DOVE SONO I RUMORI, Anna De Filpo


DOVE SONO I RUMORI
In questo specchio rifratto,
dentro la lastra del tempo
ritrovare vorrei, sobbalzare
e carpire voce interna,
sottratta qui verace all'attenzione,
ma, dove sono i gioviali rumori?
Ogni tanto si accende una slide,
però non c'è moviola
e tutto perdo e si frantuma
all'occhio, si fa di fumo l'ora!
Dove siete, figuranti
che il Sommo conceda,
dov'è che adesso agite,
amati come promesso, nella gioia?
Dov'è colui che vi ha rapiti,
che prigionieri, a noi vi nega,
e quanto nella rabbia, litigarci vorrei,
assenti, come sono assenti, i toni?
Giacciono i libri aperti,
padre, sulla tua poltrona,
rifletto e non ti vedo!
Quanto si fa importante
in contumacia la tua presenza
ed il tuo accento!
E tu, madre, quanto mi manchi!
Lo grido senza voce e spero tu lo senta!

Esattamente ieri che t'ho vista,
indossavi la tua vestaglia a fiori,
e dentro il bordo steso all'uncinetto,
eri piegata e compiaciuta
a contemplare sul balcone i fiori,
ma un grido lesto t'ha rapita,
un grido ferito, partito dal mio cuore
e l'impotenza a trattenerti si ripete,
ad ogni tua comparsa, atroce,
senza ma, senza perchè, senza se!
La fiamma non arresa del mio amore,
si fa protesa!
Piego la testa e ascolto, ogni volta,
ma tutto è vuoto,
non percepisco rumori!
DIRITTI RISERVATI, Anna DE FILPO @ Copyright
23/07/2017



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