Basta con l'ingenua disponibilità verso tutti!, Antonio Di Bartolomeo

Da oggi basta con l'ingenua disponibilità verso tutti! Di questi tempi occorre pensare a se stessi... Badare ai propri interessi.
Sì... vorrei perdere anch'io il vizio di soccorrere il prossimo... ma come si fa? Sono talmente stupido da non accorgermi che potrebbero approfittarne, l'ingratitudine non mi spaventa... Se qualcuno mi chiede aiuto, ovunque sia, lascio qualsiasi cosa a metà e corro come il vento.
Non so rinunciare a un gesto d'amore... è più forte di me... impossibile trattenermi dal praticare il bene. 
Pure ho provato ad abbracciare la fede egoistica tipica della nostra epoca, con deludenti risultati. Proprio non riesco a essere attuale, ad addomesticare quell'indomito spirito di solidarietà che, sin da bambino, mi porta ad anteporre gli altri a me stesso; così mi ritrovo sempre dietro... a camminare in ultima fila, ansimante e a mani vuote per aver permesso troppo. La mia felicità continua a dipendere dai sorrisi che sono stato capace di suscitare, da quanti problemi ho risolto. La mia tristezza deriva dall'incapacità o dall'impossibilità di essermi reso utile.
No. Non va bene. Non fa bene questa prorompente liberalità! Un movimento karmico divenuto intollerabile. Mi sta lacerando l'anima e riducendo in polvere!
Come si fa a trasformare il DNA, a sanare le piaghe della prodigalità e a convertirsi alla meschinità, fino a fottersene di chi reclami aiuto e carità?
A proposito... mi ero laureato in Filosofia e abilitato a fatica per insegnare questa materia. Eppure... mi ritrovo da 12 anni a lavorare nel sostegno. Destino di un prof plurale... dedito all'assistenza incondizionata.
Mi dite come diavolo si fa a liberarsi del fardello altruistico del dono? 
Vi prego... ditemelo... e vi darò tutto ciò che ho!




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