MALATO D'AMORE, Roberto Busembai


MALATO D'AMORE
Sono dell'amore malato,
e non certo immaginario,
sono da lui rapito
e di ogni cosa
sento il suo respiro,
sono dell'amore forse schiavo,
e non certo incatenato,
ma di lui vivo in assoluto
rispetto e devozione
e non traggo respiro
senza il suo volere.
Sono dell'amore incantato,
e non certo immaginario
è il mio apprezzamento,
vivo del suo essere meraviglioso
e del suo vivere d'incanto,
sono dell'amore affascinato
e non per questo non vedo il
suo lato peggiore,
quello del morboso attaccamento,
ma è troppo bello
da non poterlo amare all'infinito.
Sono dell'amore il suo figlio prediletto.
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