Per dispetto singolare mi son perso anco il maiale! (ovvero, muoia Sansone con tutti i Filistei) by, Agostino Pietrasanta

Agostino Pietrasanta
Questa me la raccontava mio nonno; per motivi anagrafici, io non sarei in grado di darne testimonianza. Il personaggio, come nome, faceva Gaetano Garau (fittizio) ed era arrivato in paese dalla Sardegna e precisamente dal Campidano. La popolazione locale, che non predicava l’accoglienza, lo aveva omologato ai propri usi e costumi, senza questione, tanto che, come a tutti gli altri, gli aveva affibbiato un soprannome “reale” e non fittizio (strarinom), “Badinein”. Gran lavoratore, praticava una curiosità singolare. Al calar del giorno, estate ed inverno e nelle altre stagioni, piovesse o nevicasse, col caldo più afoso e col freddo più rigido, si posizionava all’angolo del piazzale del centro, fino alle due della notte. Ovviamente è da precisare che, se in estate arrivava alla “guardiola” verso le 21, d’inverno faceva sosta dalle 17 circa. E di li non si muoveva, poteva sembrare una statua, tant’era la rigidità posta in essere.
Osservava silenzioso; espansivo per tutta la giornata, nel periodo dell’osservazione, una mummia senza aggettivi, se gli passavi accanto e lo salutavi, lui niente. Si avvolgeva in una mantellina con qualunque condizione metereologica e lasciava ben scoperti gli organi della vista. Conosceva evidentemente tutte le “miserie” della notte, ma nessuno ci faceva caso, anzi le mogli dell’abitato gli riservavano non poca gratitudine. Proprio davanti alla postazione di “guardia”, un’avvenente signora professava e “Badinein” involontariamente, diventava custode della castità coniugale; la signora non se l’aveva a male, si rifaceva con la clientela dei paesi confinanti.
Si dichiarava socialista e benché non facesse mistero di una buona dose di estremismo, non si era ancora accorto del Congresso di Livorno: sapeva, nonostante la scarsa alfabetizzazione che “divisi si perde” e non amava le virtù più gradite e praticate dalla sinistra, le divisioni.
Va precisato che si era alla fine degli anni venti del secolo scorso ed i fascisti più resistenti nel fare squadraccia, non gradivano che un socalista, per cinque ore d’estate e ben nove ore d’inverno, fosse a parte di qualche loro scorribanda. Gli intimarono così di interrompere la notturna osservazione, ma “Badinein” non se ne dette per inteso, tanto che alla fine, i locali chiesero ai camerati dei paesi vcini di provvedere: una notte fu prelevato, manganellato e trascinato al suo giaciglio.
Venne fuori così la sua singolare protesta. Possedeva un maiale di circa 24/25 miriagrammi (chi se ne intende sa che non si tratta di piccola cosa); gli legò attorno al corpaccione una fascia tricolore e con un robusto guinzaglio lo fece passeggiare per il centro abitato, sotto gli occhi esterefatti dei “villani”. Ogni tanto, accompagnava una scudisciata con uno sgangherato grido di “viva il fascio”, invitando la bestia a fare imitazione: “grida viva il fascio!”, “grida viva il fascio!” Ovviamente fu notato da tutti e una squadraccia di esagitati camerati lo rincorse e si appropriò del maiale, il quale per natura e costituzione non poteva correre. E buon per “Badinein” che i camerati si accontentarono della confisca, ma si sa, gli Italiani sono brava gente.
“Badinein” ci rimise il banchetto natalizio, ma si tolse il sassolino dalla scarpa, con la soddisfazione che glie ne derivò.
Voi direte che i miei accostamenti non sono praticabili, ma che volete farci, da alcuni giorni (ma anche prima) il caso mi rigira per la testa. Credo possa essere la conseguenza della mia osservazione dei comportamenti dei partiti e dei cespugli della sinistra o centro/sinistra italiana. Se uno propone una riforma, l’altro, in tempi reali, pone veto; se l’altro propone un intervento l’uno glie lo boccia in una sequela di frantumazioni che neanche lo spettacolo pirotecnico potrebbe pareggiare.
Sarà perché la sinistra ha tante idee, sarà perché la tradizione va rispettata, sarà perché l’identità che promuove la convergenza, viene bandita dal “diritto individuale” a fondar partito, ma intanto il risultato non cambia. Tuttavia quando si tratti di “baffetto” o interprete del “ragazzuolo” penso che il “dispetto singolare” o, se volete, la vendetta da…”fuoco già amico o compagno” faccia aggio su tutto quanto. Divisi si perde? E che importa: muoia Sansone con tutti i Filistei!





Commenti

Post più popolari