Battaglia dei monumenti negli Usa: giù le statue dei secessionisti

Da Baltimora alla California, rimossi i simboli degli “eroi sudisti”. Fuga dei consiglieri economici in polemica con Trump: lasciano in otto
Quattro monumenti confederati rimossi nella notte a Baltimora, un mausoleo dedicato ai veterani sudisti del Pacifico sradicato dall’Hollywood Forever Cimitery in California, e il governatore della Carolina del Nord, Roy Cooper determinato a ribaltare una legge del suo predecessore repubblicano, Pat McCrory, che previene la rimozione di simboli del passato. È una vera e propria guerra dei monumenti quella degli Stati Uniti, dove è in corso una caccia a bandiere, busti e statue equestri e non di ufficiali, autorità e politici appartenenti agli 11 Stati secessionisti americani.  Una guerra figlia di un dibattito che dura da anni e che è riesplosa sabato scorso a Charlottesville, in Virginia, dove gruppi nazionalisti, suprematisti e della destra «identitaria» hanno dato vita a una manifestazione finita in tragedia, con la morte di una dimostrante dell’opposta fazione e di due agenti della polizia statale che viaggiavano a bordo di un elicottero precipitato, sembra, per un guasto. Il corteo era stato organizzato per protestare contro la rimozione di una statua di Robert E. Lee, il generale «sudista» simbolo della lotta di resistenza delle forze confederate.  Il clima di tensione si è acuito in seguito alla lentezza delle critiche da parte di Donald Trump nei confronti degli attivisti di estrema destra che si sono resi protagonisti delle scene di guerriglia urbana. «Non ero stato informato di tutto», ha spiegato il presidente sottolineando tuttavia come anche «l’alt-left» (la sinistra estremista) condivide la responsabilità delle violenze anche se «nessuno vuole dirlo». Ecco allora che mentre in centinaia si radunavano sotto la Trump Tower di New York dove il presidente ha fatto ritorno approfittando della pausa estiva, nel Paese si è dato avvio a una campagna di rimozione del monumento confederato.  Continua a leggere…..


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