Crollo ponte A14, “Anomalie nell’appalto. Gravi responsabilità di Autostrade: non verificò l’idoneità della ditta”

ESCLUSIVA - La Commissione parlamentare d'inchiesta approva oggi la relazione disposta dalla presidente Camilla Fabbri sul crollo del ponte lungo la A14, che il 9 marzo provocò la morte di 2 persone. Non si capisce come Autostrade abbia potuto "giudicare la competenza della Delabech in relazione a un'opera - si legge nel testo - la cui definizione in dettaglio alla fine era rimessa alla stessa ditta". Ricostruite anche le ore dell'incidente: "La ditta comprese che c'era un problema, ma non intervenne". Approfondimenti anche sull'autorizzazione ministeriale
Alla ditta che eseguì i lavori venne presentato solo un progetto “indubbiamente superficiale” per i tre ponti di cui si doveva occupare e “risulta opaco” quale fosse la sua “esperienza specifica” nell’innalzamento dei cavalcavia “al momento del subaffidamento”. Un’anomalia “evidentemente non ben attenzionata” da Autostrade Italiane. E ancora oggi “non emerge in alcun modo quale sia stata la effettiva verifica” da parte della società della famiglia Benetton sulla “idoneità tecnico professionale” di chi alzò il ponte dell’A14 tra Loreto e Ancona poi crollato addosso a una macchina che percorreva l’autostrada, uccidendo le 2 persone che erano a bordo e ferendo tre operai della stessa azienda. Vi fu, insomma, una “grave corresponsabilità da parte di tutti” nell’incidente che provocò la morte di Emilio Diomede e Antonella Viviani. Continua a leggere…..

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