Il Distretto Sanitario Alessandria Sud al quartiere Cristo, è a rischio chiusura

by, Cristina Saracano

Alessandria: Dopo l'Interpellanza al Sindaco presentata alcuni giorni fa, ieri mattina conferenza stampa di Paolo Berta, capogruppo PD, Vittoria Oneto, vice capogruppo PD e Renzo Penna di Sinistra Italiana, per una problematica che interessa la nostra città: il Distretto Sanitario di Alessandria Sud, quartiere Cristo, è a rischio chiusura o, comunque, a funzionamento ridotto.

La struttura, aperta il 12 novembre 2005 nei locali della ex fabbrica Imes ha incontrato in questi anni un largo consenso da parte dei cittadini: il quartiere Cristo è molto popolato, conta circa 20.000 abitanti, ai quali si aggiungono quelli di alcuni sobborghi limitrofi, circa 5.000 persone e si trova in una zona periferica di Alessandria, quindi è più agevole per i residenti raggiungere un distretto sanitario in zona, invece di doversi recare in ospedale o al poliambulatorio Patria, ubicati ad alcuni chilometri di distanza.

Paolo Berta ha spiegato come si sia ridotto negli ultimi tempi il funzionamento del presidio sanitario di Alessandria Sud: prima questo vantava tre dentisti, un ginecologo, personale infermieristico ed era in embrione l’apertura di un’assistenza per diabetologia e cardiologia, attualmente il personale si è ridimensionato nel numero e nel tempo di presenza a svantaggio anche dell’Ospedale Civile e in particolare del Poliambulatorio Patria che fatica a gestire una maggiore mole di lavoro.

La prevenzione sul territorio è diventata molto complessa da gestire, la situazione sta divenendo invivibile perché in parecchi momenti della giornata non si riesce a smaltire in maniera efficiente l’enorme afflusso di pazienti provenienti anche da Alessandria Sud (quartiere Cristo e sobborghi limitrofi).

Renzo Penna chiede un nuovo potenziamento del distretto di Alessandria Sud: i locali sono adatti e vi possono confluire comodamente le persone che necessitano di cure, anche senza difficoltà di valicare barriere architettoniche, essendo tutti ubicati al piano terra.

Se non si giungerà a un accordo a breve, si rischierà di favorire la sanità privata, sostiene Vittoria Oneto, sempre che, aggiunge, i pazienti se la possano permettere, visti anche i tempi di crisi economica che sta esasperando moltissime famiglie alessandrine.

Renzo Penna, Paolo Berta e Vittoria Oneto, concordano sulla necessità di coinvolgere i Consiglieri regionali di tutti i partiti, in quanto la sensibilità in tema salute è trasversale e va condivisa.
La salute non ha colore politico, aggiunge Renzo Penna, fino a al momento in cui non bisogna fare scelte.

E noi tutti ci auguriamo che venga fatta la scelta giusta per non abbandonare una struttura che ha tanto da offrire a parecchi alessandrini.

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