Stop ad autovelox nascosti: ecco le nuove direttive

La nuova direttiva del ministero dell’Interno vieta gli autovelox nascosti. Inoltre, soltanto la polizia potrà usare i tutor e solo con appositi cartelli di preavviso
(Gianni Carotenuto – ilgiornale.it) – Dopo otto anni di attesa, arriva la nuova direttiva del ministero dell’Interno per modificare le regole che disciplinano le modalità di utilizzo degli autovelox. Buone notizie per gli automobilisti: in base alle indicazioni provenienti dal Viminale, aumenterà il numero delle situazioni in cui non sarà ammesso l’utilizzo dei tutor. Le misure contenute nella direttiva dovrebbero entrare in vigore dal primo agosto e quindi ci rientreranno tutti gli italiani che stanno per partire per le vacanze con la propria macchina. Vediamo insieme, dunque, le principali novità in merito.
Innanzitutto, i tutor non potranno tenere sotto controllo un tratto di strada inferiore ai 500 metri. I dispositivi per la rilevazione della velocità dovranno essere sottoposti ogni anno a taratura per verificarne il buon funzionamento e, in ogni caso, potranno essere impiegati soltanto dalle forze di polizia e non da tecnici privati.

Introdotto anche l’obbligo di una corretta cartellonistica per segnalarne la presenza: ciò varrà per i controlli di velocità bidirezionali. Vietati i cartelli che avvertono della presenza di controlli, senza l’installazione di una strumentazione nei paraggi.
Importanti novità anche sul fronte della privacy: il fotogramma dell’infrazione non potrà essere conservato e inviato a casa del trasgressore. E già nello scatto, il volto dell’automobilista colto sul fatto dovrà essere oscurato in automatico.

Banditi tutti i dispositivi, autovelox o sistemi con puntamento a laser, non ben visibili agli automobilisti. Agenti e strumenti non potranno più nascondersi dietro a cartelloni o cespugli per cogliere di sorpresa chi è al volante.

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