Antelucana alba, Loredana Mariniello


Antelucana alba,
lascia che alla tua ombra
io ristori l'arsura delle mie membra,
prima che un sole cocente
risorga a baciarmi e bruciarmi
ancor la pelle con le sue labbra
furenti, com'è furente
la furia dell'onda che mi bagna
quando la voce del mare
le urla alle calcagna
di mescersi alle sue viscere
come degna compagna
ed un maliardo poetico aedo
all'allievo insegna
come convovuli di nivea poesia
altro non siano che la madreperla
di una fantasia che di notte
ogni uomo buono sogna,
segno che la speranza
è sempre viva e non disdegna
di vegliar il quieto sonno
di chi beatamente dorme
con una lacrima di commozione
che le pende dalle ciglia.
Quanti ricordi,
nascosti dietro sguardi
mai bugiardi,
velano la nostalgia benigna
di una passata tenebra
che non incute alcun timore
ma che riveste d'emozione
il quarzo di questo tramonto
romantico racconto
di un fugace turbamento.




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