A cantare fu il cane di Andrea Vitali
La differenza fondamentale tra Vitali e il Maestro Piero Chiara è che Chiara era pervenuto alla scrittura a una certa età,dopo aver molto vissuto (con varie esperienze lavorative ) e molto osservato le umane miserie,tanto da fare di ognuno quello che è,tranne in rari momenti della sua esistenza,ovvero un personaggio grottesco. Costringeva chiunque a riflettere su come evitare ridicolaggini o ridurle.
Vitali è frutto dei tempi.
Parte già col piede sbagliato.
Attribuisce ai suoi personaggi nomi e/o cognomi tali da mettere le mani avanti e dire al lettore che non si parla di lui,bensì di Scilla e Priscilla,Crisostoma e Scintilla.
È ciò già porta in sé il ridicolo a essere tale e non è asino chi legge.
Invece no,cari i miei piccoli lettori,direbbe Chiara, la gente assurda siete voi.
Chi pensa di dover conquistare chissà che cosa e poi invece crepa girato l'angolo,siamo noi.
Chi ha figli così così o coniugi di poco valore siamo noi.
Chi s'arrabatta per il Nulla,diventando poco più di una macchietta,siamo proprio *noi*, con ideologie e religioni,ambizioni e omologazioni e persino col tentativo di non sottostare a questa fuffa.
Finirò comunque il romanzo,è un dessert per i pensieri.
Alla veloce.
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