Lo scandaloso fallimento di Paglieri Sell System
Pozzolo Formigaro (Franco Traverso) – Dopo il
fallimento della Paglieri Sell System, dichiarato nel febbraio dell’anno
scorso, i quarantadue dipendenti licenziati non hanno più avuto risposte
nemmeno per quanto riguarda il pagamento delle spettanze (stipendi pregressi e
Tfr) che sono crediti privilegiati, cioè che devono essere pagati per primi.
Nonostante molte e-mail inviate allo studio del dottor Leonardo Marta di Via
Morghen 33 a Torino, che è il curatore nominato dal tribunale fallimentare di
Alessandria, da oltre un anno quei lavoratori non hanno visto un cent e devono
arrangiarsi per tirare avanti. La Paglieri Sell System, azienda nota per la
distribuzione di prodotti cosmetici e di bellezza con una rete di circa 8.000
punti vendita, che è stata acquisita a tempo di record da Dpv di Torino, prima
del fallimento – siamo nel luglio 2015 – aveva inoltrato domanda di concordato
preventivo al Tribunale di Alessandria.
In quel periodo i dipendenti erano già
scesi da 142 a 100 essendo stata avviata la procedura di mobilità, uno degli
strumenti previsti dalla legge (i cosiddetti ammortizzatori sociali) per
rendere meno drammatiche le conseguenze della perdita del lavoro in quanto si
offre un sostegno economico e si attivano i meccanismi necessari per favorirne la
rioccupazione consentendo il passaggio in altre aziende. Fino al compimento del
39° anno di età del lavoratore, l’indennità spetta per un massimo di 12 mesi;
da 40 a 49 anni di età, il periodo di godimento dell’indennità è elevato a 24
mesi; oltre i 50 anni di età, la durata sale a 36 mesi. Ma la verità è che quei
42 dipendenti non hanno ancora visto un cent. Per questo motivo hanno chiesto
più volte allo studio Marta di Torino copia delle relazioni trimestrali di
cassa previste dalla legge sul fallimento, ma dal curatore fallimentare la
risposta è stata sempre negativa. Ultimamente le richieste dei lavoratori sono
state più pressanti ed inoltrate in rapida successione il 13 giugno, il 14
giugno e il 16 giugno, ma da Torino la risposta è sempre stata evasiva fino a
quando ad uno di loro è stato risposto: “Le segnalo che il pagamento delle sue
spettanze sarà eseguito con tutta probabilità nel mese di luglio”, cioè quando
il tribunale di Alessandria è in ferie: oltre al danno la beffa.
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