Anche la Luna era ferma, Elio Belloni

dalla pagina facebook di Gianni Regalzi
Dipinto e Testo del mio Amico Dr. Elio Belloni, serio professionista e Grandissimo Pittore.

Anche la Luna era ferma, piena, nel suo argenteo splendore nella notte di quel cielo
senza stelle.
E colà, dove il tempo non era, quella notte la Morte passeggiava sola per le vie della città.
E quella notte anch'io, insonne, come licantropo senza scopo, vagavo senza meta per quelle
vie.
La incontrai; mi disse "Non ti conosco, ma so che il sonno non ti da pace ".
"Qualcuno mi sussurrò che dovevo cercarti, perché eri qui appresso" così mentii.
"Stolto" mi rispose come se non sapesse "non cercarmi mai, sarò io che verrò da te, forse
in una notte come questa e tu non vorrai seguirmi".
"Forse hai ragione o forse no; certo che sei tu a decidere, ma lascia che per una volta,
poiché la Luna ci ha invitati, ti possa vedere in volto".
La Morte sorrise. Dolce era il suo sorriso, tenue, come quello di una vergine e ingenua
fanciulla.
"Ciò che tu vuoi lo vogliono tutti, ma voglio accontentarti" , scoprì il suo volto e mi disse:
"Vieni con me per una volta sola".
Camminammo insieme senza fiatare e ci allontanammo dalla città. Attraversammo campi
d'erba, e boschi folti, e sul colmo della collina così mi parlò al chiaror di quella luna: "Guarda
quanto è bella, tonda, luminosa, misteriosa, fredda e calda allo stesso tempo. Assapora il
profumo di questa terra prima che ti colga per sempre, godi di questa luce pallida che abbruna
tutte le cose, e rimani qui solo un poco con te stesso; ascolta lo squittir della civetta, l'aria che
gioca con le foglie del bosco, e il silenzio che s1 ode tra i canti di queste creature, assaporane
l'esistenza, non pensare ad altro, tua è la vita, solo a me dovrai donarla.
Ora debbo andare, tornerò forse tra poco, forse fra molto tempo, ma per te sarà sempre
breve!
Perciò ti dico: ricordati, non cercarmi mai più! Esci nelle notti di luna, coricati sulle pietre
al caldo sole, bagnati nella pioggia che verrà, lascia le tue orme nel fango del fiume, corri nei
campi come fossi un bambino, dimentica ogni cosa, vivi respirando profondo come profondo è il
mare, e non dubitare più di nulla , nemmeno che io torni da te!".
Se ne andò salutandomi con un sorriso e, mentre si allontanava, mi accennò con la mano un
arrivederci.
Se il sonno quella notte non m'avesse tradito non avrei incontrato la Morte, ma nemmeno
avrei visto splendere nel cielo quella luna così bella, tonda e luminosa".
dal manoscritto "In una notte di luna piena il profumo di una rosa"
Elio Belloni

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