. Il sorteggio dei quarti di finale sarà il 18 marzo. La finale è in programma il 18 maggio a Milano.


Europei 2016: il focus sulle avversarie dell'Italia
by Paolo Baratto
Il Campionato Europeo di Calcio 2016,sarà la quindicesima edizione di questa manifestazione, per squadre Nazionali. 
Sarà la terza edizione, disputata in Francia, dopo quelle del 1960 e 1984; nonchè la prima in cui sono previsti gli ottavi di finale, per la fase ad eliminazione diretta. 
Si è svolto ieri, in una blindatissima Parigi, il sorteggio per fissare i Gironi dei prossimi Campionati Europei 2016: l'Italia, in seconda fascia,  è stata sorteggiata con Belgio, testa di serie, Svezia e Eire.
Il Belgio, si presenterà in Francia, come una delle possibili Nazionali candidate alla vittoria finale, dopo un ottimo Mondiale e il primo posto nel ranking della Fifa, è giusto il momento per cercare di arrivare fino in fondo ad una competizione. 
Un anno e mezzo fa, la squadra di Wilmots, è stata eliminata ai quarti di finale, dall'Argentina, che poi arrivò in finale. Il movimento Belgio è rinato dopo il fallimento dell'Europeo 2000, una riscossa che ha portato alla fioritura di parecchi talenti: basta pensare al fatto che, dal centrocampo in su, sarà
dura trovare spazio per gente come Dembele, Ferreira Carasco, Mertens, Lukaku e Origi. 
Tra i pali c'è uno dei migliori in Europa, ovvero Courtois, sulla trequarti in contributo è dato da De Bruyne, costato 75 milioni di euro dal Manchester City. Poi Hazard che sta attraversando una stagione di alti e bassi.
La Svezia, alla quinta partecipazione consecutiva a una fase finale di un Europeo, è una formazione di buona organizzazione, ma priva di grandi talenti da mettere al fianco di capitan Ibrahimovic; buoni mestieranti come Isaksson, Antonsson, Granqvist ed Ekdal con una organizzazione difensiva non delle più solide: 9 gol incassati in 10 partite. La stella è senza dubbio Zlatan Ibrahimovci, che sarà, probabilmente, al suo ultimo Europeo e vorrà chiuderlo, se possibile, nel migliore dei modi.
In quarta fascia è stata sorteggiata l'Eire che gli azzurri ritrovano a quattro anni di distanza di Euro 2012, allora in panchina c'era Giovanni Trapattoni: adesso l'insolito duo composto da O'Neil e Keane. La squadra ora è più tonica e rinvigorita dagli innesti Seamus Coleman, James McCarthy e Shane Long. Un gruppo compatto e voglioso di ritagliarsi una vetrina importante, da non sottovalutare.
L'Italia sarà impegnata il 13 giugno nel match inaugurale alle ore 21 contro il Belgio; il 17 giugno alle ore 15 contro la Svezia e il 22 giugno, alle ore 21 contro l'Eire.



L’Alessandria suona la quarta, ma soffre più del dovuto
by Paolo Baratto
L’Alessandria centra la quarta vittoria consecutiva, superando, con affanno, il Sudtirol Alto Adige nell’ultimo turno casalingo del 2015; decisivo, ancora una volta, Riccardo Bocalon, autore della decisiva rete che nha dato il successo ai grigi.
L’avvio è dei migliori, Bocalon, di testa, sblocca la gara, con un colpo di testa, bissando,al 19’, un errato disimpegno della retroguardia bolzanina. Il Sudtirol non si da per vinto e riesce a rendersi pericoloso sulla fascia destra, soprattutto dove Bandini, mette in difficoltà Sabato e compagni. Si infortuna Mezavilla e Gregucci lo sostituisce con Loviso. La gara scorre con l’Alessandria che controlla una sfida, nella quale gli ospiti si trovano stabilmente nella retroguardia di casa. La ripresa è di marca Sudtirol, entrato in campo con il piglio di una squadra che non si da per vinta e crede nella rimonta, la squadra di Gregucci raramente supera la metà campo con il centrocampo spesso in affanno, finchè la formazione di Stroppa la riapre, al 78’ con Kirilov; da li alla fine è sofferenza ma Vannucchi no compie intervento rilevanti ai fini del tabellino. Morero e compagni hanno il demerito di abbassarsi troppo e di far salire il baricentro dei bolzanini. Il fischio finale è una liberazione, per qualche ora l’Alessandria è in testa, in attesa del Cittadella impegnato, domani alle ore 15.00, contro il Feralpisalò. 
Ora si prepara l’impegno di Tim Cup: martedi ore 19.15 a Marassi contro il Genoa, negli ottavi di finale. Ricordandoci sempre che domenica a Reggio Emilia, contro la Reggiana, ci sarà il campionato e sarà la partita che conta.
Grigi in campo con la consueta divisa grigia; Sudtoril in campo in completa divisa rossa.. 
Al 4’ vantaggio dell’Alessandria: cross di Marras dalla destra e Bocalon di testa insacca in rete. Al 9’ vicino al gol il Sudtirol, destro di Tulli, che conclude dal limite dell’area, palla deviata da Vannucchi. Al 11’ Fischnaller si trova più avanti del pallone, dall’interno dell’area di rigore, non riuscendo a concludere a rete. All’ 19’ il raddoppio dell’Alessandria con il decimo gol stagionale di Bocalon, su cross dalla sinistra di Branca. Al 39’ il tiro di Tulli, dal limite dell’area. Al 40’ liscio in piena area di Bandini, su cross dalla sinistra di Crovetto. 
Al 55’ tiro cross di Crovetto, parato da Vannucchi. Al 59’ destro volante di Cia, palla alta. Al 70’ tiro a giro sul secondo palo, di Iunco, palla fuori. Al 71’ tiro cross pericoloso dalla sinistra e Vannucchi alza la palla oltre la traversa;  sinistro rasoterra di Kirilov, al 72, palla bloccata da Vannucchi.  Al 77’ palla di Branca per Iunco, parte largo a sinitra, si accentra e conclude di destro, ma strozza il tiro, palla fuori.  Al 78’ accorcia le distanze il Sudtirol: Kirilov, giunge solo davanti a Vannucchi, lo dribla e segna.  Al 90’ punizione di Crovetto, parata a terra di Vannucchi. 
ALESSANDRIA-SUDTIROL  2-1
ALESSANDRIA: Vannucchi, Celjak, Sabato, Mezavilla [36. Loviso], Morero, Sosa, Marras, Nicco, Bocalon [81. Marcpni], Branca, Fischnaller [60. Iunco]. A disp: Nordi, Picone, Sirri, Terigi, Manfrin, Cittadino, Vitofrancesco. All Gregucci Angelo Adamo
SUDTIROL:  Coser, Bandini, Bassoli, Tagliani, Bertoni, Mladen, Crovetto, Girasole [81. Furlan], Maritato [61. Ghiozzi], Cia [66. Kirilov], Tulli. A disp: Miori, Brugger, Melchiori, Lima, Spagnoli
ARBTIRO: Lorenzo Bertani (Pisa);[ Rossini, Zancanaro]
Ammoniti:  5. Girasole [As] ; 87. Celjak [Al]; 89. Iunco [Al]
Angoli: 5-9 Recuperi: 2 + 4 Spettatori: 1082 paganti, abbonati 1131
Giornata nuvolosa, terreno in buone condizioni. Inizio gara ore 17.30



Juventus e Roma hanno centrato i loro rispettivi obiettivi, qualificarsi agli ottavi di finale di Champions League
by Paolo Baratto
Entrambe hanno raggiunto la qualificazione classificandosi al secondo posto dei loro rispettivi gironi.
Fra le sedici qualificate, i paesi più rappresentati sono Spagna ed Inghilterra con 3 squadre a testa (Real Madrid, Barcellona ed Atletico Madrid dalla Liga; Manchester City, Chelsea e Arsenal dalla Premier League) mentre la Germania si deve accontentare di due squadre: Bayern Monaco e Wolfsburg. Flop della Francia che spedisce alla seconda fase solamente il PSG mentre prima storica qualificazione per il Gent agli ottavi.
Il criterio di sorteggio degli ottavi di finale è sempre lo stesso degli ultimi anni: non si possono affrontare squadre che si sono già affrontate nel Girone di qualificazione e squadre dello stesso Paese: quindi Juventus e Roma non si possono scontrare agli ottavi.
La Juventus non potrà incrociare il Manchester City (uscito con i bianconeri dal Gruppo D), ma rischia comunque di prendere le tre squadre più forti d’Europa: i campioni in carica del Barcellona, il Bayern Monaco e il Real Madrid. Meglio evitare anche due squadre insidiose come Atletico Madrid e Chelsea mentre sono più abbordabili, sulla carta, Zenit o Wolfsburg.
La Roma non potrà incrociare il Barcellona (uscito con i giallorossi dal Gruppo E) ma rischia comunque di poter pescare due formazioni proibitive come Bayern Monaco e Real Madrid. Da evitare anche Chelsea, Atletico Madrid e Manchester City mentre i giallorossi potrebbero, sulla carta, giocarsela, con Zenit e Wolfsburg.
La gara  di andata sarà in casa delle seconde classificate. 
Classificate come Prime:
Real Madrid; Wolfsburg; Atletico Madrid; Manchester City; Barcellona; Bayern Monaco; Chelsea; Zenit San Pietroburgo
Classificate come seconde
Psg; Psv; Benfica; Roma; Juventus; Arsenal; Dinamo Kiev; Gent



Lega Pro, Girone A: Designazioni arbitrali quindicesima giornata
by Paolo Baratto
ALBINOLEFFE S.R.L.-  REGGIANA 1919 SPA (Sabato ore 20.30) Carmine Di Ruberto Nocera Inferiore;  Tiziano Notarangelo Cassino;  Sante Selicato Siena 
ALESSANDRIA CALCIO 1912 SRL -  F.C. SUDTIROL S.R.L (Sabato ore 17.30). Lorenzo Bertani Pisa;  Francesco Rossini Padova;  Flavio Zancanaro Treviso 
BASSANO VIRTUS 55 ST - RENATE S.R.L. (Domenica ore 17.30)Giosue' Mauro D'apice Arezzo Nello Grieco Macerata Enrico Montanari Ancona 
CITTADELLA - FERALPISALO S.R.L. (Domenica ore 15.00) Carlo Amoroso di Paola; Luigi Lanotte Barletta; Lucia Abruzzese Foggia 
CUNEO 1905 SRL S.S.D.- PORDENONE CALCIO S.R.L. (Sabato ore 14.00)Andrea Zingarelli Siena; Nicola Mariottini Arezzo; Ramy Ibrahim Kamal Jouness Torino 
GIANA ERMINIO S.R.L.- CALCIO PADOVA S.P.A. (Sabato ore 17.30)Alessandro Meleleo Casarano; Alessandro Colinucci Cesena; Rodolfo Zambelli Finale Emilia 
PAVIA S.R.L.- LUMEZZANE S.P.A.(Sabato ore 17.30) Daniele De Remigis Teramo; Matteo Michieli Padova; Andrea Zanetti Portogruaro 
PRO PATRIA CALCIO - CREMONESE S.P.A. (Sabato ore 15.00) Diego Provesi Treviglio; Danilo Ruggeri Palermo; Nicola Badoer Castelfranco Veneto 
PRO PIACENZA 1919 S.R.L. - MANTOVA FC SRL (Sabato ore 15.00)Enzo Vesprini Macerata; Francesco Biava Vercelli; Giulio Fantino Savona 
Il Giudice Sportivo, in riferimento all’ultimo turno di Campionato, ha squalificato per un turno:
Danti (Albinoleffe); Coppola (Pro Patria); Rosso (Cremonese).
Allenatori: due turni a Spaggiari (Lumezzane)
Ammenda di 250 euro al Pavia.



COPPA ITALIA LEGA PRO: avanti Spal, Robur Siena e Foggia.
by Paolo Baratto
La Robur Siena espugna il "Del Conero" di Ancona col punteggio di 1-3 e si qualifica ai quarti di finale di Coppa Italia Lega Pro. I padroni di casa di Cornacchini, si sono portati in vantaggio,con un gol di Mariano al 26'. Il gol del pareggio è arrivato 3' dopo ed è stato siglato da  Kevin Yamga, franco-camerunense, proveniente dal Chievo Verona. Al 45', la squadra di Carboni ha capolvolto il risultato con la rete siglata da Paramatti, al 45'; la terza rete è ancora di Paramatti, all'82. Per il classe '95, cresciuto nei settori giovanili di Inter e Bologna, la sua prima doppietta con la maglia del Siena. Ora nei quarti di finale, l'avversario sarà la vincente di Teramo-Casertana.
Nell'altro match delle ore 15.00 la Spal ha sconfitto per 2-0 il Tuttocuoio: vantaggio della squadra di Semplici al 23' con la rete di Posocco; raddoppio al 59' di Finotto. Ora nei quarti di finale, l'avversario sarà la vincente di Pisa-Santarcangelo. 
Il match delle 17 tra Foggia e Benevento ha visto la vittoria dei pugliesi con il punteggio di 3-2. La squadra di Auteri si è portata avanti con la rete realizzata da Cissè, al 5’, pareggio di Viola, al 18’, per la squadra di De Zerbi. Lodesani, al 38’, ha portato avanti i padroni di casa che, con Viola, al 36’, hanno realizzato la terza rete; il secondo gol del Benevento ha portato, ancora, la firma di Cissè al 55’. Ora il Foggia attende, nei quarti di finale, la vincente di Lecce-Akragas. 
In attesa dei risultati finali delle sfide degli ottavi di Coppa Italia Lega Pro, ecco il quadro dei quarti di finale (gare sempre ad eliminazione diretta):
Vincente di Cremonese-Alessandria VS vincente di Cittadella-Bassano
Spal- VS vincente di Pisa-Santarcangelo
Robur Siena VS vincente di Teramo-Casertana
Foggia VS vincente di Lecce-Akragas
L'Ischia Isolaverde, attraverso una nota ufficiale, ha comunicato il nome del nuovo Direttore Generale della società gialloblu. Si tratta di Mario Aiello, come si legge nel comunicato diplomatosi al recente Corso di Coverciano. Aiello, prosegue la nota della società, fungerà da coordinatore tra società, direzione tecnica e staff tecnico, interessandosi anche del Settore Giovanile. 
Il Lecce ha effettuato la risoluzione consensuale del contratto con il terzino Sedrick Kalombo (classe 1995). Il giocatore lascia i giallorossi senza aver mai collezionato presenze nel campionato di Lega Pro.
Il Lumezzane ha esonerato l'allenatore Giancarlo D'Astoli, così come il suo secondo Gianmarco Morisi. La decisione nasce all'inizio della settimana della delicata partita col Pavia, e la squadra è provvisoriamente affidata alla guida tecnica del preparatore dei portieri Nadir Brocchi. Il nuovo tecnico è Paolo Nicolato; per il mister è un ritorno sulla panchina valgobbina visto che già la scorsa stagione aveva guidato i rossoblù in due distinti momenti della stagione.



Alessandria espugna Mantova e resta in scia al Cittadella
by Paolo Baratto
Una grande Alessandria, espugna il “Maartelli” di Mantova e continua la sua corsa alle spalle del Cittadella, distanziata di due punti. Una grande prova di carattere della squadra di Gregucci, chi temeva un calo, un abbassamento della guardia dopo l’euforia di Palermo è stato smentito. Solida, compatta e organizzata l’Alessandria, in campo la differenza si è vista e come. I limiti difensivi della squadra di Javorcic si sono visti e soprattutto la difesa non ci ha capito niente per tutta la gara.
Già all’8’ minuto il destro di Mezavilla dal limite dell’area ha fatto capire come si sarebbe messa la gara e al 23’ il contropiede dei grigi è da manuale: Iunco giravolta, palla in profondità per Bocalon, a sinistra per Branca e palla in gol, primo gol in maglia grigia per il centrocampista ex Sudtirol. Gli ultimi 10’ del primo tempo fanno arrabbiare Gregucci che vede la sua squadra abbassarsi troppo con il Mantova che prende coraggio e chiede, inutilmente un rigore, a 4’ dal fischio dell’arbitro. L’Alessandria da l’impressione di soffrire le sfuriate dei mantovani che dalle parti di Sabato, sull’out di destra offensivo, va in difficoltà ma Vannucchi non compie nessun intervento.
Nella ripresa il Mantova entra in campo con un piglio, una voglia e un’attenzione sicuramente migliori, anche se Morero e compagni hanno vita facile e mai vanno in difficoltà, tenendo lontane le punte di casa. Il cambio Bocalon-Marconi da i suoi frutti e i grigi, sfruttando al meglio un errato disimpegno della difesa del Mantova, trovano la terza rete con l’attaccante ex Venezia, bravo a girarsi e a tenere la palla bassa infilando la sfera nell’angolino opposto di Bonato, primo gol stagionale per l’attaccante. Da qui la gara del Mantova, praticamente termina e c’è gloria per Fischnaller, imbeccato da un cross di Sabato, che di testa sigla il poker: terza rete per la punta ex Sudtirol. Alla fine il palo di Dalla Bona su punizione evita al Mantova il gol della bandiera.
Mantova in completa tenuta bianca; Alessandria in completa tenuta rossa.
Al 4’ sinistro di Marras, appena all’interno dell’area di rigore, palla fuori. All’8 il vantaggio dell’Alessandria: Bocalon riceve palla dopo un colpo di testa di Iunco, difende palla e serve all’indietro Mezavilla, che conclude dal limite dell’area, palla in rete. All’11’ colpo di testa di Bocalon, palla fuori di poco. Al 23’ il raddoppio dell’Alessandria: contropiede perfetto dei grigi, con Iunco che a centrocampo riesce a girarsi e a servire sulla corsa Bocalon che apre a sinistra per Branca che, di sinistro, fulmina Bonato. Al 35’ palla gol per i grigi: Marras serve, con un rasoterra in area di rigore Bocalon, che conclude ma d’istinto Bonato respinge; al 35’ sinistro a giro di Marras, dall’interno dell’area di rigore, palla fuori.
Punizione rasoterra di Iunco, al 54’, parata rasoterra di Bonato. Al 64’ destro di Branca, su errore di rinvio del portiere di casa, palla fuori di poco.  Al 70’ il terzo gol dell’Alessandria: errore in disimpegno della difesa di casa, palla recuperata da Fischnaller che imbecca Marconi, diagonale rasoterra e palla nell’angolino. All’83 il quarto gol realizzato dai grigi: cross dalla sinistra di Sabato, colpo di testa di Fischnaller e palla in rete. Punizione di Dalla Bona, palla sul palo, all’89. 
MANTOVA – ALESSANDRIA 0-4
MANTOVA: Bonato, Scalise, Trainotti, Carini, Sereni, Di Santantonio [55. Anastasi], Dalla Bona, Zammarini, Foglio [46. Ungaro], Ruopolo, Momentè [74. Gonzi] A disp: Albertoni, Longo, Lombardo, Gavazzi, Scrosta, Del Bar, Puccio, Ruopolo All: Javorcic Ivan
ALESSANDRIA:  Vannucchi, Celjak, Sabato, Mezzavilla, Morero, Sosa, Marras, Nicco [79. Vitofrancesco], Bocalon [62. Marconi], Branca, Iunco [68. Fischnaller]. A disp: Nordi, Picone, Sirri, Terigi, Cittadino, Loviso  All: Gregucci Angelo Adamo
Ammoniti:  53. Dalla Bona [M]; 58. Bocalon [A]; 63. Marconi [A]
Angoli: 3-1  Recuperi:  1 + 4



Gregucci alla vigilia del Mantova:  “Il calcio parlato non ha mai vinto”
by Paolo Baratto
Giornata domenicale di vigilia per l’Alessandria che nella giornata di domani,fischio d’inizio alle ore 20.00, farà visita al Mantova, quart’ultima forza del Girone A con 13 punti.
“Avversario motivato, organizzato. Partita vera, partita difficile”: questo ha voluto sottolineare Angelo Gregucci in una settimana di grande euforia in tutto l’ambiente alessandrino, calcistico e non. L’obiettivo è stato quello di resettare, e subito, il successo di Palermo, rituffandosi in un Campionato sempre più euilibrato e difficile. Il Cittadella ha vinto, espugnando il campo del Pordenone, 2-3, rafforzando la leadership in vetta al Girone A.
Per quanto riguarda la formazione di domani sera, la seduta di rifinitura, come di conseueto, post conferenza stampa, ha dato modo al tecnico di San Giorgio Ionico, di sciogliere i dubbi a riguardo all’undici da schierare, eccezion fatta per Boniperti, tutti abili e arruolabili per Mantova.
Si va verso alcune variazioni di formazioni rispetto alla gara di Coppa Italia: Morero riprenderà il suo posto al centro della difesa, confermati Sosa e Celjak, probabile l’utilizzo di Manfrin a sinistra con Sabato in panchina. A centrocampo sembra essere Loviso in destinato ad accomodarsi in panchina, con il trio Nicco-Branca-Mezavilla in rampa di lancio. In attacco sarà Bocalon a riprendersi il posto al centro dell’attacco, con sugli esterni tre giocatori, Marras, Iunco e Fischnaller a contendersi due maglie da titolare. Ricordiamo che l’unico giocatore della rosa, attualmente in diffida, e quindi a rischio squalifica è Sirri.
Il prossimo impegno di Campionato, sarà sabato 12 dicembre ore 17,30, Alessandria-Sudtirol, ultima gara casalinga dell’anno solare dell’Alessandria, tra le mura amiche




Palermo 2 Alessandria 3: Orgogliosi di VOI
by Paolo Baratto
Per una volta, mi vogliono togliere i panni del giornalista e fare quello dell’alessandrino. Orgoglioso di voi, questo mi sento di dire a tutti: dal Presidente Luca Di Masi al magazziniere Gianfranco Sguaizer, senza saltare nessuno dei protagonisti, è la vittoria di tutti, insperata, inimmaginabile, alla vigilia, ma per questo, più bella e più gustosa.
L’Alessandria non solo ha vinto ma ha anche convinto, giocando bene, stando sempre compatti, corti, senza farsi sopraffare dall’avversario. I primi dieci minuti sono stati traumatici per il Palermo: sotto di un gol dopo 10’ e sotto di un uomo per l’espulsione di Vasquez, a causa di una gomitata a palla lontana a Sirri. Il Palermo ha denotato problemi forse prima mentali che di gioco, con l’avvicendamento in panchina il quale non ha ancora dato i frutti sperati, ricordiamo la presa di posizioni di molti senatori dello spogliatoio pro Iachini.  
L’Alessandria è stata ben messa in campo dal primo all’ultimo minuto, diverse le palle gol create, pochi i rischi subiti, il primo tiro in porta della squadra di Ballardini lo ha effettuato Trajkovski al 55’, quando ha accorciato le distanze. 
Grandi tutti i giocatori in campo, ottimo Sabato sempre puntuale e attento nei suoi interventi, Sosa giganteggia in mezzo, Loviso è un leone, Nicco è la bella copia del giocatore visto sabato contro la Giana Erminio, Marconi ha il merito di saper capitalizzare al massimo l’unica palla gol che ha. Molto mobile Marras, i suoi continui tagli spesso sono una spina nel fianco degli avversari. Tutti ampiamente promossi, tutti ci hanno fatto vivere un pomeriggio indimenticabile. 
I sedicesimi di finale sono superati, ora l’appuntamento e a “Marassi” contro il Genoa, al cospetto di un’altra squadra di Serie A, al cospetto di un pubblico gemellato con quello grigio, al cospetto di un altro palcoscenico importante di Serie A, per scrivere un’altra pagina, importante e convincente perchè questa squadra non vuole più fermarsi.
PALERMO – ALESSANDRIA 2-3
Al 3’ l’Alessandria si è portata in vantaggio, fallo in area di rigore commesso da Rispoli e il direttore di gara ha assegnato il calcio di rigore: Loviso ha spiazzato Colombi per il vantaggio dei grigi. Al 13’ tiro di Rispoli, contrastato in maniera corretta da Iunco e pallapreda di Vannucchi. Al 22’ il Palermo rimane in dieci uomini per l’espulsione di Vasquez, il capitano, reo di una gomitata a Sirri.  Al 23’ il raddoppio dell’Alessandria, grande lancio di Niccoo per Marconi che, giunge solo davanti a Colombi e lo fredda con un destro potente sotto la traversa.  Al 27’ sinistro di Marras, dal limite dell’area,  e parata a terra di Colombi. Alessandria, vicina alla terza rete, con Nicco, servito da Marras con un filtrante rasoterra basso ma il tiro è debole, facile presa di Colombi. Assist in profondità di Sabato, Branca conclude, con un sinistro incrociato, palla a lato.
Al 55’ il Palermo ha ridotto le distanze: errore in un colpo di testa di Sosa, palla a Quaison che serve in diagonale, a destra, Trajkovski che, di destra, supera Vannucchi. Al 60’ vicino alla rete del pareggio il Palermo: assist di Gilardino, sponda aerea per Trajkovski, piatto destro, palla sul palo esterno. Al 62’ destro a giro di Fischnaller, palla alta sopra la traversa. 
Al 66’ cross di Bocalon, per Fischnaller, palla alta. Al 69’ annullata la rete a Bocalon, per fuorigioco, giustamente. Al 71’ destro incrociato di Bocalon, parata un tuffo, di Colombi. Al 72’ destro a giro sul secondo palo di Fischnaller, vola Colombi a respingere. All 81’ la terza rete dell’Alessandria con un destro fulimante dal limite dell’area con Nicco. All’83 l’Alessandria è rimasta in dieci uomini, espulso Sabato che ha impedito una chiara occasione da rete, ai danni di Trajkovsky. 
Sulla susseguente punizione il Palermo accorcia le distanze con Gilardino abile a sfruttare una respinta, corta, del portiere Vannucchi.



Lega Pro: Le designazioni arbitrali
by Paolo Baratto
Nel primo pomeriggio odierno, sono state diramate le designazioni arbitrali per il quindicesimo turno di Lega Pro, Girone A, in programma tra sabato 5 e lunedì 7 dicembre.
Cremonese vs Giana Erminio (sab ore 20.30): Stefano Giovani di Grosseto (Li Volsi-Trovatelli)
Lumezzane vs Bassano Virtus (sab ore 15): Vincenzo Valiante di Nocera Inferiore (Lenarduzzi-Sartori)
Padova vs AlbinoLeffe (sab ore 15): Giovanni Nicoletti di Catanzaro (Pancioni-Cecchi)
Pordenone vs Cittadella (sab ore 15): Andrea Morreale di Roma 1 (Vono-Tribelli)
Sudtirol vs Pro Patria (sab ore 17.30): Daniele Viotti di Tivoli (Scarpa-Salvatori)
FeralpiSalò vs Cuneo (dom ore 15): Silvia Tea Spinelli di Terni (Bercigli-Donvito)
Reggiana vs Pavia (dom ore 17.30): Antonello Balice di Termoli (Benedettino-Rabotti)
Renate vs Pro Piacenza (dom ore 17.30): Riccardo Annaloro di Collegno (Loni-Berti)
Mantova vs Alessandria (lun ore 20): Federico Dionisi di L'Aquila (Vecchi-Dessena)
Sono state pubblicate anche le decisioni del giudice Sportivo per quanto riguarda il turno di Campionato  appena trascorso: il solo Pederzoli (Pordenone) è stato fermato per un turno.



La bufala di Roma - Atalanta
by Paolo Baratto
Dal pomeriggio di domenica, giorno della gara Roma-Atalanta, imperversa sui siti web la foto di una steward, dello stadio Olimpico di Roma, che perquisisce una bambina di tre anni all’entrata;  la gogna mediatica che si è abbattuta sulla ragazza in servizio e su tutta la categoria della sicurezza degli stadi è stata prematura, poiché i fatti sono andati ben diversamente da come descritti da tanti colleghi di ogni tipologia di testata. 

Da “Il Messaggero” a “La Gazzetta dello Sport”, fino a “La Repubblica”, tutti i colleghi si sono affrettati a battere la notizia con titoloni altisonanti che richiamavano al terrorismo. 
La Gazzetta titolava: “Paura Attentati all’Olimpico, perquisiti anche i bambini” e “Olimpico, perquisiti i bimbi. Ecco la paura dopo Parigi”. Il Messaggero si è limitato a rettificare l’iniziale “Bambina perquisita all’Olimpico durante Roma-Atalanta”, aggiungendo “Ma era un gioco”. Infine La Repubblica che ha rimosso il pezzo “Allarme terrorismo, prima di Roma-Atalanta perquisita anche una bambina”. Insomma, tutte testate autorevoli che si sono dimenticate di “controllare la fonte”, una cosa da poco. Interpretare una foto e cavarci un pezzo sensazionalistico, non è propriamente fare informazione.
La realtà dei fatti è molto più semplice di quanto sembri, la bimba di tre anni con la sua famiglia si reca allo stadio. La steward ed altri suoi colleghi in servizio, secondo le norme di sicurezza degli impianti e le disposizioni anti terrorismo, procedono a perquisire i genitori, sotto la visione delle forze dell’ordine. La bambina per imitare i genitori e sentirsi “come i grandi” chiede “pure a me!”. La steward sta al gioco. 
La notizia sensazionalistica non c’è, quello che c’è è solo accettazione delle norme da parte di due normali utenti dello stadio e un simpatico siparietto. E’ dovuto intervenire il padre della bimba sui social network, per fermare quella che in poche ore, era diventata il simbolo dell’indignazione del web verso gli steward.
Alimentare indignazione verso una categoria di lavoratori pagati qualche decina di euro per molte ore di lavoro, peraltro in un posto come lo stadio Olimpico di Roma a volte molto che in tempo di attentati potrebbe essere preso di mira, lo trovo quantomeno fuori luogo. 
Non è la prima volta che si tenta di screditare il lavoro di ragazzi e ragazze, di tutti gli stadi d’Italia, che con abnegazione ad ogni evento cercano di mantenere l’ordine e soccorrere se necessario i tifosi, in strutture che arrivano a ospitare anche 60mila persone. 
Il monito principale di chi vuole fare il giornalista deve essere sempre quello di verificare la fonte delle informazioni, per evitare di creare situazioni, spiacevoli, per evitare di mettere le persone coinvolte, nella situazione infelice di dover smentire, le eventuali bufale, per le quali sono stati chiamati in causa.
Gli stewart ne escono, alla fine, felici, dopo che per qualche ora il loro lavoro è stato pesantemente criticato, sul web; sarebbe bello ora che le testate giornalistiche nazionali, si prodigassero nello scrivere alcune righe nelle quali chiariscono questo spiacevole equivoco. Con la speranza che non si verifichi più, con la speranza che si impari dagli errori commessi.



Cittadella ok, Feralpisalò sempre più protagonista
by Paolo Baratto
La capolista Cittadella  non ha fallito sconfiggendo la Reggiana con il punteggio di 2-1; gli ospiti sono alla terza sconfitta in quattro gare disputate:  Litteri al 10’ e Iori al 37’ le reti della squadra di Venturato, per la Reggiana è andato a segno Nolè.  Con i gol siglati da Cavalli e Ruggiero, seconda vittoria consecutiva del Cuneo, di Iocolano, che ha superato il Lumezzane 2-0.
2-2 al “Fortunati” per il Pavia contro il Mantova: si è chiuso un novembre difficile per la squadra di Marcolini che non ha vinto nemmeno una partita: al 29’ padroni di casa avanti con un bel colpo di testa di Marino su calcio d’angolo, al 39’ Ruopolo è stato bravo a sfruttare una indecisione della difesa di casa, realizzando il momentaneo pareggio; al 43’ Ferretti, di sinistro, con un rasoterra dal limite dell’area ha superato il portiere avversario, sull’angolo opposto. Nella ripresa ci ha pensato Ungaro a riportare la sfida in parità. 

A Bolzano è 1-1 tra Sudtirol e Cremonese: vantaggio della squadra di Pea al 61’ con la rete di Brighenti, che ha corretto a rete un corner battuto da Maiorino. Al 73’ il pareggio della squadra di Stroppa con Gliozzi che ha spiazzato Ravaglia e ha definito la sfida in parità. Identico risultato a Piacenza tra la Pro e il Bassano: terzo pari consecutivo per la squadra di Sottili che si è portata in vantaggio con un rigore di Iocolano al 62’, all’82’ il pareggio dei padroni di casa con un colpo di testa di Bini, realizzato su cross, dell’ex grigio, Rantier.
L’unico 0-0 della giornata si è materializzato a Busto Arsizio dove Pro Patria e Padova si sono divisi la posta in palio.
Preziosa vittoria dell’Albinoleffe in chiave salvezza, è stato sufficiente il gol realizzato da D’Iglio per sconfiggere il Renate. La corsa della Feralpisalò continua e ora la formazione di Diana è a soli due punti dal Cittadella: Allievi e Romero hanno regalato la vittoria ai bresciani, nel primo tempo si era portato in vantaggio il Pordenone.
13^ GIORNATA 
Albinoleffe - Renate 1-0 
Alessandria - Giana Erminio 1-0 
Cittadella - Reggiana 2-1 
Cuneo - Lumezzane 2-0 
Feralpisalo' - Pordenone 2-1 
Pavia - Mantova 2-2 
Pro Patria - Padova 0-0 
Pro Piacenza - Bassano 1-1 
Sudtirol - Cremonese 1-1 
CLASSIFICA: Cittadella 26 punti; Alessandria, Feralpisalo' 24; Pavia 22; Bassano, Cremonese 21; Sudtirol, Reggiana 20; Cuneo, Pordenone 19; Giana Erminio 17; Pro Piacenza, Padova 15; Lumezzane, Mantova 13; Albinoleffe 11; Renate 9; Pro Patria 3.
Paolo Baratto


Alessandria: battuta la Giana e per Bocalon sono otto
by Paolo Baratto
Le vittorie, forse, più belle sono quelle dove la squadra non gioca bene, appare lenta, compassata e fuori dagli schemi, ma basta un colpo di testa, decisivo, al momento giusto, per far girare la partita a favore o no di una squadra. L’Alessandria è stata questa nel pomeriggio casalingo contro la Giana Erminio. I grigi non hanno mai corso particolari rischi la difesa è apparsa attenta, ben schierata in campo comandata da un Vannucchi sempre più padrone della porta grigia. 
foto di Marcello Casarotti/TuttoLegaPro.com


Il primo tempo non è’ stato certamente per i palati fini, squadre che commettono tatnti errori in fase di 
impostazione, le difese la fanno da padrone. Dopo 6’ è stato Bocalon a rendersi pericoloso per primo con un diagonale, di destro, respinto da Sanchez. Poi la noia la fa da padrone  e si arriva all’intervallo senza sossulti particolari. Le squadre rientrano in campo e subito Gregucci toglie Nicco per inserire Loviso e il centrocampo ne trae sicuramente giovamento: è cosi che al 52’ Bocalon, sfrutta un assist al bacio di Fischnaller, per insaccare alle spalle di Sanchez. I grigi sono bravi da qui in avanti a non corrono grossi pericoli e a gestrire bene il vantaggio, alcune occasioni per raddoppiare le avrebbero ma non arriva il raddoppio.  

Alessandria in campo con la consueta divisa: maglia grigia e pantaloncini neri, calzoncini grigi. Giana Erminio in completa tenuta rossa.
Al 6’ assist, in diagonale di Mezavilla, per Bocalon che conclude, di prima, di destro parata di Sanchez. Al 10’ bella azaione in velocità dei grigi, palla a Marras, che di sinistro, conclude fuori. Al 12’ sinistro rasoterra, teso, di Rossini parata di Vannucchi, in due tempi.  Al 14’ da calcio d’angolo, palla alta che staziona in area di rigore, rovesciata diagonale di Mezzavila, parata di Sanchez. Al 21’ Rossini, giunge solo davanti a Rossini, destro secco ma è bravissimo Vannucchi a respingere. Al 31’ palla gol per l’Alessandria con colpo di testa di Nicco da ottima posizione, palla alta. Al 35’ destro di Fischnaller, a giro, palla fuori. 
Al 3’ sinistro di Marras, dal limite dell’area, palla alta. Al 49’ sinistro in diagonale di Bruno, Vannucchi respinge in angolo. Al 52’ il vantaggio dell’Alessandria con l’ottavo gol della stagione siglato da Riccardo Bocalon: cross dalla sinistra di Fischnaller, di esterno destro, testa di Bocalon, solo in area e palla alle spalle di Sanchez. Al 54’ colpo di testa di Fischnaller, su cross di Loviso, da ottima posizione, palla alta. Al 74’ sinistro di Augello con  palla che finisce sull’esterno della rete. Pericolosa punizione della Giana al 82’ respinta dalla barriera apparsa troppo vicina; All’88’ colpo di testa di Mezavilla, palla alta.
ALESSANDRIA: Vannucchi, Celjak, Manfrin, Mezavilla, Morero, Sosa, Marras, Nicco [46. Loviso], Bocalon [85. Marconi], Branca, Fischnaller [55. Iunco]. A disp: Varesio, Picone, Sirri, Terigi, Cittadino,  Sabato. All: Gregucci Angelo Adamo
GIANA ERMINIO: Sanchez, Perico, Solerio [74. Capano], Pinto, Polenghi, Montesano, Rossini [84. Romanini], Grauso, Bruno, Gasbarroni [43. Perna], Augello. A disp: Dini, Sosio, Costa, Bonalumi, Sanzeni, Brambilla, Marotta. All: Albè 
ARBITRO: Pillitteri (Palermo) [Magri, Spreafico
AMMONITI: 80. Marras [A]; 82. Sosa [A]; 88. Romanini [G]   ANGOLI:  8-5  RECUPERI: 1 + 4
SPETTATORI:  965 paganti, 1.131 abbonati




Lega Pro, designazioni arbitrali tredicesima giornata

by Paolo Baratto

Alessandria – Giana Erminio, sabato ore 15.00 Luigi Pillitteri di Palermo (Magri – Spreafico)

Cittadella – Reggiana, sabato ore 20.30 Marco Piccinini di Forli (Lacalamita - Angotti)

Cuneo – Lumezzane, sabato ore 15.00 Andrea Giuseppe Zanonato di Vicenza (Argento – Guddo )

Pavia – Mantova sabato ore 15.00 Daniele Paterna di Terni (Rossi - Imperiale)

Pro Piacenza – Bassano Virtus sabato ore 14.00 Livio Marinelli di Tivoli (Bologna – Graziano)

Pro Patria – Padova sabato ore 17.30 Francesco Catona di Reggio Calabria (Cartaino – Lombardo)

Feralpisalò – Pordenone domenica ore 17.30 Matteo Marchetti di Ostia Lido (Rossi – Fusco)

Sudtirol – Cremonese domenica ore 15.00 Vittorio di Gioia di Nola (Zanardi - Margheritino)

Albinoleffe – Renate domenica ore 17.30 Luca Detta di Mantova (Saccenti – Baldelli)

Il martedi è anche la giornata di decisioni del Giudice Sportivo in merito al turno di Campionato appena trascorso, questi i provvedimenti applicati:

Calciatori Espulsi: una giornata Cruz (Lumezzane); Favalli (Padova)

Calciatori non espulsi: Pisani (Pro Patria); Mladen (Sudtirol); Biraghi (Giana Erminio); Scrosta (Mantova)

Ammenda di 1.500 euro per il Lumezzane: perchè al termine della gara persone riconducibili alla società assumevano comportamento offensivo verso gli ufficiali di gara e gli addetti federali.

Entra in diffida, per l’Alessandria Calcio, Alex Sirri, al suo quarto cartellino giallo, alla prossima ammonizione scatterà la squalifica.  




Bagarre nelle zone alte
by Paolo Baratto
Alessandria Calcio: la squadra di Gregucci ha un punto in più rispetto a quella di Luca D’Angelo, a parità di gare disputate: 21 a 20.
La dodicesima giornata del Girone A di Lega Pro ha visto la disputa di  due scontri diretti : al “Tombolato” il Cittadella fa 1-1 con il Bassano: vantaggio realizzato da Davì allo fine del primo tempo; il pareggio  della capolista con Pascali, su colpo di testa su azione d’angolo al 66’. E il già citato successo dell’Alessandria per 2 a 1 contro il Pavia  in rimonta.
La Feralpisalò di Aimo Diana ha ottenuto il terzo successo consecutivo in quel di Mantova, vittoria in rimonta: dopo il gol di Ruopolo al 10’ ecco le reti di Bracaletti e Romero  nella ripresa.
Pesante il k.o. interno della Reggiana, travolta dal Pordenone: ospiti in doppio vantaggio firmato da De Cenco e Filippini dopo soli 10’. Ne passano altrettanti e Arma aveva accorciato al 16’ e al minuto 19’ Bruccini si è presentato dal dischetto, ma la palla ha colpito la traversa; a segno  Pederzoli e ancora Filippini al 62’. Aveva subito solo 3 reti la difesa di mister Colombo, ora sono 7
Arriva nelle zone che contano anche la Cremonese che, grazie a Brighenti, è passata a Meda e ha fermato il Renate, dopo 3 risultati utili. 
Ancora in evidenza il Cuneo che ha subito reagito alla sconfitta interna ad opera del Pro Piacenza andando a vincere a Padova, scavalcando i veneti in classifica. Partita caratterizzata dall’espulsione di Favalli sul finire del primo tempo, dalla punizione ecco il gol di Rinaldi. Nella ripresa raddoppia Chinellato, prova a riaprirla Neto Pereira, ma il contropiede di Ruggiero la ha fissata sul 1-3.
Sono due gli 0-0 di giornata: Sesia ha fatto il suo esordio con un punto per l’Albinoleffe a Piacenza; la Pro Patria coglie il suo secondo punto a Gorgonzola, contro la Giana Erminio.
Nel girone A di Lega Pro a farla da padrone è la grande bagarre che si è creata in tutte le zone del Campionato: tra la prima, il Cittadella e l’Albinoleffe, penultimo, ci sono soltanto 15 punti. Dato relativo all’Alessandria Calcio: la squadra di Gregucci ha un punto in più rispetto a quella di Luca D’Angelo, a parità di gare disputate: 21 a 20.



Alessandria: tris al Pavia e turno superato
by Paolo Baratto
L’Alessandria, con un grande primo tempo, ha la meglio sul Pavia per 3-1 e si qualifica agli ottavi di Coppa Italia di Lega Pro, dove affronterà, data ancora da stabilire, la Cremonese allo stadio “Zini”.
I grigi sono autori di una grande gara: spessore, corsa e  palleggio, specie nel primo tempo dove arrivano le tre reti ad opera di Picone e Marconi, autore di una doppietta, era dal 14 febbraio, contro il Lumezzane che l’attaccante non segnava una rete. I grigi hanno avuto un approccio più deciso alla partita, ben posizionati in campo con l’inedita coppia offensiva Bocalon-Marconi. Vitofrancesco è autore di una gara di grande qualità, splendido il suo cross in occasione della terza rete realizzata da Marconi. 
Pronti via e partita giocata a centrocampo, le squadre si studiano fin quando al 18’ un errore, scivolata, di Martin, Picone bravo a crederci, porta palla avanti e conclusione in diagonale sul secondo palo, la palla sbatte sul palo interno ed entra alle spalle di Flory. Quattro minuti dopo occasione del pareggio per il Pavia con con Del Sante, solo davanti a Vanucchi, angola troppo il tiro e la palla esce alla sinistra di Vannucchi; l’Alessandria, da qui in poi sale in cattedra con la splendida punizione di Marconi, al 32’, e il centravanti si ripete, al 46’, sfruttando un gran cross di Vitofrancesco.  Nella ripresa i grigi calano, si abbassano, forse troppo, e il Pavia riesce ad alzare il baricentro, il gol degli ospiti arriva al 63’ con Del Sante, dopo la rete la punta si è macchiata con un brutto gesto nei confronti della tribuna. Soltanto al 73’ è chiamato all’intervento Vannucchi su destro di Grbac. 
I grigi scendono in campo con la consueta divisa: maglia grigia, calzoncini neri, calzoncini grigi; per il Pavia completo intero rosso con righe gialle sui lati.
Calcio d’avvio effettuato dal Pavia: al 6’ conclusione dal limite dell’area, rasoterra, di Buongiorno, palla a lato. Tiro di Nicco, dal limite dell’area, su passaggio rasoterra di Vitofrancesco, palla parata in due tempi di Flory. Al 15’ lancio di Marras per Bocalon, controllo di petto e conclusione fiacca, di destra, blocca Flory.  Al 18’ il vantaggio dell’Alessandria: Picone, sfrutta una scivolata di Martin, porta avanti palla e conclude con un diagonale che finisce alle spalle di Flory; occasione gol per il Pavia: al 22’ rimpallo che mette Del Sante solo davanti a Vannucchi ma il suo sinistro è fuori; al 26’ Vitofrancesco serve nel corridoio Bocalon che, tutto solo davanti a Flory, conclude addosso al portiere. Al 32’ la seconda rete dell’Alessandria con Marconi su splendido calcio di punizione dal limite che lascia immobile Flory. Al 45’ sinistro di Marras palla alta.
In avvio di ripresa è Bellazzini, da poco entrato in campo, a colpire la traversa con una conclusione di destro. Al 63 il Pavia accorcia con Del Sante che ha sfruttato una palla vacante in area di rigore, insaccando di testa.  Due minuti dopo è stato espulso il tecnico del Pavia Marcolini per proteste, su segnalazione del suo assistente. Al 73’ parata  di Vannucchi su tiro di Grbac dall’interno dell’area di rigore in diagonale; al 79’ cross dalla destra di Vitofrancesco e colpo di testa, in corsa, di Fischnaller ma Flory respinge il tiro, centrale. All’ 85 punizione di Vitofrancesco, colpo di testa di Marconi, in torsione, parata a terra di Flory. All’87 tiro effettuato da Biasi, in diagonale, bloccato da Vannucchi in presa bassa.
A fine gara Vitofranscesco ha dichiarato: “ Vincere aiuta a vincere, è sempre bello vincere, finalmente ho giocato una partita per 90’, sto abbastanza bene fisicamente. Nel secondo tempo il Pavia ha cambiato modulo, dovevamo gestirla un pò di più. Domenica sarà una partita ad alta tensione, chi è più forte vince”.
A fine gara Picone ha dichiarato: “sono molto contento per aver segnato ma soprattutto per la prestazione, abbiamo fatto una bellissima partita, nel primo tempo siamo andati forti e nel secondo eravamo un’pò stanchi, l’importante era vincere”.
A fine gara mister Gregucci ha detto: “ Archiviamo il passaggio del turno e pensiamo a domenica. Nella ripresa c’è stato un calo netto, la parziale giustificazione è che tanti non avevano il minutaggio dei 90; in questo momento in attacco non c’è tanta disponibilità. Nell’ottica di domenica sarà un’altra gara”. 
ALESSANDRIA – PAVIA 3-1 (18. Picone; 32. Marconi; 46. Marconi; 63. Del Sante)
ALESSANDRIA: Vannucchi , Picone, Manfrin, Ciitadino, Sirri, Sosa, Vitofrancesco, Nicco, Bocalon [63. Fischnaller], Marras, Marconi. A disp: Varesio, Celjak, Morero, Terigi, Sabato, Mezavilla, Branca,  Principe, Sabbione. All: Gregucci Angelo  Adamo
PAVIA: Flory, Cristini, Martin, Pavan, Sabato, Blasi, Cardin [46. Bonanni], Marchi [50. Bellazzini], Del Sante, Anastasia [64. Grbac], Buongiorno. A disp: Facchin, Siniscalchi, Abbate, Marino, Malomo,  Carraro, Cristini, Cesarini. All: Marcolini Michele
ARBITRO: Massimi (Termoli) [Graziano, Zinzi]

Espulso: l’allenatore del Pavia Marcolini, al 63’, per proteste.

Ammoniti:  24. Cristini [P]; 35. Marchi [P]; 48. Cittadino [A]; Del Sante [P]; 66. Morero [A]

Calci d’angolo: 0-1

Recuperi: 3 + 4  Spettatori: 395





Europeo 2016: tutte le qualificate
by Paolo Baratto
Con gli spareggi di ieri sera si sono definite le ventiquattro partecipanti al prossimo Campionato Europeo di Calcio che si disputerà in Francia nel prossimo giugno.
Il 12 dicembre è previsto il sorteggio che prevederà la suddivisione delle ventiquattro squadre in quattro urne, l’Italia sarà collocata in seconda fascia.
Ecco le quattro fasce:
Fascia 1: Francia, Spagna, Germania, Inghilterra, Portogallo, Belgio
Fascia 2: Italia, Russia, Svizzera, Austria, Croazia, Ucraina
Fascia 3: Repubblica Ceca, Svezia, Polonia, Romania, Slovacchia, Ungheria
Fascia 4: Turchia, Eire, Islanda, Galles, Albania, Irlanda del Nord
Essendo stata inserita in seconda fascia l’Italia dovrà essere sorteggiata con una squadra delle altre fasce, il che significa avere sicuramente una big del calcio Europeo, con al primo posto da evitare i Campioni del Mondo della Germania; in terza fascia sicuramente da evitare la Svezia di Ibrahimovic con Ungheria e la Slovacchia che sembrano avere qualcosa di meno di Repubblica Ceca e Polonia;  in quarta fascia attenzione a Turchia, Eire e Islanda, la più abbordabile appare l’Irlanda del Nord.  


Lega Pro: le designazioni arbitrali dell’undicesima giornata
by Paolo Baratto
Girone A:
Albinoleffe – Giana Erminio (domenica ore 15) Nicolò Sprezzola di Mestre (Marinenza-Solazzi)
Cittadella – Mantova (domenica ore 17,30) Armando Ranaldi di Tivoli (Scarpa-D’annibale)
Cremonese – Padova (domenica ore 14,30) Antonio Eros Lacagnina di Caltanisetta (Dessena-Vecchi)
Cuneo – Pro Piacenza (sabato ore 15.00) Giovanni Nicoletti di Catanzaro (Affatato-Locatelli)
Sudtirol – Renate (sabato ore 16)  Matteo Marchetti di Ostia Lido (Tribelli-Sartori)
Feralpisalò – Lumezzane (sabato ore 20,30) Simone Sozza di Seregno (Bresmes-Semperboni)
Pavia – Bassano (sabato ore 15.00) Stefano Giovani di Grosseto (Rossini-Lipizer)
Pordenone – Alessandria (domenica ore 15.00) Pasquale Boggi di Salerno (Marques-Lenarduzzi)
Pro Patria – Reggiana (sabato ore 14.30) Vincenzo Valiante di Nocera Inferiore (Pancioni-Cecchi)
Queste le decisioni del giudice sportivo dopo l’andamento delle gare della decima giornata:
Calciatori Espulsi, squalificati per una giornata: Bini (Pro Patria); Biraghi (Giana Erminio); heccucci (Albinoleffe)
Calciatori non Espulsi, squalificati per una giornata: Bonalumi (Giana Erminio)
Ammenda: 2000 alla Pro Piacenza per inibita presenza, nel recinto di gioco, di persone non autorizzate che allontanata assumeva atteggiamento irriguardoso e blasfemo nei confronti degli addetti federali.



Gli svincolati della prossima estate: ecco i possibili affari
by Paolo Baratto
Di questi tempi il mercato degli svincolati è diventato importante per le società calcistiche, una società come la Juventus ha costruito i suoi successi andando a prendere giocatori a parametro zero: si pensi ad Andrea Barzagli, pagato 300 mila euro perchè andava in scadenza di contratto dopo sei mesi, Andrea Prilo, Paul Pogba, Patrick Evra, Fernadno Lliorente, tanto per citare alcuni nomi. 
Fino a qualche anno fa i calciatori svincolati non venivano considerati, nessuno li voleva, erano ritenuti senza contratto in quanto non in grado di fornire prestazioni convincenti, non considerati in grado di fornire un contributo importante. 
Anche per il prossimo giugno la lista è lunga e piena di nomi davvero importanti e succulenti, è vero siamo ancora novembre il 30 giugno è ancora lontano, alcuni di questi calciatori potrebbero rinnovare, ma ad oggi sono liberi e se lo saranno ancora nella prossima finestra di mercato, a gennaio, le società saranno libere di trattare per la stagione successiva. 
Di occasioni, come detto, ce ne sono, ecco un elenco ruolo per ruolo:
Portieri: Handanovic, Marchetti, Mandanda, Victor Valdes, De Sanctis.  A parte gli ultimi due che stanno attraversando non un momento felicissimo della loro carriera, Handanovic aveva, fino a due anni fa, una quotazione di mercato, intorno ai venti milioni di euro; Marchetti e Mandanda hanno sicuramente meno blasone ma sono portieri di esperienza e in grado di dare determinate garanzie.
Difensori: ci sono tre Campioni d’Italia e Vice Campioni d’Europa con la Juventus: Evra, Barzagli e Caceres difficilmente partiranno tutti, sarà da valutare cosa intenderà fare la dirigenza bianconera. Van Der Wield, Matip, Tomovic e Marcos Alonso, potrebbero essere alternative interessanti; Terry, Mexes e Maicon rappresentano coloro i quali hanno una età non più giovanissima e una esperienza extraeuropea non è da escludere.
Centrocampisti: Banega è un giocatore su cui puntare, a occhi chiusi. Montolivo, Ben Arfa e Topal rappresentano giocatori di non primissimo piano ma importanti nell’economia di una stagione.
Attaccanti: Ibrahimovic e Lavezzi, bastano i nomi per infiammare le tifoserie di molte squadre; ancora incerto il loro destino anche se più che il Psg saranno loro stessi a decidere dove la prossima estate giocheranno. Carrillo, 24 anni, è un giocatore su cui fare un investimento. Di Natale, Toni sembrano a fine carriera mentre Totti rinnoverà ancora con la Roma, forse per l’ultima volta. 
Paolo Baratto




Scontro tra ricchi... e poveri..., chi vincerà?, 
Belgio vs Italia, di questa gara cosa ci resta? Il prestigio
Per la prima volta nella sua storia, l’Italia affronterà il Belgio in una situazione inusuale, mai vista prima: la selezione di Marc Wilmots, da qualche giorno è al vertice del ranking della Fifa, nonostante non abbia mai ottenuto delle affermazioni importanti in competizioni internazionali. 
Il blog vi propone un confronto, attuale, con la Nazionale Italiana  di Conte, mettendo a confronto i ventidue in campo che questa sera si sfideranno a Bruxelles. 
Se andiamo a spulciare quelli che sono i nomi dei protagonisti possiamo osservare che i nomi e il valore di mercato dei giocatori belgi valgono nettamente di più di quelli azzurri. 
Va detto, per dovere di cronaca, che l’Italia si presenterà con una formazione del tutto sperimentale: mancheranno Pirlo, Verratti, Insigne e Balotelli. Dall’altra parte al CT belga mancheranno Courtois e Mertens, ma il gruppo di giocatori a disposizione è assolutamente di livello internazionale. 
La domanda che sorge spontanea per entrambe le Nazionali è: quali sono i top player, che questa sera, saranno in campo? Nell’Italia sicuramente Buffon, Marchisio sugli altri i dubbi rimangono: ci mettiamo anche Bonucci? Nel Belgio invece Hazard, De Bruyne, Company, Benkete, parliamo di giocatori che militano in formazioni top della Premier League. 
Le motivazioni di  tale discrepanza di valore è da ricercare in tre fattori: organizzazione federale, progettazione e lavorare sui giovani. 
Non a caso, al recente Mondiale Under 17 la nazionale belga si è classificata al terzo posto ed è stata l’unica nazionale Europea ad arrivare in semifinale. L’amichevole di questa sera potrebbe essere d’aiuto per prendere spunto; ecco perché progettare e programmare dovrà essere l’obiettivo della Federazione nel prossimo futuro.
Ora il blog propone le formazioni questa sera in campo e, tra parentesi troverete il valore di mercato dei giocatori:
BELGIO (4-2-3-1): Mignolet (12); Alderwereld (15), Kompany (30), Vermalen (6), Vertonghen (19); Witsel (26), Naingollan (27); Hazard (70), Fellaini (20), De Bruyne (60); Benteke (35)
ITALIA (4-4-2): Buffon (2); Chiellini (15), Bonucci (26), Barzagli (3), Darmian (15); Candreva (27), Marchisio (30), Parolo (9), Florenzi (20); Eder (15), Pellè (11).
Il totale dice 332 milioni di euro il valore del Belgio;  173 milioni di euro il valore del’Italia.



Il punto sul girone A della Lega Pro
by Paolo Baratto
Il girone A della Lega Pro, come anche gli altri due, è ancora attualmente senza un vero leader, senza un padrone, senza una squadra ammazza campionato. Le alternanze in vetta continuano in una giornata dove nelle prime posizioni è stata soltanto l’Alessandria a vincere; sono cadute la Reggiana e il Bassano, hanno pareggiato Pavia, Cittadella. La Reggiana, prima di lunedi sera, era l’unica squadra a livello nazionale a non aver ancora perso una partita, tra tutte quelle professionistiche ma è anche quella che ha pareggiato maggiormente.
Proprio nel girone A la giornata appena trascirsa ha evidenziato che: Se la capolista Cittadella non è andata oltre al pareggio nella trasferta di Lumezzane (1-1),  se il Pavia fa lo stesso sul campo del pericolante Renate, gara terminata senza reti e il Bassano che in casa viene sconfitto dall'intraprendente Mantova, l'Alessandria che vince con fatica sulla Pro Patria nel primo tempo, ma nella ripresa crea diverse palle gol che andrebbero sfruttate meglio. Con difficoltà vince la Cremonese con il Pro Piacenza e al contrario vince in modo netto la Feralpi Salò in trasferta contro l'Albino Leffe, con l'esordio sulla panchina dei bresciani del nuovo tecnico Aimo Diana promosso dalla squadra Berretti. Vince l'Alto Adige che raggiunge il Pordenone (che pareggia) e lo stesso Feralpi. 
Con una classifica talmente corta che a oggi tutti si possono accreditare a qualsiasi obiettivo, con la consapevolezza che ancora ventiquattro gare attendono le squadre, sarà dura, per tutti, fino all'ultimo.
Paolo Baratto


Lega Pro: le designazioni arbitrali dell’undicesima giornata
by Paolo Baratto
Girone A:
Albinoleffe – Giana Erminio (domenica ore 15) Nicolò Sprezzola di Mestre (Marinenza-Solazzi)
Cittadella – Mantova (domenica ore 17,30) Armando Ranaldi di Tivoli (Scarpa-D’annibale)
Cremonese – Padova (domenica ore 14,30) Antonio Eros Lacagnina di Caltanisetta (Dessena-Vecchi)
Cuneo – Pro Piacenza (sabato ore 15.00) Giovanni Nicoletti di Catanzaro (Affatato-Locatelli)
Sudtirol – Renate (sabato ore 16)  Matteo Marchetti di Ostia Lido (Tribelli-Sartori)
Feralpisalò – Lumezzane (sabato ore 20,30) Simone Sozza di Seregno (Bresmes-Semperboni)
Pavia – Bassano (sabato ore 15.00) Stefano Giovani di Grosseto (Rossini-Lipizer)
Pordenone – Alessandria (domenica ore 15.00) Pasquale Boggi di Salerno (Marques-Lenarduzzi)
Pro Patria – Reggiana (sabato ore 14.30) Vincenzo Valiante di Nocera Inferiore (Pancioni-Cecchi)
Queste le decisioni del giudice sportivo dopo l’andamento delle gare della decima giornata:
Calciatori Espulsi, squalificati per una giornata: Bini (Pro Patria); Biraghi (Giana Erminio); heccucci (Albinoleffe)
Calciatori non Espulsi, squalificati per una giornata: Bonalumi (Giana Erminio)
Ammenda: 2000 alla Pro Piacenza per inibita presenza, nel recinto di gioco, di persone non autorizzate che allontanata assumeva atteggiamento irriguardoso e blasfemo nei confronti degli addetti federali.



Derby Roma – Lazio: le curve deserte una tristezza
by Paolo Baratto
Lo sciopero messo in atto dalla due tifoserie di Roma e Lazio domenica scorsa in occasione dell’ultimo derby, non può e non deve passare come un episodio isolato. 
La tensione manifestata alla vigilia, le paure e i timori per le possibili infiltrazioni di tifoserie provenienti dall’estero e alla fine nessuno si è visto, nessuno si è presentato, le curve sono rimaste vuote e allo stadio vi era la miseria di 11663 paganti ai quali si sono aggiunti, in parte, i 23590 abbonati giallorossi. Si è toccato il record negativo della storia della stracittadina della Capitale causato dallo sciopero delle curve: sia quella della Lazio che della Roma. 
E’ stato il derby del silenzio, forse, il più brutto della storia dal punto di vista del sito. L’evento che era blindatissimo, si è chiuso senza feriti, senza scontri e con il Daspo per cinque tifosi. 
All’alba ci sono state delle perquisizioni a casa di alcuni ultrà giallorossi e biancocelesti, considerati i più attivi dal punto di vista del tifo organizzato. 
Nessuna manifestazione di protesta contro il Prefetto Gabrielli da entrambe le frange di tifosi, colui che ha dato l’ok alle nuove misure di sicurezza considerate come indigeste ai componenti dei settori più caldi del tifo organizzato. 
Più che un derby è sembrato di assistere ad un’opera teatrale. 


Il punto sulla Serie A: Fiorentina espugna “Marassi” e va in testa con l’Inter
by Paolo Baratto
La Fiorentina di Paulo Sousa va a vincere allo stadio “Marassi” di Genova per 0-2 conquistando tre punti che le consentono di agganciare l’Inter in vetta al Campionato di Serie A: le reti della vittoria portano la firma di Ilicic su rigore al 10’ e di Kalinic al 50’ in un match senza storia dove i viola hanno tenuto molto bene il campo senza mai correre grossi rischi.
Nell’anticipo delle 12,30 all’Inter è sufficiente una rete di Kondogbia per avere la meglio sul Torino di Ventura e mantenere cosi la prima posizione in classifica. 
Il  Derby della Capitale sorride alla Roma di Rudi Garcia che ha sconfitto per 2-0 la Lazio, un gol per tempo realizzati da Dzeko su rigore, nel primo tempo e da Gervinhio, nella ripresa. Vittoria meritata della Roma al cospetto di una Lazio ancora apparsa sottotono.
Tris in rimonta per la Juventus che va a vincere per 1-3 al “Castellani”: vantaggio di Maccarione al 19’ per i padroni di casa; pareggio di Mandzukic al 32’, Evra al 38’ e definitivo tris ad opera di Dybala. Secondo vittoria consecutiva in trasferta per i ragazzi di Allegri. 
Sassuolo vince contro il Carpi grazie al gol di Sansone al 28’: non giova, agli ospiti, il ritorno in panchina di Castori; la gara è stata spezzettata da parecchi falli. Un gol di Gilardino permette al Palermo di sconfiggere il Chievo e di scavalcano il classifica. Pari 2-2 tra Frosinone e Genoa: Pavoletti porta avanti gli ospiti al 6’; Blanchard al 31’ agguanta il pareggio; Diakite porta avanti la squadra di Stellone al 38’. Gapke al 75’ porta il risultato sul pari al 75’.
Gonzalo Higuain, ancora lui, decide il match delle 18,30 tra Napoli-Udinese: partenopei al terzo posto e il San Paolo si conferma un fortino inespugnabile, negli ultimi 13 match disputati Insigne e compagni hanno  realizzato 33 reti e ne hanno subite appena 3.  
Ora la Serie A si ferma per gli impegni della Nazionale di Conte è ritornerà in campo Sabato 21 novembre alle ore 18 con Bologna- Roma alle 18 e Juventus-Milan alle 20.45
CLASSIFICA:
Fiorentina, Inter 27; Roma 26; Napoli 25; Sassuolo 22; Milan 20; Juventus,Atalanta, Lazio 18; Sampdoria 16; Torino 15; Palermo, Empoli 14; Chievo, Genoa, 13; Bologna, Udinese 12; Frosinone 11; Verona, Carpi 6



foto:lettera43.it
by Paolo Baratto
Italia: Conte ne convoca 28Per il doppio impegno, entrambe amichevoli, Antonio Conte attende conferme e indicazioni per la sua Italia in vista del prossimo giugno, quando si disputerà in Francia il Campionato Europeo. Oggi è stata la giornata dedicata alla diramazione della lista dei convocati per le due amichevoli che attendono gli azzurri contro Belgio e Romania.

Nessuna particolare novità di rilievo nella scelta dei giocatori, Conte cerca di cementare, sempre di più, il gruppo in vista della prossima rassegna iridata, alcuni giocatori dovranno cercare di mettere in mostra per riuscire a mettere il Commissario Tecnico in difficoltà. Nella lista non compare la punta del Sassuolo Domenico Berardi che è rimasto nell’Under 21 di Luigi Di Biagio.
Torna convocato Stefano Okaka, capocannoniere dell’Anderlecht. Marchisio, rientrato dall’infortunio e Cerci; quattro sono i portieri convocati e cinque giocatori militanti nei campionati stranieri: El Shaarawy (Monaco), Sirigu (Psg), Pellè (Sunderland), Darmian (Manchester United) e come detto Okaka.
Di seguito la lista dei convocati:
PORTIERI:
Buffon, Padelli, Perin, Sirigu
DIFENSORI:
Acerbi, Antonelli, Astori, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Darmian, De Sciglio, De Silvestri 
CENTROCAMPISTI:
Bonaventura, Candreva, Cerci, El Shaarawy, Florenzi, Giaccherini, Marchisio, Montolivo, Parolo, Soriano
ATTACCANTI: 
Gabbiadini, Eder, Okaka, Pellè, Zaza




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