Il signore di “Playboy” sfidò l’America puritana

Muore a 91 anni l’inventore della rivista erotica più famosa di sempre. “Dicono che la vita è una valle di lacrime, ma per me è un party ”
AP
Hugh Hefner
Pubblicato il 29/09/2017
GIANNI RIOTTA NEW YORK
«Lei può girare per la Playboy Mansion come desidera. Parlare a chi vuole, mangiare quando crede, chiacchierare con le ragazze. Un addetto la scorrazzerà con la vetturetta da golf per i viali. Lei ha accesso al Grotto, dove le Playmate si rilassano, giorno e notte. Buon lavoro!». Lavoro? Inviato a intervistare il leggendario Hugh Hefner, fondatore della rivista di nudi e articoli letterari Playboy scomparso ora a Los Angeles a 91 anni, tutto sembrava tranne che lavorare. Alla Mansion festa continua, le giovani, in cerca di un contratto con il cinema, marito ricco o l’utopia di apparire «centerfold», la foto centrale che emozionava gli adolescenti, erano odalische dell’harem di Hugh. Sfrontate o malinconiche, «Ho visto il diavolo qui dentro sa?» – mi confidò una bionda come la Anne Nicole Smith, che da Playboy arrivò a sposare un magnate morente, ne sfidò gli eredi in un processo, per poi morire sola e gonfia di pillole... continua su: http://www.lastampa.it/2017/09/29/societa/il-signore-di-playboy-sfid-lamerica-puritana-Ff3x7IbjYwPVIinkeCFJFJ/pagina.html






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