Mondiali nuoto, Pellegrini: "A Budapest sono rinata, voglio aprire un nuovo ciclo"

Fede alla vigilia della sfida iridata a 28 anni: "Ledecky battibile. Ripartirò con Magnini? Queste cose divertono voi. In Sierra Nevada ho lavorato sulla parta finale della resistenza alla velocità, voglio capire cos'è mancato ai Giochi di Rio rispetto al tempi migliori del Settecolli 2015 e 2016"
Neanche stavolta Federica Pellegrini vorrebbe parlare della fine di un ciclo, ma certo i Mondiali sul Danubio rappresentano un altro bivio cruciale nella sua memorabile carriera. Un anno dopo l'onta della medaglia di legno da portabandiera, e 7 mesi dopo l'unico titolo (iridato) che le mancava in vasca corta, Fede cerca qualcosa che dia il senso compiuto al suo essere la miglior duecentista della storia: un settebellissimo nella gara del cuore, nella città che le consegnò la maggiore età, il cambio tecnico epocale e il Grande Slam.
La più longeva e unica con 4 finali olimpica e 6 podi iridati nella stessa gara, la sempre primatista mondiale arriva a Budapest dalla Spagna in attesa del debutto di domenica mentre su Rai 3 curiosamente andrà in onda il docufilm sulla sua vita nella serie "irregolari". Tornano i giorni di Fede, vediamo come intende goderseli.
Federica, dall'altura per restare in alto?
"In Sierra Nevada ho lavorato sulla parta finale della resistenza alla velocità, voglio capire cos'è mancato ai Giochi di Rio rispetto al tempi migliori del Settecolli 2015 e 2016".
Non è che il problema sia stato tirare a tutta i tre turni di gara per una 28enne?
"Non mi sono mai preoccupata di questo. Adesso bisogna pensare alle migliori avversarie". Continua a leggere…..


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