Migranti, Msf: “Sospendiamo l’attività di soccorso dopo le minacce della Guardia costiera libica”

La ong spiega che la sospensione segue la decisione della Libia di istituire una zona Sar, "limitando l’accesso delle navi umanitarie nelle acque internazionali al largo delle coste libiche". Il Mrcc ha allertato l'organizzazione di "un rischio sicurezza". Intanto, nell'ambito dell'inchiesta di Trapani sulla nave Iuventa è salito a quattro il numero degli indagati, tra cui anche i due comandanti
Medici senza frontiere sospende temporaneamente l’attività di soccorso davanti alla Libia. Lo comunica la ong, spiegando che la sospensione segue la decisione comunicata dalle autorità libiche di istituire una zona di ricerca e soccorso (Sar), “limitando l’accesso delle navi umanitarie nelle acque internazionali al largo delle coste del paese africano”. Subito dopo, è la ricostruzione di Msf, il Mrcc – Centro di coordinamento del soccorso marittimo di Roma – ha allertato l’organizzazione di “un rischio sicurezza legato alle minacce pronunciate dalla Guardia costiera libica”. Il presidente Loris De Filippi a Reuters: “C’è un ambiente sempre più ostile. Non possiamo mettere in pericolo i nostri colleghi. Ma ci saranno più morti in mare“.  Sarà dunque fermata la nave Prudence, attualmente nel porto di Catania, mentre “l’équipe medica di Msf continuerà a fornire supporto a bordo della nave Aquarius di Sos Mediterranee“. Continua a leggere…..

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