La rabbia di Putin contro gli Usa: cacciati 755 diplomatici americani

Rappresaglia di Mosca contro le nuove sanzioni approvate dal Congresso americano. Il capo del Cremlino: “È ora di dimostrare che non lasceremo niente senza risposta”
Vladimir Putin caccia 755 diplomatici americani dalla Russia, e così decreta la fine della luna di miele con Donald Trump, forse mai cominciata. La sua mossa è una risposta alle nuove sanzioni appena approvate dal Congresso, per punirlo dell’interferenza nelle presidenziali dell’anno scorso.  Il capo della Casa Bianca non voleva queste misure, perché prevedeva che avrebbero determinato la fine dei suoi tentativi di riprendere il dialogo con Mosca, ma la pressione dell’inchiesta sul Russiagate, e la netta maggioranza dei parlamentari che le hanno votate, lo hanno costretto ad annunciare che non avrebbe usato il potere di veto per cercare di fermarle. Nello stesso tempo, però, l’offensiva del Cremlino lascia aperto lo spiraglio di continuare la collaborazione, ad esempio in Siria, forse nella speranza di mettere Trump contro il Congresso e l’apparato statale americano della politica estera, contrari al disgelo. Ieri Putin ha dato un’intervista al canale televisivo Rossiya 1, in cui ha annunciato la sua decisione: «La parte americana ha fatto una mossa non provocata, per peggiorare le relazioni. Ciò include restrizioni illegali, tentativi di influenzare altri Stati nel mondo, inclusi i nostri alleati, che sono interessati a sviluppare e conservare le relazioni con noi». Con queste parole il capo del Cremlino si riferiva alle nuove sanzioni, approvate venerdì scorso a larghissima maggioranza dal Senato e dalla Camera Usa. Quindi ha proseguito: «Abbiamo aspettato per parecchio tempo che qualcosa cambiasse per il meglio, ma sembra che ciò non avverrà nel prossimo futuro. Quindi ho deciso che è arrivato il momento di dimostrare che non lasceremo niente senza risposta».  Continua a leggere….


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