ALTERNANZE, Gianni Regalzi
by, Gianni Regalzi
ALTERNANZE
È rannicchiate all’ombra della sera,
la guardo sbigottito.
la guardo sbigottito.
Ricordo quando insieme correvamo
la mano nella mano
dimentichi di ciò che c’era attorno.
la mano nella mano
dimentichi di ciò che c’era attorno.
Il tempo sorrideva
e la speranza ci allietava il cuore.
e la speranza ci allietava il cuore.
Scorreva l’avvenire,
le molte lune han fatto eclissi a mille.
le molte lune han fatto eclissi a mille.
Il vento in un momento
portò funeste nubi di tempesta.
portò funeste nubi di tempesta.
Io me ne andai lontano,
burrasche, serenate, gioie e pianti
trovai sulla mia via
e quel che mi rimase del suo nume
fu come sabbia al vento.
burrasche, serenate, gioie e pianti
trovai sulla mia via
e quel che mi rimase del suo nume
fu come sabbia al vento.
Ora il mio autunno è giunto e son tornato,
ma quel che c’era un giorno
s’è spento nel bagliore di un momento
e la ritrovo qui
qui rannicchiata ai margini del mondo.
ma quel che c’era un giorno
s’è spento nel bagliore di un momento
e la ritrovo qui
qui rannicchiata ai margini del mondo.
Pian piano mi avvicino,
mi guarda, ma il suo sguardo è assai lontano.
mi guarda, ma il suo sguardo è assai lontano.
Sulle sue braccia porta
i neri segni di disperazione.
i neri segni di disperazione.
A capo chino volgo i passi altrove
lontani dal dolore.
lontani dal dolore.
Sta nevicando è freddo e il bianco manto
le donerà conforto
portandola nel regno del silenzio.
le donerà conforto
portandola nel regno del silenzio.
Alessandria, 13 Tammuz 5775 (30/6/2015)
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri” dir. ris.)
(Foto da Google immagini)
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri” dir. ris.)
(Foto da Google immagini)
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