Come combattere il rischio amianto in Italia: da Casale Monferrato le indicazioni al Governo

Oggi il lavoro nelle commissioni, domani il testo finale affidato al ministro Galletti
La conferenza governativa si svolge anche al teatro Municipale di Casale Monferrato.
da: http://www.lastampa.it/ Pubblicato il 24/11/2017

SILVANA MOSSANO CASALE MONFERRATO
Il Teatro Municipale, l’istituto dei licei Balbo e il Castello: sono i tre poli che accolgono oggi pomeriggio e domani mattina i lavori della «Conferenza governativa sull’amianto e le patologie correlate». È la terza che si svolge da quando, nel 1992, è entrata in vigore la legge che vietò la lavorazione e l’impiego di amianto in Italia. Casale Monferrato aveva fatto da apripista, non soltanto nelle lotte sociali, sindacali, ambientali e cliniche, ma anche amministrative: il primo provvedimento che inibì totalmente e tassativamente l’amianto fu l’ordinanza dell’allora sindaco Riccardo Coppo nel 1987. Nel territorio comunale, pesantemente colpito dalla lavorazione della fibra, il divieto iniziò con cinque anni di anticipo rispetto a tutta la nazione. 

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO  
Il programma della Conferenza di oggi e domani, redatto dalla presidenza del Consiglio dei ministri, con l’appoggio logistico del Comune e il sostegno dell’Associazione famigliari e vittime d’amianto, prevede l’apertura corale al Teatro Municipale oggi alle 14,30 con i saluti delle autorità e l’introduzione da parte del sottosegretario agli Affari regionali Gianclaudio Bressa. Seguiranno gli interventi del ministro per la coesione territoriale Claudio De Vincenti, del senatore Daniele Borioli, membro della commissione parlamentare per le malattie professionali, del presidente dell’Anci Marche Maurizio Mangialardi, del direttore generale del ministero della Salute Giuseppe Ruocco, del direttore generale dell’Inail Giuseppe Lucibello, dei segretari confederali della Cgil Maurizio Landini, della Cisl Angelo Colombini e della Uil Silvana Roseto, e della presidente dell’Afeva Giuliana Busto.


DOPPIO FILONE  
Alle 16,30 i lavori si articolano in due filoni. All’istituto Balbo, dove si trova l’aula multimediale sull’amianto, si svolgeranno i gruppi di lavoro tematici suddivisi per aree tematiche: ambiente, salute (in cui rientra la ricerca), e aspetti sociali e del lavoro. 
Alla stessa ora, al Castello, viene inaugurata la mostra «Le vie dell’amianto», aperta fino al 20 dicembre (sarà visitabile al sabato e alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19): è un percorso espositivo che illustra, in cinque capitoli, gli aspetti storici, letterari, geologici, tecnologici, medici e ambientali di questo minerale. L’allestimento, già ospitato a maggio e giugno a Torino, è stato realizzato dal Centro Interdipartimentale Scansetti dell’Università di Torino, dalla Società per il risanamento dell’ex miniera di Balangero, dal Museo regionale di scienze, con il contributo del ministero dell’Istruzione. 

SESSIONE PLENARIA  
Domani mattina, dalle 9 alle 13,30, si torna al Teatro Municipale per la sessione plenaria, con la sintesi delle varie sezioni specifiche e la stesura di un documento unitario da presentare al governo: sarà consegnato al ministro Gian Luca Galletti, che chiuderà i lavori della Conferenza sull’amianto. Il testo conterrà le indicazioni per finanziare gli interventi necessari a eliminare l’amianto (ancora diffuso in molta parte d’Italia) e a sostenere la ricerca di una cura indispensabile a guarire dalle malattie che la fibra causa. 


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