Il governo ricompri azioni Eni, Enel e Telecom per avere maggioranza assoluta altrimenti significa che è sotto ricatto!

di infosannio
La decisione di Macron di rivedere i termini dell’accordo già concluso fra i Sud Coreani e Fincantieri per l’acquisizione del 66,6% dei cantieri navali STX, apre una opportunità incredibile per il nostro governo.Infatti quale altra occasione migliore per poter “ricomprarci” le azioni di ENI, ENEL e TELECOM, cedute maldestramente negli anni passati in nome delle liberalizzazioni, in modo da riprenderci le maggioranze assolute con i canonici 50,01% tale da blindare le società strategiche nazionali da controlli esteri?Le motivazioni per il quale dovremmo subito adoperarci (ovvero se il governo avesse un minimo di raziocinio) sono molto semplici:
1) dopo il comportamento dei francesi, nessuno, dico nessuno, sarebbe titolato nel porre veti o tantomeno critiche a una operazione del genere. Neanche ad iniziare dalla UE, che in occasione della diatriba italo-francese, si è affrettata a chiarire che “tutto va bene”. Ma anche agli occhi dei più sprovveduti e degli europeisti più incalliti per partito preso, le “regole” (ultimamente applicate un po’ troppo a senso unico) sono apparse saltate in ambito europeo e pertanto chiunque ormai ha il diritto, in omaggio al principio della “par condicio”, nel perseguire i propri interessi strategici nazionali. Continua a leggere…


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