Paralimpici: l’Italia di volley silenziosa a caccia di una medaglia all’Olimpiade

La Nazionale sorde di Alessandra Campedelli si sta allenando a Monza per preparare l’appuntamento di Samsun (Turchia) dal 18 luglio: “Andiamo in Turchia per fare bene, ovviamente, ma vogliamo arrivare a una medaglia”
Non urlano “mia”, ma allargano le braccia in segno di “via tutti, la prendo io”. “Arbitro, non l’ho toccata”, invece, non è affatto diversa come espressione rispetto alla faccia d’angelo che viene ad ogni giocatore normodotato che professa la propria innocenza per guadagnare il punto su un attacco fuori di un avversario, negando di averla toccata a muro. Usano la loro tecnica, la loro fisicità, due caratteristiche che spesso potrebbero farle ambire a categorie più alte rispetto a quelle nelle quali, invece, realmente giocano. Sono le ragazze della nazionale volley femminile sorde che il 18 luglio inizieranno il loro cammino alle Olimpiadi silenziose a Samsun, in Turchia, e che fino a domenica saranno in ritiro al Pala Iper, a Monza, ospiti del Vero Volley. Continua a leggere….

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