ARRUGGINITI SGUARDI, Gianni Regalzi


ARRUGGINITI SGUARDI
Arrugginiti sguardi, attorno spiove
e ai bordi della via Lei sorride.
Lo stesso viso segnato dalla vita.
“Sei Tu? Sei proprio Tu?...non dirmi nulla!
Son tanti anni che non ci si vede,
son stato assai lontano
ed ora finalmente son tornato”.
“Perché ti trovo qui, eri un bel fiore,
ricordi? Correvamo per i prati
e dei tuoi baci sazio mai non ero,
ma un giorno senza farmi un solo cenno
ti sei fatta rapir da un'illusione”.
Lei mi rispose con gli occhi abbassati:
“Non chiedermi null'altro,
sappi soltanto che ho tanto pianto”.
Le accarezzai la mano,
...stava tremando.

Alessandria, 11 Kheshvan 5776 (24/10/2015)
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri” dir. ris.)
(Foto By Web)

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