Rinviato a dopo le amministrative del 2019 il porta a porta per la raccolta rifiuti
Tortona (Maria Ferrari) – Ci avrei scommesso. Ancora
una volta al Csr (Consorzio Servizio Rifiuti) il trentennale consorzio
intercomunale che si occupa di nettezza urbana, non stanno rispettando il
programma messo in piedi per l’attivazione del servizio porta a porta col
“Metodo Contarina” entro gennaio 2018. Si tratta di un servizio, già in atto ad
Alessandria, che prevede la preventiva selezione da parte del cittadino di rifiuti
organici e rifiuti indifferenziati, carta, plastica a vetro. Attualmente il
servizio di raccolta col vecchio metodo dei cassonetti è coperto da Gestione
Ambiente S.p.A., una società pubblica controllata al 60% da Acos Ambiente Srl e
per il restante 40% da Asmt Tortona Spa con sede legale a Tortona ma con sede
operativa principale a Novi Ligure dove ci sono due cantieri. Ha la bellezza di
115 dipendenti e 74 mezzi per un bacino di utenza che comprende 53 Comuni del
territorio del novese, del tortonese e della Valle Scrivia, per un totale di
circa 150.000 abitanti. Ed è proprio Gestione Ambiente insieme ai due Comuni
centri zona (Novi e Tortona) a chiedere altro tempo per mettere a punto il
nuovo programma di raccolta rifiuti. Nonostante il “divorzio” della primavera
del 2016 da Econet (acquese e ovadese) e 5 Valli (Val Curone, Grue, Ossona e
Borbera, con Volpedo e Sarezzano), che ha fatto saltare il piano per fare di
Gestione Ambiente una “maxi multiutility” alessandrina, con Amag partecipata da
CSR ed Iren socio di maggioranza, operazione caldeggiata dall’ex sindaco di
Torino Piero Fassino che ha dovuto passare il testimone a Chiara Appendino,
l’avviato progetto per una raccolta differenziata spinta sembrava in dirittura
d’arrivo dopo aver pagato profumatamente lo studio di fattibilità coi soldi dei
Comuni aderenti al consorzio.
Gli investimenti per questo nuovo metodo sono
ingenti, si parla di circa cinque milioni di euro solo per acquistare dalle
cooperative rosse le attrezzature occorrenti. Ma ora i due sindaci maggiormente
coinvolti, Gianluca Bardone sindaco di Tortona (nella foto) e Rocchino Muliere
sindaco di Novi, entrambi del Pd, cincischiano e prendono tempo in quanto,
secondo alcuni osservatori, l’attivazione del servizio si presenta piuttosto complessa
per cui, in previsione delle elezioni amministrative della primavera 2019, è
opportuno non creare disagi alle popolazioni. La parola d’ordine è “bogia nen”,
rimandando il problema. Lo ammette implicitamente lo stesso Muliere: “Praticare
questo metodo in un paese di 500 abitanti – spiega al cronista il sindaco di
Novi – non comporta grosse difficoltà ma in realtà come Novi e Tortona, dove si
sfiorano i 30.000 residenti e ci sono molti condomini, serve una gradualità,
partendo dalle zone dove già è in vigore il porta a porta tradizionale. Questo
non perché si voglia boicottare il progetto ma, anzi, per evitare problemi con
la popolazione”.La domanda sorge spontanea: ma non lo sapevano prima? E allora
perché a novembre 2016 si parlava già di un’imminente attivazione del “Metodo
Contarina”?Per ora novesi e tortonesi continuano a pagare per un servizio che
non c’è e che non si sa quando ci sarà.
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