LA CENSURA DELLA CORTE DEI CONTI LE INCHIESTE PENALI LE RESPONSABILITÀ DI CONSIP.

Appalti monstre, alti costi, corruzione così sta fallendo il sistema Consip (GIULIANO FOSCHINI E FABIO TONACCI)
di triskel182
L’inchiesta.
Le indagini delle Procure e del Tar, i rilievi di Corte dei conti, Antitrust e Anac stanno travolgendo la società nata per favorire risparmi e trasparenza. Scarse economie, inefficienze e boom dei contenziosi: nel 2015 due milioni e mezzo di sole spese legali.
ROMA – L’inchiesta della procura di Roma sul maxi appalto per il Facility Mangement non è il solo faro che la magistratura ha acceso su Consip, la centrale unica degli appalti nata per favorire risparmi e trasparenza. Ma che si è trasformata, invece, in una fabbrica che produce appalti miliardari e pochi, e soliti, vincitori.I magistrati romani, sempre loro, hanno appena chiuso un’indagine su un appalto, vinto da imprese che avrebbero fatto cartello, per la pulizia nelle scuole. Le procure del centro Italia stanno cercando di capire chi sono i sub appaltatori che stanno realizzando le casette per i terremotati. Mentre Tar e Consiglio di Stato, così come Anticorruzione e Agcom, sono intervenuti in più occasioni per stigmatizzare il lavoro di Consip in altri grandi affari. Ma davvero, come ha detto ieri a Repubblica l’avvocato Gianluigi Pellegrino, l’esperienza della centrale unica degli appalti è da «considerarsi un fallimento? ».La Corte dei Conti, analizzando i bilanci del 2015, ha scritto due mesi fa, al proposito, parole durissime. A partire dalla costruzione degli appalti da parte di Consip, fortemente stigmatizzata anche dall’Anac. «È necessario – hanno messo nero su bianco i giudici contabili – avviare approfondimenti in ordine alla impostazione delle gare “Facility”». Questo perché sono di «difficile gestione per il loro dimensionamento, in quanto eccessivamente articolate». E perché non sembrano essere vantaggiose: «La base d’asta è sempre maggiore della omologa gara precedente », addio, dunque, come è accaduta nella gara sul Facility Management, ai risparmi. «Questo – si legge ancora nella relazione – allunga i tempi di aggiudicazione oltre all’emergere di intese anticoncorrenziali tra le imprese dominanti». Per questo i giudici parlano di un rischio «di generare condotte antigiuridiche, persino di rilevanza penale, a causa del pregiudizio che potrebbe subire un’impresa che dovesse mantenersi estranea a logiche spartitorie». Continua a leggere…..


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