LA CHITARRA ITALIANA: Collezione Lorenzo Frignani

Presentazione Il liutaio Lorenzo Frignani inizia la sua attività professionale nel 1986 e si occupa di costruzione e
restauro di strumenti ad arco e a pizzico da oltre trent'anni, interessandosi di liuteria dalla fine degli anni '70. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti e premi per i suoi strumenti musicali in Italia e apprezzamenti in tutto il mondo.

Oltre al suo lavoro di liutaio, egli è profondamente coinvolto in molti altri aspetti della comunità musicale internazionale. E 'stato membro di diverse giurie in concorsi di liuteria a arco internazionali quali Baveno e Pisogne (Italia).
Ha anche insegnato regolarmente liuteria ai corsi per la Scuola di Artigianato Artistico del Centopievese, collaborando nello stesso tempo con il Comune di Pieve di Cento (Bologna) come Consulente Artistico per le attività musicali e di liuteria. Ha formato professionalmente diversi apprendisti nel corso degli anni, provenienti dall'Italia e dall'estero (Germania, Giappone, Polonia, Belgio, Inghilterra, Olanda, Finlandia, Taiwan).

Nel 2007 ha fondato la casa editrice “LF Edizioni” che si è occupata di tradurre testi antichi e moderni sull'argomento della liuteria, da lingua straniera all'italiano. Si dedica da sempre alla ricerca, al restauro e conservazione degli strumenti ad arco ed a pizzico e ha collaborato e collabora attivamente con varie realtà museali (Mittenwald, Norimberga, Modena, Firenze).

Ha curato numerose mostre e pubblicazioni, quali il libro "Marino e Mario Capicchioni, liutai" scritto assieme al liutaio Pio Sbrighi di Rimini e “Giuseppe Fiorini, liutaio” scritto con Roberto Fiorini, discendente della famiglia. Ha inoltre ideato e progettato per conto della Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, l'ultimo libro dedicato a Luigi Mozzani, in collaborazione con Giovanni Intelisano e molti altri testi di liuteria.

E' stato anche Consulente Tecnico per le questioni in materia di strumenti musicali presso il Tribunale di Modena e Reggio Emilia ed è stato perito fiduciario per la Fondazione Arturo Toscanini, che lavora per l'Orchestra Sinfonica dell'Emilia Romagna. Collabora anche in qualità di consulente esperto per compagnie assicurative quali Assicurarte (Cremona) e AXA ART.

E' stato Presidente e Vicepresidente dell'Associazione ALI Professionisti (Associazione Italiana Liutai Professionisti) e per circa dieci anni ha fatto parte dell'ALADFI (Associazione Liutai Archettai Francesi). Ha ideato e organizzato mostre di strumenti musicali a Parma, Finale Emilia, Medolla, Pieve di Cento, Spezzano e Roma (Biblioteca Casanatense).
All'estero, a Pechino, Losanna (Brillancourt – tre mesi di esposizione e catalogo in due lingue ospite nella sede mondiale Philip Morris) e Mittenwald Geigenbaumuseum (Germania). Ha partecipato a mostre dedicate alla liuteria contemporanea anche in Austria e Cina. Dal 1986 al 2000 ha ricevuto medaglie di bronzo, d'argento e d'oro nei Concorsi Nazionali di Bagnacavallo di Romagna e Baveno.

Nel 2002, è stato il curatore e organizzatore della manifestazione musicale "Musica a Corte e nella collezione" a Modena (Italia) nell'ambito delle "Settimane Estensi" e del relativo catalogo. Nel 2003 ha curato l'allestimento di una mostra di Liuteria Contemporanea Emiliana presso il Teatro Comunale di Modena nell'ambito del festival "L' Altro Suono" ed ha ricevuto da parte del Comune di Modena il premio della “Bonissima” che premia le eccellenze.
Nel 2010 ha ricevuto il Premio "Spataffi" città di Gubbio. Nel mese di luglio 2011 gli è stato assegnato il Premio "Città di Fiuggi" come liutaio dell'anno. Nel 2014 è stato l'unico liutaio italiano a far parte del gruppo del progetto triennale europeo "Leonardo Guitar Research Project-LRGP", che si è occupato della sperimentazione sulla costruzione di chitarre con legni "non tropicali", nell'ottica delle restrizioni introdotte dallanormativa di Washington e che si è concluso in giugno 2017. Nel 2016 ha organizzato una esposizione di due mesi presso l'Accademia di Scienze, lettere ed Arti di Modena dedicata alle chitarre italiane del periodo classico e presentato in concerto la chitarra Stradivari “Sabionari 1679” della quale è conservatore. Nel 2016 ha ricevuto il premio “Città di Alessandria” una vita per la liuteria. Attualmente sta sviluppando nuove ricerche sul fronte della conservazione e catalogazione di strumenti storici, per i quali scrive regolarmente articoli per riviste di settore quali Seicorde, Guitart, il Fronimo, Liuteria-Musica-Cultura. Tiene regolarmente conferenze in Italia e svolge regolarmente l'attività di liutaio nella bella città di Modena, dove vive.
Storia della collezione La storia di questa raccolta comincia per caso nel 1976, quando, ancora studente, acquista il primo strumento in un mercatino antiquario. Da allora il suo interesse per la liuteria si sviluppa prendendo presto un risvolto professionale che lo porta, nell'arco di circa 35 anni, a raccogliere ed a ritrovarsi una raccolta di chitarre storiche principalmente di scuola italiana. In virtù di una passione che non ha mai avuto scopo di lucro ma piuttosto un principio di responsabilità nei confronti della conservazione e mantenimento di quello che oggi si può considerare un patrimonio culturale da tutelare, anche in virtù delle proprie competenze acquisite nella professione di liutaio restauratore, la raccolta si è via via strutturata. Oggi la collezione è composta di un numero imprecisato di strumenti a pizzico, in particolare di scuola italiana, con esemplari unici al mondo presenti nella collezione stessa, diventando così riferimento culturale per tutti coloro che si muovono in ambito liutario, sia dal punto di vista di utilizzatori (musicisti) che per liutai e restauratori. La collezione in particolare strutturata con la raccolta di strumenti riferiti ad un arco di tempo che va dalla fine del ‘700 all’inizio del ‘900. Il cuore della raccolta però, si concentra sulle chitarre del primo ‘800, periodo di massima evoluzione e splendore della chitarra, anche grazie al lavoro di chitarristi e compositori dell’epoca, quali Carulli, Carcassi, Giuliani, Sor, Legnani e molti altri, che stimolarono moltissimo l’attività culturale e musicale del periodo in oggetto a favore della chitarra. Storicamente tutti conosciamo le grandi glorie della liuteria, dagli Amati a Stradivari e Guarneri, dei quali molte cronache ci hanno parlato, anche in virtù del valore economico ed esclusivo di appartenenza delle loro opere, ma pochi conoscono la miriade di creatori che da sempre hanno
operato nel segno dell’eccellenza. E la chitarra, strumento di derivazione ed uso più popolare, ha spesso vissuto in una penombra storica che solo di recente si sta riscoprendo. Basta osservare con attenzione gli esempi riportati in questa mostra e in questa collezione per capire cosa si vuol intendere. Chitarre che sono paragonabili a veri e propri “gioielli dell’arte”. I Fabricatore, con Giovan Battista, Gennaro I° e II°, massimi artefici della liuteria napoletana. I Vinaccia e altri sublimi autori napoletani quali Gaetano De Grado. Svariati esempi della famiglia piemontese dei Guadagnini, con Carlo, GaetanoII°,Francesco etc...
Gli emiliani con i lavori di Giuseppe Marconcini, attivo alla corte Estense di Ferrara; Zucconi, Guarmandi, e successivamente Mozzani, vero genio del primo ‘900. Insieme a quelli citati, i lavori di molti altri importanti autori che manifestano come la chitarra avesse in quel periodo un ruolo di primaria importanza.
Strumenti costruiti in modelli semplici e spartani fino ad esempi impreziositi con decorazioni floreali , madreperle incastonate come materiali preziosi, lavorazioni di estrema raffinatezza per committenti facoltosi che amavano farsi ritrarre dai pittori con queste meraviglie musicali fra le mani.
Esempi straordinari del lavoro del liutaio, che li ha creati per noi e ce li ha donati con quella dote che amo definire “musica nelle mani”, oggetti che sembrano vibrare anche semplicemente osservandoli. La collezione ha permesso in varie situazioni (Mostra di Pieve di Cento Italia -Mostra Philip Morris International Svizzera – Mostra Settimane Estensi Modena – Mostra Geigenbaumuseum
Mittenwald Germania), di produrre cataloghi scientifici e di approfondimento storico, oggi riferimento per appassionati ed esperti del settore ed è considerata una delle più rare al mondo. In sporadiche situazioni alcuni strumenti sono stati anche ceduti a strutture museali internazionali (MFA Boston) che li hanno richiesti attraverso le procedure ufficiali e oggi arricchiscono quelle collezioni pubbliche.
Le chitarre esposte nella mostra di Liuteria “La musica nelle mani. Chitarre italiane dell’800 dalla collezione Frigani”
Chitarra Area Napoletana Fabricatore G.B. 1794
Chitarra Area Napoletana Fabricatore Gennaro 1822
Chitarra Area Napoletana Vinaccia Pasquale 1834
Chitarra Area Piemontese Guadagnini Carlo 1811
Chitarra Area Piemontese Guadagnini Gaetano 1831
Chitarra Area Piemontese Nicolao Denis 1837
Chitarra Terzina Area Piemontese Guadagnini Gaetano 1847
Chitarra Area Lombarda Rivolta Giacomo 1807
Chitarra Area Lombarda Monzino Antonio 1819
Chitarra Area Emiliano-Toscana Marconcini Giuseppe 1818
Chitarra Area Emiliano-Toscana Guarmandi Filippo 1808
Chitarra Area Emiliano-Toscana Zucconi Giacomo 1811






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