Le mie mani, Dario Menicucci


Le mie mani

Su questa pelle
scuri e indelebili
i segni del tempo,
minacciose ombre
come nubi grigie
nel cielo di notte.
Ricordo mio nonno
con le mani stanche
intrise di fatica
e poi di mia madre
operose ed esperte
che costruivano amore.
Ora guardo i miei palmi
e mi chiedo sgomento:
" E io cosa ho fatto?
Che dirò alla mia gente
se frugando le mie
le troverà nude e vuote?"
Non giocano più
a rincorrer la luce
i colori del sole,
la strada si è spenta
e la terra già odora
dei raggi di luna
stringo i miei pugni
provati e sconfitti
colmi di niente,
tra le dita soltanto
silenziosi rimpianti
e lacrime di vento
Dario Menicucci









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