Artiglieria, cyber-attacchi e propaganda. I fronti della nuova guerra in Ucraina

Nel Donbass filorussi ed esercito tornano a spararsi mentre Kiev bandisce la lingua russa L’accordo di Minsk non viene rispettato. L’Osce: manca la volontà politica di fare la pace
Pubblicato il 20/10/2017
FRANCESCA SFORZA INVIATA A KIEV
Da qualche giorno si è tornati a sparare anche di mattina nel Donbass, quel fazzoletto di terra dell’Ucraina orientale conteso dai russi delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk. La linea di contatto che separa le parti in guerra - stessa lingua, stesse abitudini, stesse reazioni – corre attraverso paesi come Kurakhova, Advinka, Debalt’seve, Starij Aidar, Mikolaivka, tutti piuttosto simili prima e tutti ugualmente disastrati oggi. «Mi sorprendo ogni volta della resilienza di queste persone – racconta uno dei membri della Special Monitoring Mission (Smm) dell’Osce, da poco tornato da lì –. Quelli che sono rimasti vivono quasi come nulla fosse, vanno al mercato, portano i figli a scuola, si vedono la sera per festeggiare un compleanno, e se a un certo punto c’è da scappare, scappano». Ma da qualche settimana la situazione è di nuovo peggiorata: le «undetermined explosions», esplosioni di natura non accertabile, prima cominciavano solo dopo le cinque del pomeriggio, adesso possono arrivare fino a 150 al giorno, iniziano presto e non finiscono mai.
 
Ma finché ci sono le violazioni come si fa a parlare di pace? Come si fa a dire che l’accordo di Minsk è «in via di implementazione?» Per essere una guerra, quella del Donbass è piuttosto strana: i vertici militari delle fazioni in lotta - Ucraina da una parte, Lugansk e Donetsk dall’altra, per interposta Russia - si parlano regolarmente in quello che in gergo si chiama «open channel», canale di comunicazione aperto. «Se decidono che non si spara, non si spara - dice ancora l’osservatore Osce - sembra che ci siano sempre le condizioni per una tregua definitiva, i territori sono molto ben controllati. Ma è una guerra molto politicizzata. E ora la situazione si sta di nuovo infiammando». ... continua su: http://www.lastampa.it/2017/10/20/esteri/artiglieria-cyberattacchi-e-propaganda-i-fronti-della-nuova-guerra-in-ucraina-i0AiDxRCrPGV4h5j2FlX6M/pagina.html


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