In ricordo di Vittorio Moccagatta, Capitano di Fregata e scrittore

by Pier Carlo Lava
Alessandria: Prosegue il nostro viaggio nella storia partendo dai personaggi ai quali è intitolata una via o una piazza della nostra città, oggi parliamo di Vittorio Moccagatta, Alessandria gli ha dedicato una strada che da via Boves arriva a via Don Giovine nel cuore del villaggio Borsalino ai confini sud della città, poco prima del fiume Bormida. 
Una strada a quattro corsie con grandi marciapiedi alberati e le piste ciclabili da ambo i lati (purtroppo dissestate), dove tra l’altro c’è Pianeta Sport un complesso con palestra e piscina, il campo scuola di atletica, un discount, la pizzeria Grande Fratello e la nuova clinica Città di Alessandria. Ma chi era Vittorio Moccagatta?
Vittorio Moccagatta, nacque a Bologna l'11 novembre 1903 e cadde in battaglia sul suo MAS nell'azione di Malta il 26 luglio 1941, medaglia d'oro al Valor Militare alla memoria, fu un Comandante di gruppo di forze d'assalto della Regia Marina, ma anche uno scrittore brillante con al suo attivo numerosi studi e pubblicazioni, tra cui una sintesi storica su La Marina italiana dal 1815 alla formazione del Regno d’Italia, che ebbe grande successo. Ma qual’è la sua storia?, a questo proposito ecco che cosa si evince da una ricerca su internet e specificatamente nel sito della marina militare.

Vittorio Moccagatta consacrava con ardente passione e purissima fede la sua instancabile opera nell'approntamento di speciali mezzi di offesa e nella preparazione dei suoi uomini a sempre più ardui cimenti.
Rinnovando con più vasto disegno le gesta eroiche di una sua precedente impresa, organizzava ed eseguiva il forzamento di una munitissima Base Navale nemica, scagliando con impeto irresistibile i suoi mezzi d'assalto contro le unità alla fonda nel porto, espugnato ad onta dell'incombente violentissima reazione di fuoco. Sulla via del ritorno, attaccato da numerosi aerei nemici, cadeva falciato da raffiche di mitragliera, mentre sui mari della Patria vibrava ancora l'eco della vittoria e assurgeva ai fastigi dell'epopea la gloriosa impresa, alla quale aveva donato
in olocausto la vita.
Nacque a Bologna l'11 novembre 1903. Allievo all'Accademia Navale di Livorno non ancora tredicenne, nel 1922 conseguì la nomina a Guardiamarina e nel 1923 la promozione a Sottotenente di Vascello. Imbarcò subito sui MAS e nel 1926, promosso Tenente di Vascello, imbarcò prima sul cacciatorpediniere  Insidioso e poi sul sommergibile Ciro Menotti, assumendone in seguito il comando a partecipando ad alcune missioni speciali durante la guerra di Spagna.

Dall'aprile 1937 ebbe il comando del Battaglione "San Marco" di stanza a Tientsin (Cina) e, rimpatriato nel 1938, ebbe il comando del cacciatorpediniere Saetta e poi, nel giugno dello stesso anno fu destinato al Ministero della Marina. Promosso Capitano di Fregata il 1° luglio 1939, all'entrata in guerra dell'Italia nel secondo conflitto mondiale ebbe il comando della 1a Flottiglia MAS di La Spezia e la responsabilità dei Mezzi speciali d'assalto, dei quali fu convinto assertore e valente pianificatore delle missioni.
Nell'azione di Malta, condotta all'alba del 26 luglio 1941, ripetendo un suo precedente tentativo di forzamento della munitissima base navale inglese, dopo aver atteso invano ed oltre il tempo precedentemente stabilito il rientro dei suoi operatori, cadeva sul suo MAS falciato da una mitraglia di aereo inglese.
Altre decorazioni:
Medaglia d'Argento al Valore Militare (Acque di Malaga, gennaio 1937).



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