Una poesia di Ugo Foscolo

Una poesia di Ugo Foscolo

dalla pagina facebook di Maurizio Donte

Forse perché della fatal quïete-
tu sei l'immago a me sì cara vieni-
o sera! E quando ti corteggian liete-
le nubi estive e i zeffiri sereni,
e quando del nevoso aere inquïete-
tenebre e lunghe all'universo meni
sempre scendi invocata, e le secrete-
vie del mio cor soavemente tieni.
Vagar mi fai co' miei pensieri sull'orme-
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge-
questo reo tempo, e van con lui le torme-
delle cure onde meco egli si strugge;
e mentre io guardo la tua pace, dorme-

quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.

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