IL CIELO, Luigi Meloni

IL CIELO
Qando la notte, sono solo non so' perche',
mi viene la voglia di uscire di casa
e guardo il cielo, fissando stelle
ne sento dei brividi sotto la pelle,
tra freddo o calore non pensate
è solo amore.
Quando la notte sono solo,
mi viene la voglia di uscire di casa
perche' sento, che mi manca qualcosa,
sara' che non sono di qui
e casa mia e'lassu',
tra qualche stella sperduta a vista d'occhio.
Vorrei dirlo a voi fratelli di sangue
ogni mattino, se il cielo e' terso
il suo colore rinnova l'orgasmo della vita,
dove e' l'occhio che vede la culla umana,
lo sfrenato correre di esseri
dalla forma umana, come un microscopio
ne vedi l'anima.
Quando il sole, sta' emergendo dal mare
non sara' piu' il cielo, di una volta,
quando immersi nella notte abbracciati
volavamo, guardando le stelle cadenti
ed ognuna un suo desiderio,
tenendolo stretto al cuore.
Ogni mattino, se il cielo e' terso
provate a dare un senso, a ciò che vedete,
guardate in alto, questo cielo
che non e' piu' cielo,
pieno di sciee chimiche.

Ma qualcuno lassu', non ha mai guardato
non sa nemmeno, se esistono,
e che questo mondo sta cambiando,
perche' nemmeno di amore spiritualita'
va raccogliendo come uomo,
straccio del suo sapere.
LUIGI MELONI@




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