Palermo, uccello con la testa tagliata davanti alla scuola Falcone

Nuova intimidazione nel quartiere Zen dopo il danneggiamento al busto in onore del giudice
Nuova intimidazione a Palermo. Davanti alla scuola Falcone, allo Zen, dove nei giorni scorsi alcuni balordi avevano decapitato la statua del giudice ucciso dalla mafia, è stato trovato stamattina un uccello con la testa mozzata. Per gli inquirenti sarebbe un messaggio intimidatorio. Sul posto c’è la polizia. Dopo il danneggiamento del busto la sorella del magistrato aveva chiesto maggiore vigilanza sui luoghi. La scuola, che si trova in un quartiere ad alta incidenza criminale, aveva subito danneggiamenti anche negli anni scorsi. Tanto che la statua era stata recintata ed era stato attivato un sistema di videosorveglianza che, però, al momento non è funzionante. Il 19 luglio prossimo, in occasione del 25esimo anniversario della strage di via D’Amelio, è prevista la visita del ministro dell’Istruzione Fedeli, che incontrerà la preside dell’istituto Daniela Lo Verde. La Polizia ha ricostruito la dinamica di quanto accaduto la sera dello scorso 7 luglio, in piazza Giovanni Paolo II e che sarebbe stata la causa del danneggiamento di un cartellone, ritraente le fotografie dei Giudici Falcone e Borsellino, posizionato nella recinzione esterna dell’istituto scolastico «De Gasperi». Gli uomini della Squadra mobile, anche attraverso la visione delle immagini dell’impianto di videosorveglianza, hanno accertato come a generare il fuoco, sia stato un senza fissa dimora con disturbi psichici, che da qualche tempo occupa una panchina della piazza. Lo stesso è stato, nitidamente, immortalato dalle telecamere nell’atto di spegnere una sigaretta sul cartellone e provocarne un foro. L’uomo è stato denunciato per danneggiamento. 


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