Un fiore
di fabrizio
centofanti
Certe volte, ti vengono in mente i fallimenti. Ti
chiedi come hai potuto compiere quel gesto, cosa ti ha spinto a pronunciare
quella frase, quale oscura energia ti ha travolto in eventi da cui oggi
fuggiresti. La vita è spesso un mistero inafferrabile, sul quale non abbiamo
potere.È bene non poter cambiare ciò che è stato, bere fino alla feccia il
calice del male, sentirne il sapore rivoltante, il bruciore che esplode nello stomaco
e ti toglie il respiro.I Padri parlavano del penthos, l’energia potente che si
oppone alle seduzioni del demonio, alla falsa bellezza del peccato. Il
pentimento ci connette alla natura originaria, ci espone alla Pasqua, alla
trasfigurazione che il Signore opera con la sua morte in croce. Il suo
drammatico, apparente fallimento ingloba ogni nostro insuccesso, le disfatte in
cui abbiamo ceduto agli attacchi del Nemico.Solo così, pensando agli errori del
passato, siamo investiti dal flusso dello Spirito, che inonda il terreno arido
di una natura corrotta dal peccato originale.Il Cristianesimo è bellezza, fiore
che sboccia nel deserto, come cantava il poeta, ops!, il profeta Isaia.
Commenti
Posta un commento
Grazie per il tuo commento torna a trovarci su Alessandria post