Intervista al Presidente del USD Castellazzo Calcio Cosimo Curino
Un Presidente
dalla grande personalità.
by Federica Ghisolfi
1) Descrivimi
la tua carriera calcistica
Ho giocato a Castellazzo fino alla Seconda
Categoria, dal 1982 al 1984 ho allenato in Seconda e Prima Categoria, negli
anni 1985-1986-1987.
Confermato mister Merlo, perché è un bravo mister e
perché abbiamo fatto, un grande campionato nella stagione 2016-2017.
3) Come
mai la tua scelta di fare il presidente è caduta sul Castellazzo?
Sono fondatore di questo Castellazzo,nato nel 1982,
dove ho giocato dall’82 all’84, dalla Terza alla Seconda Categoria, e ho
allenato in Seconda e Prima Categoria.
4) Cosa
significa per te il Castellazzo?
Il Castellazzo è una parte di me, gli ho dedicato 35
anni della mia vita.
5) E’
difficile fare calcio a Castellazzo?
Fare calcio a Castellazzo è da sempre una
soddisfazione enorme, data soprattutto dai risultati ottenuti negli anni,
passando dalla Terza Categoria, all’attuale Serie D.
6) Come
vedi il vostro girone?
Il nostro girone è bellissimo e difficilissimo, noi
siamo contenti così, qualunque sarà il risultato alla fine della stagione, non
penso avremo altre occasioni, di fare un campionato così importante, con così
tante società prestigiose.
7) Quali
sono le aspettative per questa stagione?
Le aspettative per questa stagione, per quanto
riguarda i risultati,è accettare tutto quello che otteniamo sul campo,oltre nel
impegnarci nel fare bella figura, portando società così importanti, a giocare a
Castellazzo, nel nostro piccolo stadio.
8) Vi
aspettavate un avvio di stagione così difficile?
Sicuramente ci aspettavamo un avvio così difficile,
in un campionato così importante.
9) Per
quanto riguarda il settore giovanile quali sono le vostre ambizioni?
L’ambizione del nostro settore giovanile, è di
vedere tanti bambini,tutti i giorni al campo che si divertono a giocare
imparando sani valori, tutto il resto è in più.
10) Come
vedi il calcio a livello dilettantistico?
Il calcio a livello dilettantistico è sicuramente
più sano, a parer mio, di quello a livello professionistico in cui, soprattutto
ultimamente, si sta perdendo ciò che è il calcio veramente cioè, uguaglianza,
rispetto e sportività.
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