In provincia di Alessandria crescono le imprese degli “stranieri”: una su 10 ha titolari non italiani
L’anno scorso
sono salite a oltre 4 mila su un totale di poco meno di 44 mila
Se ha ragione Tito Boeri, presidente Inps, a dire
che senza i contributi dei lavoratori stranieri il sistema pensionistico
italiano rischierebbe d’andare in crisi, anche la presenza di imprese con
titolari non italiani rappresenta una realtà da tenere in considerazione. In
provincia sono quasi il 10% del totale, con un trend in ascesa. In base ai dati
diffusi dalla Camera di commercio l’anno scorso sono nate 446 aziende
«straniere» mentre ne sono state chiuse 356, con un saldo positivo di 110
(+2,77%) che porta il totale a 4041. Mentre globalmente l’anno scorso il numero
delle imprese, italiane e no, è sceso di un ulteriore 0,63% (-282) portando il
totale a 43.901. «Circa un’impresa su dieci (9%) è straniera nella nostra
provincia - commenta Gian Paolo Coscia, presidente della Camera di Commercio -.
Un dato molto vicino alla media piemontese (9,2%). Si tratta soprattutto di
imprese individuali e il settore numericamente più consistente è quello delle
costruzioni. Le aziende straniere sono una risorsa di indubbia importanza nel
nostro panorama imprenditoriale, un elemento che costituisce uno dei traini
dell’economia provinciale». Continua a leggere…..
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