Istat, stabile il livello di povertà
Le famiglie in
stato di povertà assoluta sono 1.619mila per un totale di 4 milioni e 742mila
persone. I giovani stanno peggio dei più anziani. Dove il capofamiglia è un
operaio la povertà assoluta è doppia. Il livello più alto dal 2005
ROMA. Nel 2016 si stima siano un milione e 619mila
le famiglie residenti in condizione di povertà assoluta, nelle quali vivono 4
milioni e 742mila individui. Ma la povertà aumenta al Centro e soprattutto è in
crescita tra le famiglie più giovani. Gli anziani stanno meglio come indice di
povertà assoluta. Un dato che rispecchia alla perfezione l'alto livello di
discoccupazione giovanile e i più bassi salari. E se una famiglia ha più di tre
figli la povertà cresce. Il livello più alto mai raggiunto dall'inizio delle
serie storiche, anno 2005 e il doppio rispetto al 2007, ricordano le
associazioni dei consumatori. Poi è arrivato il 2008 e la crisi economica.Lo
comunica l'istat nel rapporto sulla povertà in italia nel 2016. Rispetto al
2015 si rileva una sostanziale stabilità della povertà assoluta in termini sia
di famiglie sia di individui. L'incidenza di povertà assoluta per le famiglie è
pari al 6,3%, in linea con i valori stimati negli ultimi quattro anni. Per gli
individui, l'incidenza di povertà assoluta si porta al 7,9% con una variazione
statisticamente non significativa rispetto al 2015 (quando era 7,6%). Nel 2016
l'incidenza della povertà assoluta sale al 26,8% dal 18,3% del 2015 tra le
famiglie con tre o più figli minori, coinvolgendo nell'ultimo anno 137mila 771
famiglie e 814mila 402 individui; aumenta anche fra i minori, da 10,9% a 12,5%
(1 milione e 292mila nel 2016). Continua a leggere……
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