Muore e lascia in eredità 3,7 milioni di euro all’ospedale Infantile di Alessandria
Le ultime volontà
di un’alessandrina, nata nel 1921 e deceduta il giorno di San Valentino di
quest’anno, che in passato era stata titolare di un negozio di gioielleria
Quando Giuseppe Borsalino morì, nel 1900, il figlio
Teresio in suo ricordo donò all’ospedale di Alessandria la significativa cifra
(per l’epoca) di un milione di lire. Sono passati 117 anni e l’Azienda
ospedaliera oggi è al centro di un altro gesto di grande generosità: una
benefattrice ha lasciato in eredità 3,7 milioni di euro. Una somma all’incirca
paragonabile a quella messa a disposizione dal «re» dei cappelli all’inizio
dello scorso secolo. Elisa Baralis,
alessandrina, nata nel 1921 e morta il giorno di San Valentino di quest’anno,
era stata titolare di una gioielleria. Nel suo testamento ha destinato all’Aso
denaro, titoli e azioni perché siano utilizzati per l’acquisto di
apparecchiature per l’ospedale infantile Cesare Arrigo. Il valore è appunto
valutato in 3,7 milioni di euro.
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